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Autore principale: Fanfani, Tommaso
Pubblicazione: [Pisa], 1979
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Gli economisti classici sono cronologicamente la terza scuola di pensiero economico, dopo il mercantilismo (e il cameralismo) e i fisiocratici, e sono considerati la prima scuola moderna, che fonda la scienza economica come la conosciamo oggi.
L'economista è lo studioso dell'economia nel suo complesso, il cui obiettivo è interpretare la società e il comportamento economico dei suoi agenti, individuandone metodi e teorie esplicative mediante ricerca e analisi scientifica. Il campo di indagine comprende lo studio del comportamento di tutti gli agenti economici: individui, famiglie, imprese, istituzioni, gruppi sociali, pubblica amministrazione, ecc. Gli economisti tendono perciò normalmente a specializzarsi in un settore specifico delle scienze economiche: i principali sono l'economia politica (economia pura) e l'economia aziendale (economia applicata). Si considerano discipline integranti l'economia pura la politica economica, la scienza delle finanze e l'economia industriale. Vanno invece nell'economia aziendale la maggior parte degli altri settori dell'economia: il management e le sue articolazioni specialistiche quali corporate governance, strategia e organizzazione aziendale; l'economia finanziaria; la finanza aziendale; la ragioneria. Correlate all'economia, ma da essa distinte, sono ulteriori discipline non strettamente economiche come la matematica finanziaria, l'econometria, la statistica.
The Economist è un settimanale d'informazione politico-economica in lingua inglese, focalizzato su attualità globale, commercio internazionale, politica e tecnologia. Edita a Londra da The Economist Newspaper Limited, la rivista dispone di uffici editoriali nelle principali città del Nord America, dell'Europa, dell'Asia e del Medio Oriente. Nel 2019, la sua diffusione media globale combinata (tra copie stampate e versione digitale) è stata di oltre 1,6 milioni di lettori, più della metà dei quali in America settentrionale. La linea editoriale del settimanale è posizionata su linee liberali classiche, a favore del libero scambio e della globalizzazione, auto-definendosi infatti come "un prodotto del liberalismo caledoniano di Adam Smith e David Hume". I suoi approfondimenti sull'attualità internazionale e la scientificità del suo data journalism ne hanno favorito la circolazione presso un pubblico istruito e ad alto reddito, nonché tra le classi dirigenti e i decisori politici di tutto il mondo. La rivista è inoltre affiancata da un mensile associato, 1843, e da podcast, film e libri correlati. Una rilevazione del 2017 dell'Università del Missouri ha appurato che The Economist è ritenuto in assoluto la fonte d'informazione più autorevole da parte del pubblico statunitense.
Questo è un elenco alfabetico di economisti marxisti, ossia di quegli esperti della scienza economica che seguono e sviluppano la teoria economica marxiana.
La scuola austriaca, conosciuta anche come la scuola di Vienna o la scuola psicologica, è una scuola di pensiero economico eterodosso che proclama una stretta aderenza all'individualismo metodologico. A livello politico, ha originato e influenzato le teorie e i movimenti libertariani e, in maniera minore, anche quelli liberisti. Il suo nome deriva dal fatto che molti dei suoi membri, come Friedrich von Hayek e Ludwig von Mises, erano austriaci ed ex-studenti dell'Università di Vienna.
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