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Sibilla Aleramo, pseudonimo di Marta Felicina Faccio detta "Rina" (Alessandria, 14 agosto 1876 – Roma, 13 gennaio 1960), è stata una scrittrice, poetessa e giornalista italiana.
Un giorno a Madera di Paolo Mantegazza è un romanzo epistolare che si innesta nel filone erotico-sentimentale dei grandi romanzi dell'800, ma che pone ben in rilievo i molteplici interessi dell'autore: dal campo medico ed eugenetico fino a quello prettamente filosofico. Un giorno a Madera fu tradotto in francese, spagnolo, croato, tedesco, olandese e portoghese: ciò mostra la rilevante circolazione che ebbero i suoi testi.
La storia di genere si afferma come materia autonoma della ricerca storica negli anni Settanta del Novecento, in seguito alla diffusione delle tematiche nate nel movimento femminista. I primissimi studi riguardarono le vite di donne celebri o la storia del femminismo. Attualmente la ricerca è molto più generalizzata e riguarda l'impianto culturale e sociale dei generi maschile e femminile e i loro mutamenti nella storia. La disciplina nacque dalla volontà di non disperdere le esperienze femminili, spesso condannate all'oblio dalla storiografia ufficiale. Il primo impulso a questi studi venne dal mondo anglosassone (dove, dalla fine degli anni '80, si pubblica la più autorevole rivista del settore . Un forte impulso alla storia di genere venne anche dalla storiografia francese, in particolare dalla scuola delle “Annales”.
San Terenzo è una frazione di circa 2.500 abitanti del comune di Lerici, in provincia della Spezia.
Gisela Bock (Karlsruhe, 28 luglio 1942) è una storica e intellettuale femminista tedesca.
Carl Clauberg (Wupperhof , 28 settembre 1898 – Kiel, 9 agosto 1957) è stato un medico tedesco che condusse esperimenti sulla sterilizzazione usando come cavie le donne rinchiuse nei campi di sterminio di Auschwitz e Ravensbruck, quest'ultimo destinato prevalentemente all'internamento di bambini e donne; di queste circa 300 morirono durante o nei giorni seguenti alle operazioni di sterilizzazione e molte altre, sopravvissute, furono afflitte per il resto della loro vita da gravissime infermità fisiche e psichiche.
L'antropologia fisica (o biologica, o evoluzionistica) è una disciplina scientifica che si occupa dei meccanismi dell'evoluzione biologica, dell'ereditarietà genetica, dell'adattamento fisico degli esseri umani e dei resti fossili di tale evoluzione; lo scopo è dunque lo studio dell'uomo, la sua storia naturale con i relativi aspetti biologici e naturalistici. Spesso è strettamente correlata con l'archeologia tramite l'antropologia tafonomica, la scienza che studia l'insieme dei processi che interessano un corpo dal momento della morte al suo ritrovamento.L'antropologia fisica si è sviluppata nel XIX secolo conseguentemente allo sviluppo della teoria dell'evoluzione di Charles Darwin e della teoria genetica di Gregor Mendel. Recentemente la direzione presa da questi studi sembra comportare uno spostamento in direzione di un'antropologia biologica. Alcune branche di questa disciplina, come l'antropologia criminale, la fisiognomica e la frenologia, che miravano a rilevare alcune caratteristiche comportamentali e psicologiche di un individuo in base alle sue misure craniometriche come l'indice cefalico (rapporto tra larghezza e lunghezza del cranio), sono attualmente considerate pseudoscienze. Uno dei più noti esponenti di queste pseudoscienze è l'italiano Cesare Lombroso. Tra i fondatori della moderna antropologia fisica sono da ricordare Paul Broca e Franz Boas. In Italia i capiscuola vanno considerati Paolo Mantegazza, Raffaello Parenti e Giuseppe Sergi, quest'ultimo fondatore della Società Romana di Antropologia (ora Istituto Italiano di Antropologia).