Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La scuola austriaca, conosciuta anche come la scuola di Vienna o la scuola psicologica, è una scuola di pensiero economico eterodosso che proclama una stretta aderenza all'individualismo metodologico. A livello politico, ha originato e influenzato le teorie e i movimenti libertariani e, in maniera minore, anche quelli liberisti. Il suo nome deriva dal fatto che molti dei suoi membri, come Friedrich von Hayek e Ludwig von Mises, erano austriaci ed ex-studenti dell'Università di Vienna.
La storia del pensiero economico si occupa dello sviluppo dell'economia politica dalle origini ai giorni nostri, con le sue varie teorie o visioni del sistema economico. In prima approssimazione, si possono individuare le seguenti fasi: antichit classica (soprattutto nella Grecia antica) e Medioevo; la formazione degli stati nazionali e la nascita dell'economia politica in senso moderno; la rivoluzione industriale e l'economia classica; l'affermazione dell'economia di mercato e l'economia neoclassica; la Grande depressione del 1929 e l'economia keynesiana; approfondimenti e nuove proposte; la stagflazione e il monetarismo; sviluppi recenti.Gli storici del pensiero economico valutano in modi diversi sia le singole scuole, sia il loro succedersi. Vi un punto di vista "cumulativo", secondo il quale si avuto e continua un progressivo avvicinamento alla verit e, pertanto, la storia del pensiero economico deve essere storia delle verit economiche . Vi anche un punto di vista "competitivo", secondo il quale l'esistenza di diverse scuole mostra che sono possibili approcci diversi allo studio dei fenomeni economici, nessuno dei quali nettamente preferibile agli altri. Qualsiasi teoria economica, quindi, pu essere criticata o perch migliorata da altre successive, o perch basata su un approccio non condiviso da altre. La sintetica esposizione che segue ricca di riferimenti ad altre voci, alle quali si rinvia per approfondimenti e valutazioni critiche. Le varie correnti di pensiero della storia economica hanno influenzato profondamente le relative politiche economiche adottate dai vari Stati nazionali nel corso della storia moderna e contemporanea.
In economia il marginalismo è una corrente di pensiero economico sviluppatasi tra il 1870 e 1890. La metodologia marginalista è quella che ancora oggi con il Monetarismo esercita maggiore influenza rispetto a quella classica e marxista.
Nella storia del pensiero economico, una scuola di pensiero economico è formata da un gruppo di economisti che condividono idee e punti di vista comuni sul funzionamento dell'economia. Sebbene molti economisti non sempre possono essere classificati in una particolare scuola, la classificazione degli economisti in scuole di pensiero è una pratica molto comune. L'evoluzione del pensiero economico può essere suddivisa in tre fasi: antica (Greco-Romana, Indiana, Persiana, Islamica e Cinese Imperiale), premoderna (mercantilisti, fisiocratici) e moderna (a partire da Adam Smith e dall'economia classica del tardo XVIII secolo). Attualmente la maggioranza degli economisti segue un approccio inquadrabile nell'ambito della cosiddetta mainstream economics, a volte chiamata anche economia "ortodossa".Negli Stati Uniti, tra gli economisti ortodossi si può distinguere tra la "Saltwater school" (associata alle università di Berkeley, Harvard, MIT, Pennsylvania, Princeton, e Yale) e la "Freshwater school" (associata comunemente alla scuola di Chicago, alla Carnegie Mellon University, all'Università di Rochester e all'Università del Minnesota) che condividono molti tratti in comune, anche se la "Freshwater school" è più favorevole al laissez-faire e al non intervento dello stato. Entrambe le scuole sono comunque associabili alla cosiddetta sintesi neoclassica.
John Maynard Keynes, 1º barone Keynes di Tilton (/ˈkeɪ̯nz/; Cambridge, 5 giugno 1883 – Tilton, 21 aprile 1946), è stato un economista britannico, padre della macroeconomia e considerato il più influente tra gli economisti del XX secolo. Le sue idee sono state sviluppate e formalizzate nel dopoguerra dagli economisti della scuola keynesiana; a quest'ultima viene spesso contrapposta la scuola monetarista (o scuola di Chicago), che si originò nel secondo dopoguerra dalle teorie liberiste di Milton Friedman, e la scuola austriaca (von Mises e von Hayek). I suoi contributi alla teoria economica, espressi nel saggio Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta, hanno dato origine infatti alla cosiddetta "rivoluzione keynesiana" che, in contrasto con la teoria economica neoclassica, ha sostenuto la necessità dell'intervento pubblico statale nell'economia con misure di politica di bilancio e monetaria, qualora un'insufficiente domanda aggregata non riesca a garantire la piena occupazione nel sistema capitalista, in particolare nella fase di crisi del ciclo economico, promuovendo dunque una forma di economia mista.
Questo è un elenco alfabetico di economisti marxisti, ossia di quegli esperti della scienza economica che seguono e sviluppano la teoria economica marxiana.
L'economista è lo studioso dell'economia nel suo complesso, il cui obiettivo è interpretare la società e il comportamento economico dei suoi agenti, individuandone metodi e teorie esplicative mediante ricerca e analisi scientifica. Il campo di indagine comprende lo studio del comportamento di tutti gli agenti economici: individui, famiglie, imprese, istituzioni, gruppi sociali, pubblica amministrazione, ecc. Gli economisti tendono perciò normalmente a specializzarsi in un settore specifico delle scienze economiche: i principali sono l'economia politica (economia pura) e l'economia aziendale (economia applicata). Si considerano discipline integranti l'economia pura la politica economica, la scienza delle finanze e l'economia industriale. Vanno invece nell'economia aziendale la maggior parte degli altri settori dell'economia: il management e le sue articolazioni specialistiche quali corporate governance, strategia e organizzazione aziendale; l'economia finanziaria; la finanza aziendale; la ragioneria. Correlate all'economia, ma da essa distinte, sono ulteriori discipline non strettamente economiche come la matematica finanziaria, l'econometria, la statistica.
L'economia politica è la scienza sociale che si occupa dei metodi con cui l'uomo usa razionalmente poche risorse per soddisfare molte esigenze.
In macroeconomia l'economia keynesiana è una scuola di pensiero economica basata sulle idee di John Maynard Keynes, economista britannico vissuto a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo.