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Saluzzo (Salusse in piemontese, Saluces in francese) è un comune italiano di 17 383 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte. Capitale per oltre quattro secoli, dal 1142 al 1548, del marchesato a cui diede il nome, Saluzzo è uno dei borghi medievali meglio conservati del Piemonte ed è sede vescovile. Situata ai piedi del gruppo montuoso del Monviso, allo sbocco delle valli Po, Bronda e Varaita, è sede del Parco del Monviso. La cttà è candidata, insieme alle Terre del Monviso, a Capitale italiana della cultura 2024. Dal 1º gennaio 2019 ha incorporato il comune limitrofo di Castellar.
Villa Saluzzo Bombrini, detta il Paradiso è una storica dimora nobiliare nel quartiere genovese di Albaro, alla confluenza delle vie Albaro e Francesco Pozzo. Edificata per i marchesi Saluzzo da Andrea Ceresola, detto il Vannone, è un tipico esempio di architettura tardo manierista. Nei pressi sono presenti altre due ville appartenute alla famiglia Saluzzo, la villa Saluzzo Mongiardino, dove dimorò per alcuni mesi tra il 1822 e il 1823 il poeta George Byron, e la villa Saluzzo Carrega Parodi, sede dal 1967 al 1993 della Società Ligure di Storia Patria, entrambe di più recente costruzione ma egualmente imponenti.
Castellar (Castlar in piemontese, Castelar in occitano) è un municipio di 301 abitanti del comune italiano di Saluzzo, della provincia di Cuneo, in Piemonte. Già comune autonomo, dal 1º gennaio 2019 è stato accorpato al limitrofo comune di Saluzzo, diventandone municipio, a seguito di un referendum comunale avvenuto nell'estate del 2018.
Tommaso III (Saluzzo, 1356 – Saluzzo, 1416) fu marchese di Saluzzo, membro della famiglia Del Vasto di discendenza aleramica. Era figlio del marchese Federico II del Vasto e della consorte Beatrice di Ginevra (1335-1392).
La Repubblica di Venezia, a partire dal XVII secolo Serenissima Repubblica di Venezia, è stata una repubblica marinara con capitale Venezia. Fondata secondo la tradizione nel 697 da Paoluccio Anafesto, nel corso dei suoi millecento anni di storia si affermò come una delle maggiori potenze commerciali e navali europee. Inizialmente estesa nell'area del Dogado (territorio attualmente assimilabile alla città metropolitana di Venezia) nel corso della sua storia annesse gran parte dell'Italia nord-orientale, l'Istria, la Dalmazia, le coste dell'attuale Montenegro e dell'Albania oltre a numerose isole del mare Adriatico e dello Ionio orientale. Al massimo della sua espansione, tra il XIII e il XVI secolo, governava anche il Peloponneso, Creta e Cipro, la gran parte delle isole greche, oltre a diverse città e porti del Mediterraneo orientale. Le isole della laguna di Venezia nel VII secolo, dopo aver conosciuto un periodo di sostanziale aumento della popolazione, si organizzarono nella Venezia marittima, un ducato bizantino dipendente dall'esarca di Ravenna. Con la caduta dell'esarcato e l'indebolimento del potere bizantino sorse il Ducato di Venezia, guidato da un doge e stabilito sull'isola di Rialto, divenne prospero grazie al commercio marittimo con l'Impero bizantino e con gli altri stati orientali. Al fine di salvaguardare le rotte commerciali tra il IX e l'XI secolo il Ducato condusse diverse guerre che gli assicurarono il completo dominio sull'Adriatico. Grazie alla partecipazione alle crociate la penetrazione nei mercati orientali si fece sempre più forte e fra il XII e il XIII secolo Venezia riuscì a estendere il suo potere in numerosi empori e scali commerciali orientali. La supremazia sul mar Mediterraneo condusse la Repubblica allo scontro con Genova che perdurò fino al XIV secolo, quando, dopo esserne uscita vincitrice, Venezia cominciò l'espansione su terraferma. L'espansione veneziana però portò alla coalizzazione della monarchia asburgica, della Spagna e della Francia nella Lega di Cambrai che nel 1509 sconfisse la Repubblica di Venezia nella battaglia di Agnadello. Pur mantenendo la gran parte dei suoi possedimenti di terraferma, Venezia ne uscì sconfitta e il tentativo di espandere i domini orientali causò una lunga serie di guerre con l'Impero ottomano che si concluse solo nel XVIII secolo con la Pace di Passarowitz del 1718, e che causò la perdita di tutti i possedimenti nell'Egeo. Seppur ancora fiorente centro culturale la potenza veneziana fu definitivamente sconfitta da Napoleone che pose fine alla Repubblica di Venezia nel 1797 con la ratifica del trattato di Campoformio. Nel corso della sua storia la Repubblica di Venezia si contraddistinse per il suo ordinamento politico. Ereditato dalle precedenti strutture amministrative bizantine aveva come capo della Stato la figura del doge, carica che divenne elettiva dalla fine del IX secolo. Oltre al doge l'amministrazione della Repubblica era diretta da diverse assemblee: il Maggior Consiglio, con funzioni legislative, cui fu affiancato il Minor Consiglio, la Quarantia e il Consiglio dei Dieci competenti in materia giudiziaria e il Senato.
L'Insubria è una regione storica non univocamente definita, con cui viene designato il territorio abitato ab antiquo dagli Insubri, popolazione che si stanziò in epoca protostorica nella regione compresa fra il Po e i laghi prealpini a partire dal IV secolo a.C. o addirittura pre-esistente alle invasioni gallo-celtiche e facente parte della cultura di Golasecca, cui Tito Livio attribuisce la fondazione di Milano. Inoltre per Insubria si può anche intendere: il territorio del Ducato di Milano esistito, con mutamenti territoriali, tra il 1395 e il 1796; l'area in cui si parla il dialetto lombardo occidentale della lingua lombarda; la provincia di Milano, la Lombardia o, per estensione, l'intera Italia settentrionale; la Repubblica cisalpina o parte di essa.
Il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla fu uno Stato preunitario italiano esistito dal 1545 al 1859, con una pausa dal 1808 al 1814 quando fu annesso al Primo impero francese e trasformato in un dipartimento. Il ducato fu governato dapprima dalla dinastia dei Farnese e, dal 1731, da quella dei Borbone-Parma. Nel 1859 i territori ducali furono incorporati alle Province Unite del Centro Italia e successivamente annessi al Regno di Sardegna tramite il plebiscito del 12 marzo 1860.
La diocesi di Saluzzo (in latino: Dioecesis Salutiarum) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Torino appartenente alla regione ecclesiastica Piemonte. Nel 2017 contava 90.800 battezzati su 98.230 abitanti. È retta dal vescovo Cristiano Bodo.
Costigliole Saluzzo (Costiòle 'd Salusse in piemontese) è un comune italiano di 3 322 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte, non lontano da alcune delle più note cittadine della "Granda": Saluzzo, Savigliano, Fossano e Cuneo.