Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Secondo Ponzio Pilato è un album del 1988 di Angelo Branduardi: si tratta dalla terza e per ora ultima colonna sonora da lui composta. Tutti i brani sono composti e scritti da Angelo Branduardi esclusa La canzone del deserto, unico brano cantato dell'album, il cui testo è di Luigi Magni.
Ponzio Pilato (in latino: Pontius Pilatus; in greco: Πόντιος Πιλᾶτος; in ebraico: פונטיוס פילאטוס; floruit 26-36; ... – I secolo) fu prefetto della Giudea per circa un decennio durante il regno di Tiberio, negli anni intorno al 30. È ricordato principalmente per il ruolo che le fonti cristiane gli attribuiscono nel processo a Gesù e per le leggende fiorite nei secoli successivi, che arrivano a considerarlo santo e un martire: per tale motivo è ricordato come martire dalla Chiesa copta e come santo dalla Chiesa etiope.
Il ponte delle Torri è un ponte ad arco derivato da un acquedotto romano sito a Spoleto.
La poesia allegorico didattica in Toscana esprime la volontà del ceto borghese dirigente di distaccarsi dal popolo minuto assumendo caratteristiche dalla aristocrazia. A differenza della poesia didattica del nord che aveva forme semplici e popolaresche, quella didattica in Toscana era colta e piena di dottrina. I principali autori di questo movimento sono Brunetto Latini, (che scrisse le opere enciclopediche Tresors e Il Tesoretto e Il Favolello, la lettera sull'amicizia a Rustico di Filippo), Cecco d'Ascoli e Fazio degli Uberti (autore del Dittamondo, narrazione di un viaggio fantastico compiuto dall'autore per l'incitamento della virtù).
Il maestro e Margherita (in russo: Мастер и Маргарита? Master i Margarita) è un romanzo russo di Michail Bulgakov, riscritto più volte tra il 1928 e il 1940 e pubblicato postumo a cavallo tra il 1966 e il 1967. La trama è incentrata sulle persecuzioni politiche inflitte a uno scrittore e drammaturgo (definito il "Maestro") da parte delle autorità sovietiche degli anni trenta, sul suo amore con Margherita Nikolaevna, e sul suo riscatto grazie a una visita del Diavolo nell'Unione Sovietica atea di quel tempo; alla sua storia s'intreccia parallela quella del processo evangelico al Messia e di Ponzio Pilato, vicende che sono anche oggetto di un contestato romanzo del Maestro. Molti critici considerano quest'opera, dallo spiccato contenuto satirico (non da ultimo nei confronti della realtà sovietica), uno dei più grandi capolavori della letteratura russa del Novecento. Eugenio Montale definì il romanzo «un miracolo che ognuno deve salutare con commozione», mentre Veniamin Kaverin scrisse «per originalità sarà difficile trovare un'opera che gli stia a pari in tutta la letteratura mondiale».
Fazio degli Uberti (Pisa, 1305 o 1309 – Verona, post 1367) fu un poeta didascalico fiorentino del XIV secolo. Di famiglia ghibellina, discendente del celebre Farinata degli Uberti di dantesca memoria, bandito da Firenze nel 1267, visse la vita dello sbandito, condizione alquanto frequente a quei tempi, di volta in volta ospite delle varie corti dell'Italia del nord, in cerca di appoggi per rientrare a Firenze e per risollevare le sorti del partito imperiale.
Con Ciclo di Pilato si intende una serie di scritti apocrifi di varia datazione relativi a Ponzio Pilato. Diversi per genere (lettere, relazioni, tradizioni e racconti), sono accomunati dall'interesse diretto o indiretto per la figura di Pilato. Sentenza di Pilato Anafora di Pilato Paradosis di Pilato Lettere di Pilato e Erode Lettere di Pilato e Tiberio Vendetta del Salvatore Morte di Pilato Guarigione di Tiberio