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La seconda guerra di mafia fu un conflitto interno a Cosa Nostra svoltosi in Sicilia tra il 1981 ed il 1984, che vide l'affermarsi del clan dei corleonesi come fazione egemone. Il conflitto scaturì da una forte instabilità interna all'organizzazione mafiosa, scossa dai nuovi grossissimi interessi del traffico internazionale di eroina e delle nuove ambizioni della fazione di Corleone capeggiata da Totò Riina, Bernardo Provenzano e Leoluca Bagarella. In quegli anni si registra l'ascesa dei "Clan dei Corleonesi", i quali impongono il proprio potere criminale con vari omicidi, spesso riportati in primo piani dalla stampa locale come nel caso del quotidiano palermitano L'Ora, che arriverà a titolare le sue prime pagine enumerando le vittime dei conflitti tra fazioni mafiose rivali. Tra le vittime di Cosa nostra vi furono anche personaggi come Pio La Torre, principale artefice della legge Rognoni-La Torre, e il generale dell'Arma dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Giuseppe Greco, detto Scarpuzzedda o semplicemente "Pino" (Palermo, 4 gennaio 1952 – Palermo, settembre 1985), è stato un mafioso italiano, legato a Cosa Nostra.
Filippo Marchese (Palermo, 11 settembre 1938 – Palermo, 1983) è stato un mafioso italiano, figura di spicco nella mafia siciliana, killer sospettato di decine di omicidi e boss della famiglia mafiosa del quartiere Corso Dei Mille di Palermo.