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La storia di Casaloldo, comune italiano situato nella Provincia di Mantova a breve distanza dai confini con le province di Brescia e Cremona, può essere fatta iniziare nel II millennio a.C., anche se il centro abitato attuale nacque solo in età altomedievale per poi svilupparsi nel corso dei secoli successivi. In epoca medievale la storia del paese fu strettamente legata alla presenza della famiglia dei conti di Casaloldo, quindi nel Basso Medioevo la località passò sotto il controllo prima del comune medievale di Brescia, poi dei Visconti di Milano e dei Gonzaga di Mantova, infine, nel XV secolo, della Repubblica di Venezia. Come comune facente parte del territorio della vicina Asola rimase nei domini veneziani fino all'avvento di Napoleone, quando il comune passò a far parte della Repubblica Cisalpina e, dopo la sua caduta, del Lombardo-Veneto; nel 1861 venne infine unito al nascente Regno d'Italia seguendone le successive vicende storiche.
Irnerio (in latino Irnerius o Wernerius, di origini germaniche soprannominato anche Theutonicus; 1060 – 1130) è stato un giurista, accademico e glossatore medievale italiano che nell'Università di Bologna, in cui era magister e di cui è considerato uno dei fondatori (Scuola di Diritto), riportò in auge i testi legislativi giustinianei appena riscoperti e su cui si stava propagando un diffuso interesse. Per questa attività gli viene spesso attribuito il soprannome di «lucerna iuris», ovvero «lume del diritto». Viene anche ricordato come «illuminator scientiae nostrae», ossia come «l'illuminatore della nostra scienza», cioè il diritto.
Graziano (in latino: Gratianus; Etruria centrale - Chiusi o Ficulle, tra il 1075 e il 1080 – Bologna, 10 agosto tra il 1145 e il 1147) è stato un giurista italiano, fondatore del diritto canonico. La tradizione vuole sia stato maestro di arti liberali e, probabilmente dal 1126/27, vescovo di Chiusi. Recenti studi confermano la carica di vescovo di Chiusi nonché l'ipotesi che egli fosse un giurista del foro ecclesiastico e che, in qualità di magister, insegnasse indossando la mitra vescovile come emerge dall'iconografia del XII secolo.