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Carl Theodor Dreyer (IPA: [k l te odo d j ]) (Copenaghen, 3 febbraio 1889 Copenaghen, 20 marzo 1968) stato un regista e sceneggiatore danese, considerato tra i massimi esponenti della cinematografia mondiale. La storiografia e la critica cinematografiche riconoscono oggi in Carl Theodor Dreyer uno dei maggiori registi di lungometraggi muti e sonori, ineguagliato maestro di stile e autore di alcuni dei film pi rigorosi della storia del cinema . Lontano dal ricorrere ai facili formalismi, Dreyer descrisse con uno stile ascetico e accuratissimo e con una notevole forza espressiva la complessit morale dell uomo, sondando le profondit spirituali della fede, dell amore e della morte. Dreyer rifiut sempre ogni genere di compromesso commerciale e la sua non molto ampia opera cinematografica ebbe scarso successo tra il pubblico, mentre diversi registi, soprattutto tra quelli della generazione successiva alla sua, influenzati e ispirati dal suo stile, videro in lui un maestro.
La passione di Giovanna d'Arco (La passion de Jeanne d'Arc) è un film muto del 1928 diretto da Carl Theodor Dreyer, tratto dal romanzo Vie de Jeanne d'Arc di Joseph Delteil e dagli atti del processo.
Vampyr - Il vampiro (Vampyr - Der Traum des Allan Grey) è un film del 1932 diretto da Carl Theodor Dreyer. Conosciuto anche come La strana avventura di David (o Allan) Gray, si tratta del primo film sonoro di Dreyer sebbene gli attori ricorrano poco al parlato. Il film si inserisce nell'ipotetica trilogia da cui ha avuto origine l'intera cinematografia sui vampiri. Anche se successivo al Dracula di Tod Browning e al Nosferatu di Murnau, Dreyer non ne subisce l'influenza ma, al contrario, traccia delle proprie convinzioni stilistiche e di contenuto che si discostano dalle opere precedenti. Una su tutte, la fonte di ispirazione che non è più il romanzo di Bram Stoker, bensì le novelle di Joseph Sheridan Le Fanu.
Ordet - La Parola (Ordet) è un film del 1955 diretto da Carl Theodor Dreyer. Ispirato all'omonima opera teatrale del pastore protestante Kaj Munk, è il penultimo lungometraggio del celebre regista danese, sicuramente tra le sue opere di maggior fortuna. La pellicola ottenne vari premi, tra i quali spicca il Leone d'oro alla Mostra del cinema di Venezia del 1955.
Il Dies irae è una sequenza in lingua latina, molto famosa, attribuita a Tommaso da Celano. Sono in molti a ritenerla una composizione poetica medievale tra le più riuscite. C'è un salto di stile rispetto al latino classico: il ritmo è accentuativo e non quantitativo, e i versi sono rimati con rima baciata (AAA, BBB, CCC) a eccezione delle ultime due strofe. Il metro è trocaico. Descrive il giorno del giudizio, l'ultima tromba che raccoglie le anime davanti al trono di Dio, dove i buoni saranno salvati e i cattivi condannati al fuoco eterno. Il Dies irae è una delle parti più note del requiem e quindi del rito per la messa esequiale previsto dalla messa tridentina. Compare anche nella Liturgia delle Ore (come inno alternativo per l'ultima settimana del tempo ordinario) in una versione riveduta, che tiene conto dell'illegittimità dell'identificazione da parte dell'esegesi medievale della figura di Maria Maddalena con l'adultera pentita. Probabilmente l'ispirazione dell'inno è biblica, dalla versione latina della Vulgata del libro di Sofonia 1,15-16:
Johann Heinrich Pestalozzi (Zurigo, 12 gennaio 1746 – Brugg, 17 febbraio 1827) è stato un pedagogista e filosofo svizzero. Pestalozzi è noto principalmente come riformatore del sistema scolastico, inoltre nel corso della sua vita si dedicò anche all'attività politica. Fondò diversi istituti educativi nelle regioni svizzere di lingua Tedesca e Francese, scrisse alcuni libri in cui illustrava i suoi rivoluzionari principi sull'educazione. Il suo motto era "Imparare con la testa, le mani e il cuore".
Dies Irae è il primo album del gruppo musicale italiano Formula 3, pubblicato dall'etichetta discografica Numero Uno nel febbraio 1970. L'album è prodotto da Lucio Battisti, autore di 4 brani insieme a Mogol, presente anche come paroliere di Perché... Perché ti amo (la cui musica è di Edoardo Bennato) e Se non è amore cos'è (firmato anche da Alessandro Colombini ed Elio Isola). La canzone che dà il titolo al lavoro è una rivisitazione in chiave rock progressivo, ad opera dello stesso gruppo, della nota composizione, mentre Walk Away Renée di Michael Brown, Bob Calilli e Tony Sansone è la cover di un brano portato al successo dagli statunitensi The Left Banke nel 1966. Il disco viene anticipato dall'uscita, nell'anno precedente, del singolo Questo folle sentimento/Avevo una bambola, a cui fa seguito Sole giallo, sole nero/Se non è amore cos'è.
Alessandro Manzoni, nome completo Alessandro Francesco Tommaso Antonio Manzoni (Milano, 7 marzo 1785 Milano, 22 maggio 1873), stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano. Considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi per il suo celebre romanzo I promessi sposi, caposaldo della letteratura italiana, Manzoni ebbe il merito principale di aver gettato le basi per il romanzo moderno e di aver cos patrocinato l'unit linguistica italiana, sulla scia di quella letteratura moralmente e civilmente impegnata propria dell'Illuminismo italiano. Passato dalla temperie neoclassica a quella romantica, il Manzoni, divenuto fervente cattolico dalle tendenze liberali, lasci un segno indelebile anche nella storia del teatro italiano (per aver rotto le tre unit aristoteliche) e in quella poetica (nascita del pluralismo vocale con gli Inni Sacri e della poesia civile). Il successo e i numerosi riconoscimenti pubblici e accademici (fu senatore del Regno d'Italia) si affiancarono a una serie di problemi di salute (nevrosi, agorafobia) e famigliari (i numerosi lutti che afflissero la vita domestica dello scrittore) che lo ridussero in un progressivo isolamento esistenziale. Nonostante quest'isolamento, Manzoni fu in contatto epistolare con la migliore cultura intellettuale francese, con Goethe, con intellettuali di primo ordine come Antonio Rosmini e, seppur indirettamente, con le novit estetiche romantiche britanniche (influsso di Walter Scott per il genere del romanzo).
A qualcuno piace caldo (Some Like It Hot) è un film del 1959 diretto da Billy Wilder. Considerato una delle migliori commedie della storia del cinema statunitense, il film vinse un Oscar e tre Golden Globe, tra cui il Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale a Marilyn Monroe e miglior attore in un film commedia o musicale a Jack Lemmon, che per la sua interpretazione ricevette anche un Premio BAFTA. Nel 1989 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d'America.Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al quattordicesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al ventiduesimo posto. Nel 2000 l'ha inserito al primo posto della classifica delle migliori cento commedie statunitensi. Nel 2005 la battuta «Well, nobody's perfect» (Beh, nessuno è perfetto) è stata inserita al quarantottesimo posto della classifica delle migliori cento battute del cinema statunitense.