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Zombi 2 è un film del 1979 diretto da Lucio Fulci. È il primo horror diretto da Fulci, autore sino ad allora prevalentemente di commedie e thriller. Il grande successo ottenuto in tutto il mondo dalla pellicola convinse il regista a continuare sulla strada dell'horror, di cui verrà considerato un maestro presso i critici cinematografici francesi. Questi coniarono per lui, grazie a questo film, l'espressione poeta del macabro. Alla sua uscita fu accusato di essere una copia dello Zombi diretto da George Romero. In realtà le affinità con Zombi si fermano al titolo, poiché Fulci elimina la critica sociale presente nella pellicola di Romero per concentrarsi sulle origini haitiane degli zombi. Zombi 2 è oggi considerato un cult movie dagli amanti dello splatter. Il trucco e gli effetti speciali furono nominati ai Saturn Award, nel 1981.
Zanna Bianca alla riscossa è un film del 1974, diretto da Tonino Ricci. È un seguito non ufficiale del film Zanna Bianca, di Lucio Fulci, in cui Ricci era regista di seconda unità. Il film ha ricevuto recensioni contrastanti. Come nel film di Fulci, Zanna Bianca è interpretato da un cane da pastore tedesco.
Vacanze di Natale '90 è un film del 1990 diretto da Enrico Oldoini.
Il cane da pastore tedesco, comunemente abbreviato in pastore tedesco, talvolta detto anche cane alsaziano, cane lupo e cane poliziotto, secondo la classificazione cinologica FCI risponde allo standard nr. 166/10.08.2010-D (D=Germania); appartiene al 1º gruppo di razze canine (cani da pastore e bovari) con riferimento alla sezione 1, cani da pastore con brevetto da lavoro e impiego come cane da utilità, da difesa e per usi molteplici. Il primo esemplare di cane da pastore tedesco storicamente riconosciuto fu nel 1899 Hektor von Linksrhein, un esemplare canino di oltre quattro anni di età iscritto nel libro dell'allevamento della neo costituita associazione per il cane da pastore tedesco (S.V.) con la sigla S.Z. 001 (Schäferhund Zuchtbuch 001). Il nome che però comparve sul registro dell'allevamento fu Horand von Grafrath, rifacendosi all'affisso cinofilo del suo proprietario. L'associazione per il cane da pastore tedesco (S.V.) prese corpo in occasione della prima riunione dei soci fondatori svoltasi ad Augusta a cavallo del 23-24 aprile 1899 col benestare della V.D.H. (Verband für das Deutsche Hundewesen). In Horand confluivano ottimamente le doti caratteriali e i pregi morfologici idealizzati dai pionieri della costituenda associazione canina, ricercate tra le varietà di cane da pastore già presenti nei vari distretti zonali facenti capo all'intero territorio germanico, che avessero maturato una certa identità tipologica, ritenute le più idonee allo scopo. Dalla sua attività di riproduzione incominciò a delinearsi la dirittura sulla quale venne improntata una selezione sistematica, volta a fissare nelle nuove generazioni di esemplari canini determinati parametri di razza. L'esigenza di redigere uno standard si fece presto necessaria, perciò alle prime indicazioni avanzate dal capitano von Stephanitz (primo presidente S.V.) e dal segretario A. Mayer in occasione della prima riunione generale dei soci tenutasi a Francoforte sul Meno in data 20 settembre 1899 si implementarono gli emendamenti scaturiti dal sesto raduno generale dei soci S.V. Dalle risultanze ottenute, di fatto, il 28 luglio del 1901 fu stilato il primo standard del cane da pastore tedesco composto da undici punti; il documento ufficiale dal quale venne imbastita un'attività di allevamento regolamentata. Seguirono nel tempo svariati avvicendamenti ai punti salienti dello standard (vedi note storiche standard del cane da pastore tedesco) dettati dalle esigenze cinotecniche che venivano a determinarsi dai riscontri espositivi che culminavano annualmente in occasione del campionato tedesco per l'allevamento del cane da pastore tedesco (BSZS). A tutela della produzione cinotecnica "regolamentata", all'iscrizione nel libro dell'allevamento (S.Z.) si affiancò una verifica attitudinale. Nel 1921, a opera di Herr Otto Kämpfedel, responsabile del registro per l'allevamento del P.T. (Zuchtbuchführer), venne introdotto il Körschein, un documento che attestava l'effettiva idoneità caratteriale e morfologica del soggetto canino iscritto allo Zuchtbuch (requisito essenziale) se destinato a fini riproduttivi. L'esigenza di introdurre un'ulteriore normativa si rese necessaria a seguito della crescente produzione di esemplari canini, che molto spesso disattendeva le più ovvie cautele previste dalle direttive societarie in materia di allevamento. In questo particolare contesto si inserirono dei "commercianti di cani" senza scrupoli, che con il loro comportamento poco ortodosso e fuorviante contribuirono significativamente a inflazionare la produzione razziale, sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo. La S.V. fu costretta a prendere le opportune contromisure normative tese a preservare e persino innalzare i requisiti peculiari di razza così da eliminare le bieche iniziative commerciali, indotte da un'elevata richiesta di esemplari da parte dei sempre più numerosi estimatori della razza.
Beatrice Cenci è uno sceneggiato RAI del 1974 diretto da Marco Leto, adattamento per la televisione basato sull'omonima tragedia di Alberto Moravia, pubblicata su Botteghe Oscure nel 1955. Fu trasmesso in prima visione il 5 luglio 1974 dal Secondo Programma RAI. Il quotidiano Il Mattino ne fece una recensione molto positiva che elogiava l’effetto di restituzione del testo sul doppio piano, reale e introspettivo, e l’equilibrio della scenografia, che non aggiungeva ulteriore cupezza al «dramma così fosco e terribile» ma evitava anche un risultato opposto, troppo convenzionale.
Beatrice Cenci è un film muto italiano del 1926 diretto da Baldassarre Negroni.
Beatrice Cenci (Roma, 6 febbraio 1577 – Roma, 11 settembre 1599) fu una giovane nobildonna romana giustiziata per parricidio e poi assurta al ruolo di eroina popolare.