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La Preghiera bahá'í rientra, nella religione bahá'í, in due categorie, la preghiera obbligatoria e la preghiera devozionale. Come tutte le preghiere quella bahá'í è costituita da un insieme di parole e frasi riverenti rivolti a Dio in un appello o discorso intimo che mette in contatto il fedele con Dio stesso. Nella fede bahai lo scopo della preghiera è avvicinarsi a Dio e a Bahá'u'lláh per testimoniare la propria fede, aprire il proprio animo, aiutare la propria militanza religiosa, esprimere in un dialogo intimo il proprio essere, cercare l'elevazione spirituale, impetrare l'aiuto divino quando ritenuto necessario. I Bahai di età compresa fra i 15 e i 70 anni devono recitare giornalmente, individualmente e a loro scelta una delle tre preghiere obbligatotorie rivelate da Bahá'u'lláh, rispettandone la gestualità prescritta. Oltre alle preghiere obbligatorie i credenti sono sollecitati a pregare comunque, a studiare e meditare liberamente i testi sacri. Le preghiere devozionali, cioè quelle non obbligatorie, possono essere recitate senza alcuno schema prefissato. Esiste un largo corpus di preghiere scritte dalle figure centrali della fede, il Báb, Bahá'u'lláh e `Abdu'l-Bahá. Le preghiere devozionali possono essere dette anche assieme ad altri fedeli riuniti in gruppo in quelle che vengono definite dai Bahá'í riunioni devozionali tenute il più di sovente presso il domicilio di uno di loro. I partecipanti alle riunioni devozionali leggono a turno e ad alta voce le preghiere mentre gli altri ascoltano in silenzio.
La preghiera a san Michele Arcangelo è un insieme di preghiere della tradizione cristiana cattolica. Nel XVIII secolo, Paolo V promulgò il Messale romano che conteneva il De exorcizzandis obsessiis a daemonio.Il 13 ottobre 1884 papa Leone XIII avrebbe avuto una visione - al termine della Messa in Vaticano - nella quale il Maligno minacciava la Chiesa: subito dopo aveva composto la preghiera (in forma estesa), raccomandando che fosse recitata al termine di ogni messa, oltre ad inserirla nella raccolta degli esorcismi. Nel 1886, ciò divenne una legge interna alla Chiesa e la preghiera a San Michele in forma abbreviata fu inserita insieme alle Preci leonine, da recitare al termine delle messe non cantate. La preghiera continuò ad essere recitata fino al 26 settembre 1964, quando, con la riforma liturgica nata in seno al Concilio Vaticano II, l'istruzione "Inter oecumenici" n.48, § j, decretò: "...le preghiere leoniane sono soppresse". Solo il sacerdote, autorizzato, può recitare l'esorcismo in casi di presunta possessione; i fedeli possono pregare con la preghiera delle Preci Leonine, ma non è efficace se la possessione è già avvenuta. L'esorcismo può essere compiuto solo se si è in grazia di Dio, quindi se ci si è confessati bene e non c'è stato un peccato mortale (o grave) da allora. Papa Leone XIII è autore del De exorcismis et supplicationibus quibusdam, raccolta di esorcismi, fra i quali rientra l’Exorcismus in Satanam et Angelos Apostaticos, uno dei più potenti: nella prima parte, il papa inserì la Preghiera a San Michele, invocato come "Principe gloriosissimo delle milizie celesti", come "custode e patrono della Santa Chiesa". Abbiamo quindi tre versioni: originale estesa nel Exorcismus in Satanam et Angelos Apostaticos di Leone XIII, forma breve nelle Preci Leonine (Rituale romano del 1884) di Leone XIII, esorcismo dopo il Vaticano II.L'esorcismo contiene la profezia, per la quale il demonio e i suoi adoratori prenderanno il controllo del papato (sede di Pietro [apostolo, primo papa] e la Cattedra della Verità) da un certo punto in avanti nella storia, ma senza mai riuscire a prevalere su essa.
Gli Ebrei (in ebraico: יְהוּדִים? עברי, ʿivrîˈ, anche in ebraico: יְהוּדִים?, Yhudim o jehuˈdim), anche detti popolo ebraico, sono un popolo, o gruppo etnoreligioso, e i fedeli di una religione, che prende origine dagli Israeliti del Vicino Oriente antico. Nazionalità e religione ebraiche sono strettamente correlate e l'ebraismo è la fede tradizionale della nazione ebraica.Secondo la tradizione ebraica la loro ascendenza è stata fatta risalire ai patriarchi biblici Abramo, Isacco e Giacobbe, che vivevano a Canaan intorno al XVIII secolo a.C. Storicamente, gli ebrei si erano evoluti in gran parte dalla Tribù di Giuda e Simeone, e in parte dalle tribù israelite di Beniamino e Levi, che tutti insieme formavano l'antico Regno di Giuda. Un gruppo strettamente legato è quello dei Samaritani, che sostengono la discendenza dalle tribù israelite di Efraim e di Manasse, mentre secondo la Bibbia la loro origine è dal popolo portato in Israele dall'Impero Assiro e da alcuni Kohanim (sacerdoti ebrei) che avevano loro insegnato come adorare il "Dio nativo". L'etnia, nazionalità e religione ebraiche sono fortemente correlate, dato che l'ebraismo è la fede tradizionale della nazione ebraica. Coloro che si convertono all'ebraismo assumono una condizione nell'ambito dell'ethnos ebraico pari a coloro che ci sono nati. La conversione non viene incoraggiata dall'ebraismo tradizionale (ortodosso) ed è principalmente applicabile ai casi di matrimoni misti.Nello Stato di Israele è in vigore la Legge del ritorno, in forza della quale chiunque sia in grado di dimostrare di essere figlio o nipote di un ebreo per via matrilineare o patrilineare, o sia convertito all'ebraismo, ha diritto alla cittadinanza israeliana. Il fatto che la possibilità di fruire della Legge del ritorno non sia riservata ai soli ebrei secondo la legge halachica – ovvero ai figli di madre ebrea o ai convertiti all'ebraismo – ha creato in Israele una grande controversia tra chi – avendo una concezione laica dello Stato ebraico – è favorevole a una definizione più allargata di "ebreo" per quel che concerne il diritto alla cittadinanza, e il rabbinato ortodosso che vorrebbe far coincidere Halakhah e Legge del ritorno. Israele è il solo Stato dove gli ebrei sono la maggioranza della popolazione. Gli ebrei hanno inoltre goduto di indipendenza politica due volte in passato, nella storia antica. La prima volta durò dal 1350 al 586 a.C., che comprese il periodo dei Giudici, la Monarchia unita, e la Monarchia divisa dei Regni di Israele e Giuda, finito con la distruzione del Tempio di Salomone. La seconda volta fu all'epoca del Regno Asmoneo dal 140 al 37 a.C. e in qualche misura sotto gli Erodiani dal 37 a.C. al 6 d.C. Dalla distruzione del Secondo Tempio nel 70 d.C., la maggior parte degli ebrei hanno vissuto nella diaspora. Una minoranza in ogni paese in cui vivono (con l'eccezione di Israele), hanno subito molte persecuzioni nel corso della storia, cosicché la popolazione ebraica ha oscillato sia nel numero sia nella distribuzione demografica nel corso dei secoli.
Questa è la lista dei capitoli di One Piece, manga di Eiichirō Oda. La storia segue le avventure del giovane pirata Monkey D. Rufy (il cui corpo ha assunto le proprietà della gomma per avere ingerito il frutto del diavolo Gom Gom) e della sua ciurma, alla ricerca del tesoro del Re dei pirati Gol D. Roger: il One Piece. Il manga è serializzato dalla Shūeisha sulla rivista settimanale Weekly Shōnen Jump dal numero del 22 luglio 1997 ed è tuttora in corso di pubblicazione. I capitoli sono raccolti dalla casa editrice in formato tankōbon e pubblicati a partire dal 24 dicembre 1997 a cadenza aperiodica. Dal 1º luglio 2001, la Star Comics, nella collana Young, pubblica l'edizione italiana in albi corrispondenti ai volumi originali giapponesi. È in corso, inoltre, una ristampa (inizialmente mensile, successivamente diventata bimestrale e infine trimestrale) intitolata One Piece New Edition, cominciata il 20 febbraio 2008 sulla collana Greatest.
Con il termine vizsla vengono identificate due razze canine di origine ungherese entrambe riconosciute dalla FCI: il più diffuso bracco ungherese a pelo corto, (standard N. 57, gruppo 7, sezione 1) il più raro bracco ungherese a pelo duro, (standard N. 239, gruppo 7, sezione 1)Entrambi sono cani da ferma adatti per la caccia di selvaggina a pelliccia e a piumaggio. Ha due varietà: vizsla a pelo corto e a pelo duro. In Ungheria era considerato il cane dell'alta società: solo i più ricchi potevano averlo.
Andrea Fortebraccio, noto come Braccio da Montone (Perugia, 1º luglio 1368 – L'Aquila, 5 giugno 1424), è stato un condottiero, capitano di ventura e politico italiano. Fu principe di Capua, conte di Foggia e Montone, e signore di Arcevia, Assisi, Bologna, Cannara, Castel Bolognese, Castel San Pietro Terme, Cingoli, Città della Pieve, Città di Castello, Gualdo Cattaneo, Gualdo Tadino, Jesi, Medicina, Montecassiano, Narni, Nocera Umbra, Orte, Orvieto, Ostra Vetere, Perugia, Pieve di Cento, Rieti, San Gemini, Sassoferrato, Spello, Spoleto, Teramo, Terni e Todi. Fu inoltre capitano generale della Chiesa, gran connestabile del Regno di Napoli e senatore di Roma. Con le sue imprese fu quasi pronto a formare uno Stato proprio nell'Italia centrale del XV secolo.
Gli arti superiori sono le appendici che si articolano con il tronco nella sua parte superiore. Nel linguaggio comune italiano, il termine braccio (plurale braccia) è usato per indicare ciascuno degli arti superiori umani, nella sua interezza; in anatomia umana, con il termine "braccio" si intende la porzione dell'arto superiore compresa fra le articolazioni della spalla e del corrispondente gomito.