Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Le prime luci del mattino è il sesto romanzo dello scrittore Fabio Volo, pubblicato nel 2011. È il primo romanzo di Volo che abbia una protagonista, Elena, ed è narrato dal punto di vista della protagonista mentre legge il suo diario, così da creare alcuni capitoli costituiti dalle pagine del suo diario e altri dai suoi ricordi e considerazioni.
La misteriosa fiamma della regina Loana è il quinto romanzo di Umberto Eco, pubblicato da Bompiani nel 2004. Il titolo è un riferimento a un omonimo episodio del fumetto Cino e Franco.
La fiamma del peccato (Double Indemnity) è un film del 1944 diretto da Billy Wilder e interpretato da Fred MacMurray, Barbara Stanwyck e Edward G. Robinson, adattamento dell'omonimo romanzo di James M. Cain pubblicato in Italia nel 1946 (riedito nel 1998 con il titolo La morte paga doppio).Candidato a sette premi Oscar, è considerato uno dei primi film noir e uno più rappresentativi del genere per la cupa ambientazione urbana e l'intensa caratterizzazione dei personaggi, in particolare della dark lady Phyllis Dietrichson, interpretata dalla Stanwyck e classificatasi 8ª tra i migliori villain della storia del cinema secondo l'American Film Institute.La sceneggiatura, scritta da Wilder con il noto autore di narrativa hard boiled Raymond Chandler, è risultata 26ª nella 101 Greatest Screenplays della Writers Guild of America West e nel 1992 il film è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, in quanto giudicato "di rilevante significato estetico, culturale e storico". Nel 1998 l'AFI lo ha posizionato al 38º posto nella lista dei 100 migliori film statunitensi di sempre e nell'edizione aggiornata del 2007 è salito al 29º posto. Lo stesso anno è entrato nella Film Hall of Fame della Online Film & Television Association.
Il disco di fiamma (Solar Lottery), ripubblicato anche come Lotteria dello spazio, è il primo romanzo di fantascienza pubblicato da Philip K. Dick nel 1955.
La fiamma olimpica, o fuoco olimpico, è portata dalla torcia olimpica (chiamata anche fiaccola) e brucia durante lo svolgimento dei giochi olimpici nel braciere olimpico o tripode. La fiamma è uno dei simboli dei Giochi olimpici. Le sue origini risalgono all'Antica Grecia, quando un fuoco veniva tenuto acceso per tutto il periodo di celebrazione delle Olimpiadi antiche. Il fuoco venne reintrodotto nelle olimpiadi del 1928, e da allora fa parte del cerimoniale delle Olimpiadi moderne. Vanno distinti e tenuti separati il fuoco dalla torcia che, attraverso una staffetta, viene portata in giro per il mondo (introdotta successivamente, nelle olimpiadi del 1936 dal regime nazionalsocialista di Adolf Hitler), e dal braciere, che mantiene la fiamma viva durante lo svolgimento delle gare. Dal 1960 la fiamma olimpica viene accesa diversi mesi prima della cerimonia di apertura dei Giochi olimpici, nel luogo delle Olimpiadi antiche, Olimpia (Grecia). Undici sacerdotesse (impersonate da attrici) accendono il fuoco ponendo una torcia all'interno di uno specchio parabolico concavo, che concentra i raggi del Sole. La torcia rimane per qualche giorno in Grecia, poi viene trasportata nel Paese ospitante i Giochi, dove viene organizzata una staffetta formata da "tedofori" (coloro che portano per un tratto la fiamma olimpica) che percorre tutte le strade del Paese. L’ultimo tratto della staffetta è costituito dal percorso nella città che ospita i Giochi, che si conclude durante la cerimonia di apertura. Tradizionalmente, Il primo tedoforo è greco, e la torcia viene trasportata a piedi, ma possono essere usati altri mezzi di trasporto (quando è necessario attraversare dei mari la si porta in aereo o nave). Tra i tedofori si contano anche atleti e celebrità, ma la maggior parte sono persone comuni. Accade non di rado che la fiamma si spenga durante il tragitto. La staffetta della torcia olimpica termina il giorno della cerimonia di apertura, nello stadio principale dei giochi. L'ultimo tedoforo è spesso tenuto segreto fino all'ultimo momento, di solito è uno sportivo famoso della nazione ospitante. L'ultimo tedoforo usa la torcia per accendere la fiamma nel braciere che di solito è situato nei pressi dello stadio olimpico. Questa fiamma brucia per tutto il periodo di celebrazione dei Giochi Olimpici e viene estinta nella cerimonia di chiusura.
La fiamma è l'insieme dei prodotti gassosi della combustione di sostanze quali carbonio e idrogeno, aventi temperatura tale da emettere onde elettromagnetiche nel campo della luce visibile, e dunque essere fonte di luce. I prodotti di combustione, molti caldi, si muovono verso l'alto a partire dal materiale combustibile, raffreddandosi progressivamente. Il colore della fiamma vicino il materiale combustibile è blu, essendo i gas molto caldi, e vira verso il rosso e giallo man mano che i gas si allontanano dalla sorgente, in quanto diminuendo la temperatura diminuisce la frequenza delle radiazioni emesse. Quando i gas sono sufficientemente lontani dalla sorgente combustibile, essi hanno una temperatura più bassa tale da non emettere più radiazioni nel campo del visibile, dunque quello che appare alla vista è il cosiddetto fumo. Il movimento guizzante delle fiamme, quindi, è quello dei gas combusti, molto caldi, che sfuggono verso l'alto nell'atmosfera circostante, molto più fredda. Alcuni materiali bruciano senza mostrare fiamme visibili: in questo caso la lunghezza d'onda dei fotoni emessi dai gas non è nel campo del visibile ma nell'infrarosso o (più raramente) nell'ultravioletto. Il colore della fiamma è un ottimo indicatore della composizione chimica di una sostanza: sottoposta a spettroscopia, la luce della fiamma rivela una serie di righe spettrali caratteristiche delle molecole e degli elementi contenuti nel gas. Questo fenomeno è stato ampiamente studiato ed è da tempo parte delle procedure standard di analisi chimica qualitativa.
Fabio Geda (Torino, 1º marzo 1972) è uno scrittore e educatore italiano.
Amazon è un romanzo breve del 1978 di Gianluigi Zuddas. È il primo libro del cosiddetto ciclo delle amazzoni, nel quale compaiono due dei personaggi di Zuddas, le amazzoni Ombra di Lancia e Goccia di Fiamma. Ha vinto il Premio Italia 1979 come miglior romanzo.