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Lo Studio Mourlot è una stamperia commerciale fondato nel 1852 a Parigi dalla famiglia Mourlot. Lo studio Mourlot è conosciuto anche come Imprimerie Mourlot, Mourlot Freres e atelier Mourlot. Fondato da Francois Mourlot, inizia con la produzione di carta da parati. Successivamente, suo figlio Jules Mourlot allarga l'impresa per dare l'avvio alla produzione di etichette per la società di cioccolato, Chocolat Poulain, per registri, mappe e cartoleria. A partire dagli anni venti, il figlio di Jules, Fernand Mourlot, trasforma una parte dello Studio, dedicandolo esclusivamente alla stampa d'arte litografica.
Marc Chagall, il cui nome ebraico era Moishe Segal e quello russo Mark Zacharovič Šagal, trascritto poi in francese come Chagall (Lëzna, 7 luglio 1887 – Saint-Paul-de-Vence, 28 marzo 1985), è stato un pittore russo naturalizzato francese, d'origine ebraica chassidica.
Cahiers d'Art è una rivista letteraria e d'arte fondata da Christian Zervos nel 1926. Cahiers d'Art è anche l'omonima casa editrice che ha pubblicato molte monografie di artisti vissuti in Francia durante la prima metà del ventesimo secolo. La collezione include il catalogo completo delle opere di Pablo Picasso, Pablo Picasso par Christian Zervos, in 33 volumi, con oltre 16 000 immagini.Cahiers d'Art non contiene pubblicità, ed è pubblicato con frequenza irregolare.
La storia del jazz, al pari di quella di molti altri generi musicali popolari, e soprattutto quelli che affondano le proprie radici nella tradizione degli schiavi afroamericani e indonesiani (il primo fra tutti è lo spiritual) è quanto mai povera di documenti e riferimenti, in special modo per quanto attiene le sue origini e i suoi primordi.Le prime fonti orali sulla nascita del jazz a New Orleans risalgono ai primi anni del XX secolo, mentre quelle scritte si attestano al decennio successivo. Anche se i generi musicali preesistenti che ne determinarono la nascita sono svariati e difficilmente classificabili con precisione, convenzionalmente si fa risalire la nascita del jazz ai canti di lavoro degli africani deportati negli Stati Uniti e schiavizzati. Il genere si sviluppò in modo esponenziale tra il 1915 e il 1940, diventando la musica da ballo dominante tra il 1930 e il 1940, anni in cui i brani delle big band si trovavano regolarmente ai primi posti delle classifiche. A questo periodo seguirono diversi decenni in cui il jazz si caratterizzò in maniera crescente come una musica d'arte, tipicamente afroamericana. Nel frattempo, il pubblico statunitense del jazz si assottigliò, mentre la musica destava un crescente interesse in Europa e nel resto del mondo. Questa tendenza, iniziata col movimento bebop nel 1945, raggiunse l'apice negli anni sessanta con il movimento free jazz, che mirava all'emancipazione totale del musicista. Seguì un periodo di involuzione e di marginalizzazione che terminò negli anni ottanta, durante i quali una generazione di giovani musicisti infuse nuova vita perseguendo diverse tendenze anche in assenza di uno stile dominante: nacquero così diverse scuole di jazz europeo, uno stile mainstream, che faceva riferimento al periodo degli anni cinquanta, e diverse contaminazioni che proseguivano l'esperienza fusion arrivando ad uno stile che viene detto acid jazz o che guardavano con interesse a tradizioni musicali etniche in direzione della world music.Anche l'industria discografica tornò ad interessarsi delle sonorità del jazz - se non della sua estetica - promuovendo vari artisti specialisti di smooth jazz, un tipo di jazz estremamente alleggerito. La musica jazz rappresenta oggi circa il 3% della produzione musicale nordamericana, ma ha seguaci in tutto il mondo.
Musica è un dipinto (olio su tela, 260x389 cm) Henri Matisse del 1910 e conservato nel Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo. Fu acquistato da Sergej Ščukin, un ricco imprenditore russo e grande collezionista di arte, già committente del più celebre La danza, anch'essa un'opera di Matisse situata all'Ermitage. In una sua lettera del 31 marzo 1909 rivolta all'artista è scritto: Esso raffigura cinque personaggi sparsi lungo un presumibile prato verde. Due di essi, entrambi situati a sinistra, sono intenti a suonare rispettivamente un violino ed uno strumento a fiato, mentre gli altri tre intonano una canzone, come sottolineano le bocche aperte. Analogamente a La danza, sono stati impiegati solo tre colori: il rosso per i corpi, il blu per il cielo e il verde per la terra. L'opera è autografata e datata "HENRI-MATISSE 1910".
Henri-Émile-Benoît Matisse (Le Cateau-Cambrésis, 31 dicembre 1869 – Nizza, 3 novembre 1954) è stato un pittore, incisore, illustratore e scultore francese. Matisse è uno dei più noti artisti del XX secolo, esponente di maggior spicco della corrente artistica dei Fauves.
La gioia di vivere (Le bonheur de vivre) un dipinto di Henri Matisse del 1906. Viene considerato il suo dipinto pi ambizioso del suo periodo Fauve.L'opera fu esposta al Salon des Ind pendants a Parigi. La tecnica leggermente puntinista e per questo motivo l'opera fu criticata da Paul Signac, che lo defin "un dipinto con colori ripugnanti e troppo spessi con contorno largo un pollice".In questo dipinto ispirato alla pittura di Gauguin ed all'arte orientale, Matisse rappresenta dei nudi femminili dipinti a macchie, senza rispettare i colori naturalistici, e fonde uomo e natura in una sorta di ritorno al primitivo, mentre la forma dei soggetti viene armonizzata e semplificata. Anche il paesaggio presenta colori innaturali, come ad esempio l'albero rosa che lo stesso colore utilizzato per la pelle delle persone, quasi a sottolineare l'unione tra uomo e natura. Per la prima volta, Matisse deforma le linee del corpo umano, elemento visibile in tre delle bagnanti ivi raffigurate. Il quadro ritrae un esterno, ma non dipinto dal vero: a Matisse non interessava l aria aperta, preferiva il chiuso di una stanza.(Gillo Dorfles, Angela Vettese, Storia dell'arte. Vol. 4: Il Novecento, ATLAS) Troviamo svariate citazioni nell'opera: l'uomo e la donna abbracciati nell'angolo a destra alludono a Tiziano, le bagnanti richiamano C zanne e la posa delle due donne distese al centro della composizione ripresa dal Manet di D jeuner sur l'herbe.