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In difesa di Palamede (in greco antico: Ὑπέρ Παλαμήδους ἀπολογία) è una orazione fittizia composta dal sofista Gorgia di Leontini, nella quale si immaginano le parole che avrebbe pronunciato l'eroe omerico Palamede per difendersi da Ulisse, che lo accusava di aver preso del denaro da Priamo per tradire gli Achei. Palamede rifiuta ogni accusa e afferma di non aver mai tradito i Greci, poiché se avesse voluto non avrebbe potuto farlo, e se invece avesse potuto non lo avrebbe voluto.Una versione adattata dell'orazione è stata inclusa da Alessandro Baricco all'interno del monologo teatrale Palamede - L'eroe cancellato.
Gorgia (in greco antico: Γοργίας, Gorghías; Leontinoi, 485 a.C. oppure 483 a.C. – Larissa, 375 a.C. circa) è stato un retore e filosofo siceliota. Discepolo di Empedocle, è considerato uno dei maggiori sofisti, teorizzatore di un relativismo etico assoluto, fondato sulla morale della situazione e spinto fino al nichilismo.
Questa è una lista di classici greci conservati, ossia antiche opere letterarie in lingua greca giunte fino a noi, per diverse vie. Comprende sia opere integre sia opere incomplete o lacunose, di cui però si conservi un numero rilevante di parti. Le opere sono ripartite in sezioni secondo un ordine cronologico; all'interno delle singole sezioni sono elencate in ordine alfabetico.