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Amintore Fanfani (Pieve Santo Stefano, 6 febbraio 1908 – Roma, 20 novembre 1999) è stato un politico, economista, storico e accademico italiano. È stato cinque volte presidente del Senato, sei volte presidente del Consiglio dei ministri (divenendo, all’età di 79 anni e 6 mesi, il più anziano Capo del Governo della Repubblica Italiana), e nove volte ministro della Repubblica (ricoprendo tra l’altro le cariche di Ministro degli affari esteri, dell'interno e del bilancio e della programmazione economica). Dal 1972 fu senatore a vita. È stato segretario della Democrazia Cristiana e presidente del partito. Viene considerato, insieme con Aldo Moro, Pietro Nenni, Giuseppe Saragat e Ugo la Malfa, uno degli artefici della svolta politica del centro-sinistra, con cui la Democrazia Cristiana volle avvalersi della collaborazione governativa del Partito Socialista Italiano.
I presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, dalla sua proclamazione sino ad oggi, sono stati 29 e hanno presieduto complessivamente 66 governi. Alcide De Gasperi è il politico che ha presieduto per più volte un governo (8 governi, dei quali il primo insediatosi ancora in epoca monarchica e quindi repubblicano solo nella seconda parte del mandato, cioè dopo la proclamazione della Repubblica), seguito da Giulio Andreotti (7 governi), Amintore Fanfani (6 governi), Mariano Rumor e Aldo Moro (entrambi 5 governi), e Silvio Berlusconi (4 governi). Due esecutivi, invece, sono stati presieduti, nell'ordine, da Antonio Segni, Giovanni Leone, Francesco Cossiga, Giovanni Spadolini, Bettino Craxi, Giuliano Amato, Romano Prodi, Massimo D'Alema e Giuseppe Conte. La Democrazia Cristiana è il partito che ha annoverato la maggior parte di presidenti del Consiglio (16). Fino al 1993, tutti i presidenti del Consiglio erano parlamentari al momento della nomina. Il primo a non sedere in parlamento all'atto di nomina fu Ciampi, a cui seguirono poi Dini, il secondo governo di Amato, Renzi e Conte. Il presidente più giovane è stato Matteo Renzi, che ha assunto la carica poco dopo aver compiuto 39 anni; il più anziano è stato Amintore Fanfani, che ha terminato il suo ultimo mandato a 79 anni compiuti. Silvio Berlusconi è stato il presidente del Consiglio rimasto in carica, complessivamente, per più tempo (3 340 giorni); al contrario, Fernando Tambroni è il presidente rimasto in carica per il tempo più breve (123 giorni). Il governo più duraturo è stato il secondo governo Berlusconi, con 3 anni, 10 mesi e 12 giorni, mentre quello più breve è stato il primo Fanfani (23 giorni).
Il Governo Fanfani I è stato il nono governo della Repubblica Italiana, il terzo della II legislatura. Il governo rimase in carica dal 19 gennaio al 10 febbraio 1954, per un totale di appena 22 giorni, essendosi visto rifiutare la fiducia dal parlamento. Si tratta del governo di minore durata della Repubblica Italiana e del secondo più corto della storia d'Italia dopo il governo Tittoni.
La Democrazia Cristiana (abbreviata in DC e soprannominata Balena bianca) è stato un partito politico italiano di ispirazione democratico-cristiana e moderata, fondato nel 1943 e attivo per 52 anni, sino al 1994.Il partito ha avuto un ruolo cardine nel secondo dopoguerra italiano e nel processo di integrazione europea. Esponenti democristiani hanno fatto parte di tutti i governi italiani dal 1944 al 1994, esprimendo la maggior parte delle volte il presidente del Consiglio dei ministri. La DC è sempre stata il primo partito alle consultazioni politiche nazionali a cui ha partecipato, con la sola eccezione delle elezioni europee del 1984. Simbolo del partito era uno scudo al cui interno vi era una croce latina, sull'elemento orizzontale della quale vi era la scritta Libertas.
Il governo Conte I è stato il sessantacinquesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il primo della XVIII legislatura. È rimasto in carica dal 1º giugno 2018 al 5 settembre 2019, per un totale di 461 giorni, ovvero 1 anno, 3 mesi e 4 giorni. È stato un governo di coalizione nato da un accordo tra Movimento 5 Stelle e Lega dopo le elezioni politiche del 4 marzo 2018. Dai colori tradizionalmente adottati dai due partiti, il governo è stato spesso chiamato dalla stampa "governo giallo-verde".Giuseppe Conte ricevette l'incarico di formare un nuovo governo dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 31 maggio 2018, a cui il giorno stesso propose la lista dei ministri. Il governo ottenne la fiducia del Senato della Repubblica il 5 giugno 2018 con 171 voti favorevoli, 117 contrari e 25 astenuti. Il giorno seguente ottenne la fiducia anche dalla Camera dei deputati con 350 voti favorevoli, 236 contrari e 35 astenuti.Nella serata del 20 agosto 2019 Conte ha rimesso il mandato nelle mani del presidente della Repubblica, rassegnando così le dimissioni dalla carica di presidente del Consiglio dei Ministri, al termine di un lungo e animato confronto in Senato dovuto ad una mozione di sfiducia presentata dalla Lega, ritirata nel corso della stessa discussione parlamentare. Il governo resta in carica per il disbrigo degli affari correnti fino al 5 settembre, giorno in cui presta giuramento il governo Conte II.
Il governo Berlusconi IV è stato il sessantesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il primo della XVI legislatura. Il governo rimase in carica dall'8 maggio 2008 al 16 novembre 2011, per un totale di 1 287 giorni, ovvero 3 anni, 6 mesi e 8 giorni. È stato il secondo governo più longevo della storia della Repubblica Italiana. Chiamato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per essere incaricato di formare il governo, Silvio Berlusconi accettò senza riserva, presentando contestualmente la lista dei ministri da nominare. In tal senso, l'unico precedente nella storia dell'Italia repubblicana risaliva al 1953, in occasione della formazione del governo Pella. Inizialmente il governo era composto da 21 ministri, 37 sottosegretari e nessun viceministro, per un totale di 58 componenti (Presidente del Consiglio incluso). Al momento delle dimissioni era composto da 22 ministri, 3 viceministri e 37 sottosegretari, per un totale di 63 componenti. Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 14 maggio 2008 con 335 voti favorevoli, 275 contrari e 1 astenuto. Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 15 maggio 2008 con 173 voti favorevoli, 137 contrari e 2 astenuti. Perduta la maggioranza alla Camera dei deputati su un voto sul rendiconto generale dello Stato l'8 novembre 2011, il governo diede le dimissioni quattro giorni dopo.
Giovanni Leone (Napoli, 3 novembre 1908 – Roma, 9 novembre 2001) è stato un politico, avvocato, giurista e accademico italiano, sesto presidente della Repubblica italiana. Insegnante di procedura penale dal 1936, entrò in politica nel 1944 aderendo alla Democrazia Cristiana. Eletto all'Assemblea Costituente nel 1946, fu presidente della Camera dei deputati dal 1955 al 1963. Presiedette due brevi governi nel 1963 (Governo Leone I) e nel 1968 (Governo Leone II). Nominato senatore a vita nel 1967 dal presidente Saragat, il 24 dicembre 1971 fu eletto presidente della Repubblica. Come capo dello Stato, Leone conferì l'incarico a tre presidenti del Consiglio: Giulio Andreotti (1972-1973 e 1976-1978), Mariano Rumor (1973-1974) e Aldo Moro (1974-1976). Nominò senatore a vita Amintore Fanfani (1972), e nominò quattro Giudici della Corte costituzionale: Edoardo Volterra e Guido Astuti nel 1973, Livio Paladin nel 1977 e Antonio La Pergola nel 1978. Fu il primo presidente a procedere allo scioglimento anticipato delle camere, nel 1972 e una seconda volta nel 1976. Si dimise in anticipo di sei mesi rispetto alla naturale scadenza del mandato, in seguito a campagne di stampa secondo cui sarebbe stato coinvolto nello scandalo Lockheed.
Il discorso del bivacco è stato il primo discorso tenuto da Benito Mussolini, in veste di Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia, alla Camera dei deputati in data 16 novembre 1922.
Aldo Romeo Luigi Moro (Maglie, 23 settembre 1916 – Roma, 9 maggio 1978) è stato un politico, accademico e giurista italiano. Tra i fondatori della Democrazia Cristiana e suo rappresentante alla Costituente, ne divenne prima segretario (1959) e poi presidente (1976) e fu più volte ministro. Cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri, guidò governi di centro-sinistra (1963-68) promuovendo nel periodo 1974-76 la cosiddetta strategia dell'attenzione verso il Partito Comunista Italiano attraverso il cosiddetto compromesso storico. Fu rapito il 16 marzo 1978 e assassinato il 9 maggio successivo dalle Brigate Rosse. È uno dei quattro Presidenti del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana ad aver ricoperto questa carica per un periodo cumulativo maggiore di cinque anni.