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La Guardia di Finanza (in acronimo G. di F. o, informalmente, GdF) è una delle forze di polizia italiane ad ordinamento militare con competenza generale in materia economica e finanziaria. È inoltre parte integrante delle forze armate italiane, ma direttamente dipendente dal Ministro dell'Economia e delle Finanze. Istituita nel 1862 come Corpo delle Guardie doganali del Regno d'Italia, fino al 1946 divenne Corpo della Regia Guardia di Finanza. La festa anniversario, che originariamente ricorreva il 5 luglio fino al 1965, venne definitivamente spostata al 21 giugno, in coincidenza con l'inizio della battaglia del solstizio, durante la prima guerra mondiale. A Roma è situato il Museo storico della Guardia di Finanza, che raccoglie i cimeli della storia del corpo.
Il Corpo delle capitanerie di porto – guardia costiera è uno dei sette corpi della Marina militare italiana, cui sono affidati compiti relativi agli usi civili del mare, svolti in dipendenza funzionale dai Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e delle politiche agricole, alimentari e forestali. Le sue articolazioni territoriali, ai sensi del Codice della navigazione, sono le Direzioni marittime, i Compartimenti marittimi, gli Uffici circondariali marittimi e gli Uffici locali marittimi. L'appartenenza alla Marina Militare, nel cui ambito le Capitaneria di porto esercitano comunque, oltre che ai profili legati all'ordinamento ed allo status del personale, si concretizza nell'esercizio, in regime di concorso con la Forza Armata, dei compiti di ordine militare previsti dalla legge. Nel novero di queste funzioni si collocano oggi la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione e del trasporto via mare, delle attività che si svolgono nei porti e lungo i litorali. Le attribuzioni funzionali moderne collocano le Capitanerie di porto alle dipendenze funzionali anche del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Dicasteri che hanno ereditato le attribuzioni che, fino al 1994, erano riconducibili all'ambito di competenze del soppresso Ministero della marina mercantile. La fondazione del Corpo è legata all'emanazione del regio decreto 20 luglio 1865, n. 2438, subito dopo l'unità d'Italia, al 2019 il Corpo dispone di un organico di circa 11.000 unità, tra ufficiali, sottufficiali, graduati e militari di truppa.
La Legislazione italiana a tutela delle minoranze linguistiche riconosce dodici comunità linguistiche storiche parlanti idiomi ascritti a varie famiglie linguistiche presenti entro i confini della Repubblica italiana e diversi dall'italiano, lingua ufficiale dello stato. Questi dodici gruppi linguistici (albanesi, catalani, croati, francesi, francoprovenzali, friulani, germanici, greci, ladini, occitani, sardi, sloveni) sono rappresentati da circa 2.400.000/3.000.000 parlanti distribuiti in 1.171 comuni di 14 regioni, tutelati da apposite leggi nazionali (come la legge quadro 482/99) e regionali. Non sono giuridicamente riconosciute le «alloglossie interne», comunità parlanti idiomi di ceppo italo-romanzo trasferitesi dalle proprie sedi originali in altri territori (come gli idiomi gallo-italici dell'Italia insulare e meridionale), le «minoranze diffuse», le comunità parlanti varietà non territorializzate (come i rom e i sinti) quindi prive dell'elemento "territorialità", e le «nuove minoranze», le lingue alloglotte parlate in comunità di recente immigrazione conservanti «lingua, cultura, religione e identità di origine» perché mancanti dell'elemento di "storicità". È tuttavia anche da ricordare che le lingue dei migranti non sono comprese tra le lingue tutelate dal trattato internazionale (europeo) "Carta europea delle lingue regionali e minoritarie"La legge quadro 482/99 che dà attuazione all'art. 6 della Costituzione italiana (tutela minoranze linguistiche storiche), come precisato dalla Corte Costituzionale nella sua sentenza nr. 88 del 2011, non esaurisce ogni forma di riconoscimento e sostegno al ricco plurilinguismo presente in Italia; sia prima che dopo la legge 482/99 con apposite leggi regionali è stata infatti prevista la "valorizzazione" dei diversi patrimoni linguistici e culturali delle Regioni. in attuazione all'art. 9 Cost.
La parola ai giurati (12 Angry Men) è un film per la televisione del 1997 diretto da William Friedkin. È un remake del film La parola ai giurati del 1957 diretto da Sidney Lumet.
La parola ai giurati (12 Angry Men) è un film del 1957 diretto da Sidney Lumet, alla sua prima prova come regista cinematografico. La sceneggiatura è un adattamento dell'originale soggetto di Reginald Rose Twelve Angry Men, scritto nel 1954 per la TV, e racconta la storia di un componente di una giuria che, sulla base di un "ragionevole dubbio", tenta di persuadere gli altri undici membri ad assolvere un ragazzo accusato di parricidio. Il film, manifestando la sua origine teatrale, si caratterizza per essere quasi interamente girato su un solo set: infatti, ad esclusione di tre minuti suddivisi tra l'inizio e la fine e due brevi scene girate in una sala da bagno, l'intera vicenda è ambientata nella stanza in cui si riunisce la giuria. Ad eccezione dei giurati n. 8 e n. 9, che rivelano i rispettivi nomi al momento di accomiatarsi all'uscita dal tribunale, nessun nome è usato nel film: all'imputato ci si riferisce con "il ragazzo", ai testimoni con "il vecchio" e "la donna dall'altra parte della strada".Nel 2007 l'American Film Institute l'ha inserito all'ottantasettesimo posto della classifica dei cento migliori film americani di tutti i tempi (nella classifica originaria del 1998 non era presente).
La Guardia svizzera pontificia (detta anche Guardia svizzera; in latino: Pontificia Cohors Helvetica o Cohors Pedestris Helvetiorum a Sacra Custodia Pontificis; in tedesco: Päpstliche Schweizergarde; in francese: Garde suisse pontificale) è un corpo armato a protezione del Pontefice e della sua residenza, creato il 22 gennaio 1506. Si tratta dell'unico corpo di Guardie svizzere ancora operativo ed è il più antico corpo permanente al mondo ad essere ancora in servizio da oltre cinque secoli senza interruzioni. Presta servizio presso la Città del Vaticano, ma anche durante i viaggi del Papa insieme agli agenti di sicurezza. La tipica uniforme colorata di foggia rinascimentale per le cerimonie solenni si accompagna ad abiti più sobri a livello operativo. La moderna Guardia ha il ruolo di difesa personale del pontefice. La Guardia svizzera pontificia è equipaggiata formalmente con armi tradizionali come alabarde, ma possiede in dotazione per tutte le guardie anche moderne armi da fuoco portatili. Dal tentativo di assassinio di Giovanni Paolo II nel 1981, la Guardia svizzera è stata orientata dal ruolo tradizionale molto condizionato dal cerimoniale ad un ruolo più attivo nella difesa della persona del papa. Le reclute di questo corpo devono essere necessariamente cittadini svizzeri dalla nascita, cattolici, maschi tra i 19 ed i 30 anni e devono aver fatto un periodo di formazione presso l'esercito svizzero.
La Guardia nazionale italiana fu un Corpo militare del Regno d'Italia, inquadrato nel regio esercito italiano. Creata subito dopo l'unità d'Italia, venne concepita per contrastare e reprimere il brigantaggio postunitario italiano e fu utilizzata, anche durante la terza guerra d’Indipendenza italiana; dopo un tentativo di riorganizzazione nel 1875 venne sciolta definitivamente nel 1876. Da essa sorsero la milizia territoriale e la milizia comunale.
Le forze di polizia italiane sono dei corpi che sovrintendono allo svolgimento delle funzioni di polizia nella Repubblica Italiana. Sono di due tipi: statali, che operano su tutto il territorio nazionale e locali, che hanno una competenza limitata al territorio di riferimento.
Il decreto del presidente della Repubblica (in sigla d.P.R., DPR o anche D.P.R.), nell'ordinamento giuridico italiano è un atto giuridico emanato dal presidente della Repubblica Italiana. La determinazione degli atti amministrativi da adottarsi nella forma del decreto del Presidente della Repubblica è tassativamente disciplinata dalla legge 12 gennaio 1991, n. 13 e successive modifiche (legge 15 marzo 1997, n. 59, d.lgs. 26 aprile 2016, n. 91).