Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Il Trattamento testi (o meglio il "Trattamento testi, dati, contabilità elettronica ed applicazioni gestionali") è una disciplina che nasce con l'avvento delle nuove tecnologie e la conseguente necessità di riorganizzare l'intero lavoro d'ufficio mediante l'uso del computer. Così l'operatore deve conoscere bene lo strumento a disposizione ed essere in grado di gestire la scrittura di testi, l'elaborazione di dati (organizzati in tabelle e rappresentati mediante grafici), la gestione di archivi e la presentazione di diapositive. In parte la si può considerare come evoluzione di discipline quali la Dattilografia ed il Calcolo a macchina. La disciplina è stata insegnata in alcuni rami della scuola secondaria di secondo grado in Italia fino all'avvento della riforma Gelmini.
La stenografia (dalle parole di origine greca stènos «stretto, ristretto» e grafìa «scrittura») è un metodo di scrittura veloce tachigrafico, che impiega segni, abbreviazioni o simboli per rappresentare lettere, suoni, parole o frasi. Nacque allo scopo di poter scrivere alla velocità con la quale si parla per fissare immediatamente su carta tutte le informazioni ascoltate.
Il moderno sistema di scrittura della lingua giapponese utilizza tre principali tipi di caratteri: logogrammi (kanji), due sillabari (hiragana e katakana) e l'alfabeto latino in casi ristretti (rōmaji). I kanji, di origine cinese, sono 2997 (quelli più comuni sono noti come jōyō e jinmeiyō kanji) e vengono utilizzati soprattutto per sostantivi, verbi, aggettivi e nomi propri di persona; i due sillabari (kana) contengono ciascuno 46 caratteri di base (71 compresi i segni diacritici), ognuno dei quali corrisponde ad un suono nella lingua giapponese, vengono utilizzati nella flessione linguistica dei verbi e degli aggettivi e nelle particelle grammaticali. Quasi tutte le frasi giapponesi contengono sia kanji che hiragana, mentre più raramente viene utilizzato il katakana. Quest'ultimo viene utilizzato per la traslitterazione delle parole e dei nomi stranieri, per la trascrizione di nomi scientifici di animali e piante e per i versi degli animali. A causa di questa miscela di caratteri, oltre a un grande inventario di caratteri kanji, il sistema di scrittura giapponese è spesso considerato come uno dei più complicati in uso in tutto il mondo.
La scuola primaria in Italia, comunemente chiamata scuola elementare, nell'ordinamento scolastico italiano, rappresenta il primo livello del primo ciclo di studio dell'istruzione obbligatoria. L'espressione "scuola primaria", derivante dal francese (école primaire), poi diffusasi nei paesi anglosassoni (primary school), fu introdotta ufficialmente in Italia nel 2003, per una scelta contenuta nella riforma Moratti. Il termine "elementare" fa riferimento al fatto che nella scuola così definita si insegnano le basi della conoscenza, gli elementi fondamentali della scienza, dell'arte, dello studio. La scuola primaria o elementare è normalmente suddivisa in cinque classi, in Italia complessivamente chiamate le elementari. Dura cinque anni, dai 6 ai 10 anni, ovvero con gli 11 anni compiuti durante il 5º anno di primaria. È preceduta dalla scuola dell'infanzia, comunemente detta scuola materna, ed è seguita dalla scuola secondaria di primo grado, comunemente detta scuola media.
Per "scrittura a tastiera cieca" si intende una modalità di dattilografia che comporta lo scrivere senza guardare la tastiera. Riuscire a trovare i tasti giusti per la scrittura senza utilizzare la vista, ma solo con la memoria e il tatto, risulta abbastanza semplice se ci si avvale di una metodologia ben specifica, specie se consolidata, quale è appunto il metodo di scrittura a tastiera cieca, che prevede l'uso razionale delle dieci dita con la memorizzazione della loro posizione e dei movimenti da compiere in tastiera.
Aristide Isotta (Lugano, 30 marzo 1908 – Massagno, 15 gennaio 1972) è stato un insegnante e scrittore svizzero, noto stenografo.