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La metropolitana di Parigi presenta 301 stazioni e 385 punti d'arresto (all'8 ottobre 2011). Il loro scopo è accogliere nel modo migliore possibile i passeggeri delle varie linee: su questo hanno lavorato decine di architetti in più di un secolo di storia. Dalle prime edicole di Hector Guimard e le stazioni rivestite in ceramica debolmente illuminate, l'architettura delle strutture si è assai evoluta, in funzione dei tempi e delle varie esigenze dell'utenza. Dopo le strutture metalliche implementate negli anni 1960 e le piastrelle arancioni degli anni 1970, dal 1999 il metrò tende a tornare allo stile di inizio novecento, nel quadro del progetto Renouveau du métro. In parallelo, l'apertura nel 1998 della linea 14, completamente automatica, ha lanciato un nuovo stile, con stazioni vaste, moderne e funzionali.
La storia della Metropolitana di Parigi inizia a metà del XIX secolo, allorché l'amministrazione della città di Parigi, per decongestionare il traffico di superficie, iniziò a pensare ad un treno metropolitano sotterraneo. Ci volle tuttavia un altro mezzo secolo perché, sotto la spinta dell'imminente Esposizione universale del 1900, il progetto potesse essere messo in pratica. Il successo dell'apertura della prima linea, avvenuta il 19 luglio 1900, spinse l'ingegner Fulgence Bienvenüe a concepire una rete via via più estesa; alla vigilia della seconda guerra mondiale il sistema comprendeva 14 linee (159 km di lunghezza e 332 stazioni) e così rimase fino al 1948, quando fu istituita la RATP, azienda di trasporto pubblico parigina, che riprese la spinta all'allungamento e alla modernizzazione degli impianti. Nel 1998, con l'apertura della linea 14 senza conducente, il metrò di Parigi entra in una nuova era, quella dell'automazione integrale. All'inizio del XXI secolo il metrò serve capillarmente Parigi e la sua Banlieue.
La qasba di Algeri (in arabo: قصبة الجزائر) corrisponde alla medina di Algeri, ed è riconosciuta oggi patrimonio dell'umanità da parte dell'UNESCO dal 1992. Amministrativamente forma un proprio comune all'interno della provincia di Algeri. Fondamentale esempio di architettura islamica e maghrebina, la sua storia risale all'antichità, dove fu prima un porto fenicio, poi berbero e infine romano. Fondata nel X secolo dai berberi Ziridi, fu poi arricchita dai contributi delle altre dinastie berbere che successivamente dominarono il Maghreb centrale. Raggiunse il suo apice durante il periodo della Reggenza di Algeri, della quale fu sede del potere politico. Catturata dai francesi nel 1830, la qasba fu gradualmente emarginata man mano che il centro del potere venne spostato nella città nuova. Occupò poi un ruolo centrale durante la guerra d'Algeria, servendo come roccaforte per i separatisti del Fronte di Liberazione Nazionale. Quando il paese ottenne l'indipendenza nel 1962, la qasba non riacquistò però il suo precedente ruolo centrale rimanendo un'area marginalizzata della città.
La metropolitana di Parigi (in francese: Métro de Paris) è la metropolitana a servizio della città di Parigi, in Francia. Inizialmente chiamato Chemin de Fer Métropolitain ("Ferrovia Metropolitana"), divenne poi Métropolitain, quindi rapidamente abbreviato in Métro. La prima linea fu aperta in occasione dell'Expo 1900: da allora la rete si estese molto rapidamente nel territorio parigino fino alla seconda guerra mondiale. Dopo una "pausa" tra gli anni cinquanta e gli anni settanta, lo sviluppo della metropolitana è ripartito, estendendosi fino alla banlieue. Le scelte fatte all'atto del suo sviluppo (poca distanza fra le stazioni, scarsa capienza dei treni) rendono ardue le possibilità di ulteriori estensioni, che tuttavia procedono a ritmi elevati. L'ultima tratta (la linea 14, totalmente automatica) è entrata in funzione nel 1998. La rete metropolitana è lunga 219,9 km, consta di 16 linee perlopiù sotterranee e ha 303 stazioni. È la terza rete metropolitana per estensione nell'Europa occidentale, dopo la metropolitana di Londra e quella di Madrid, quarta in tutto il continente se si conta anche la metropolitana di Mosca. È gestita dalla Régie autonome des transports parisiens (RATP), per conto del Syndicat des transports d'Île-de-France (STIF, noto anche come Île-de-France Mobilités) con il quale stipula un contratto di servizio pluriennale. Il servizio passeggeri inizia tra le ore 5:27 (linea 3 bis da Porte des Lilas) e le 5:31 (linea 7 bis da Pré-Saint-Gervais) e termina l'indomani alle ore 1:15. In media nelle ore di punta c'è un treno ogni due minuti (un minuto e mezzo per le linee 1 e 4, le più affollate). Nelle ore di bassa affluenza, la frequenza è di quattro minuti, che salgono a otto in serata.
La Francia è il terzo Paese più esteso dell'Europa occidentale, con una superficie di 544000 km², ed è il secondo paese più popolato con 65.350.00065 350 000 abitanti (stime 2014) per una densità di 120 ab/km². Il paese si estende per 1000 km da nord a sud e da est a ovest (maggiore distanza nella sua parte continentale nord-sud: Bray-Dunes - Cerbère). Le coordinate approssimative del territorio metropolitano (quello sul continente europeo) sono 46°00′N 2°00′E. Per determinare il centro geografico della Francia c'è certezza di calcolo ma non altrettanta sicurezza per quanto riguarda i metodi e soprattutto l'eventuale considerazione della Corsica e dei DOM/TOM.
La geografia (dal latino geographia, a sua volta dal greco antico: γῆ, «terra» e γραφία, «descrizione, scrittura») è la scienza che ha per oggetto lo studio, la descrizione e la rappresentazione della Terra nella configurazione della sua superficie e nella estensione e distribuzione dei fenomeni fisici, biologici, umani che la interessano e che, interagendo tra loro, ne modificano continuamente l'aspetto. La geografia è molto più ampia della cartografia, cioè lo studio delle carte geografiche, o della topografia, aggiungendo rispetto ad esse l'indagine della dinamica e delle cause della posizione della Terra nello spazio, dei fenomeni che avvengono su di essa e delle sue caratteristiche.
La fortificazione alla moderna (o fortificazione all'italiana) è un tipo di fortificazione elaborato a partire dal XV secolo in Italia, per ovviare al problema posto dallo sviluppo dell'artiglieria, evidenziato dalle guerre d'Italia e da quelle contro gli Ottomani. Lo sviluppo delle nuove tecniche, che modificava radicalmente il rapporto fra città e contado, influenzò per secoli l'urbanistica e fornì nuovi stimoli ad architetti ed ingegneri. Anche le tecniche ossidionali e in genere lo svolgimento delle azioni militari subirono un cambiamento altrettanto drastico. Il complesso delle nuove tecniche di fortificazioni fu oggetto di un'ampia trattatistica, soprattutto italiana, e si diffuse in tutta l'Europa e al Mediterraneo. Nella seconda fase di evoluzione ebbero invece un ruolo preminente i paesi del Nord Europa, sulla spinta delle guerre di religione e della Guerra dei Trent'anni.