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La Selva morale e spirituale (SV 252-288) è una collezione di musica sacra di Claudio Monteverdi pubblicata a Venezia nel 1640 e 1641. Il titolo completo è "Selva / Morale e Spirituale / di Clavdio Monteverde / Maestro di Capella della Serenissima / Republica Di Venetia / Dedicata / alla Sacra Cesarea Maesta dell'Imperatrice / Eleonora / Gonzaga / Con Licenza de Superiori & Priuilegio. / In Venetia M DC X X X X / Appresso Bartolomeo Magni". La raccolta contiene composizioni come Beatus Vir, Laudate pueri Dominum, Missa in illo tempore, Ut queant laxis, Gloria a 7, Salve Regina, Confitebor alla francese e altre. La lista completa dei lavori è: O ciechi il tanto affaticar che giova Voi ch'ascoltate in rime sparse È questa vita un lampo Spuntava il dì Chi vol che m'innamori Messa a 4 da cappella Gloria in excelsis Deo Crucifixus Et resurrexit Et iterum venturus est Ab aeterno ordinata sum Dixit Dominus Domino meo (I) Dixit Dominus Domino meo (II) Confitebor tibi, Domine (I) Confitebor tibi, Domine (II) Confitebor tibi, Domine (III) Beatus vir (I) Beatus vir (II) Laudate, pueri, Dominum (I) Laudate, pueri, Dominum (II) Laudate Dominum, Omnes gentes (I) Laudate Dominum, Omnes gentes (II) Laudate Dominum, Omnes gentes (III) Credidi propter quod locutus sum Memento, (Domine, David) et omnis mansuetudini eius Sanctorum meritis inclita gaudia (I) Sanctorum meritis inclita gaudia (II) Deus tuorum militum sors et corona Iste confessor Domini sacratus (I) Iste confessor Domini sacratus (II) Ut queant laxis resonare fibris Deus tuorum militum sors et corona Magnificat (I) Magnificat (II) Salve Regina (I) Salve Regina (II) Salve Regina (III) Jubilet tota civitas Laudate Dominum in sanctis eius Iam moriar, mi Fili
Monsignor Lorenzo Perosi (Tortona, 21 dicembre 1872 – Roma, 12 ottobre 1956) è stato un presbitero, compositore e direttore di coro italiano. Autore di musica sacra, noto per i suoi oratori, le sue messe polifoniche e i suoi mottetti, fu un compositore molto prolifico. Perosi è considerato inoltre la guida e l'esponente principale del cosiddetto Movimento Ceciliano. Negli oratori di Perosi si fondono tracce veristiche, richiami alla grande polifonia rinascimentale, costruzioni barocche e ispirazioni gregoriane. Esordì con la cantata In coena Domini il cui successo gli procurò un'immediata fama e popolarità. Scrisse anche molta musica liturgica, soprattutto messe (oltre 50) e mottetti (oltre 300). In quest'ambito il linguaggio di Perosi, lungi da ogni eco romantica, si caratterizza per uno stile polifonico scorrevole sorretto da una spontanea freschezza melodica. Fu anche autore di musica da camera, composizioni per orchestra e pagine organistiche.
Francesco Durante (Frattamaggiore, 31 marzo 1684 – Napoli, 30 settembre 1755) è stato un compositore italiano.
Cesario Gussago (Ostiano, prima del 1579 – dopo il 1612) è stato un compositore e organista italiano. Dopo aver studiato filosofia e teologia a Pavia, nel 1599 fu vicario generale dell'ordine di San Gerolamo a Brescia e nel 1612 fu nominato organista a "Madonna delle Grazie". Oltre a comporre quattro raccolte di lavori sacri (tre dei quali sopravvivono attualmente), Gussago si dedicò anche alla composizione di musica strumentale; egli ebbe infatti stretti rapporti con i migliori strumentisti della città (violinisti e cornettisti). Tra questi suoi lavori spiccano le sue Sonate del 1608, una delle primissime raccolte aventi questo titolo, nella quale sono inclusi anche alcuni brani che impiegano il singolo e il doppio coro secondo la maniera di Giovanni Gabrieli, sebbene nel resto delle altre musiche presenti predomini l'omofonia. Impiegano il doppio il coro anche i suoi salmi del 1610, dopo impiega sporadicamente anche il canto gregoriano. La sua ultima collezione di lavori sacri nota risale al 1612 e presenta parti a 3 voci in stile concertato. Non si conoscono ne la data ne la località (forse Brescia) delle morte.
L'Antifonario di Bangor è un antico manoscritto di canti liturgici in latino, scritto originariamente nell'Abbazia di Bangor (Irlanda del Nord) a partire dalla fondazione abbaziale alla fine del 500 ed attorno al 680/690, e poi trasferito in Italia settentrionale, nell'Abbazia di San Colombano di Bobbio dove rimase per circa nove secoli. Il libro è tra i più antichi antifonari esistenti; l'opera è attualmente conservata presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano. Il codice pervenne a Milano dallo Scriptorium di Bobbio, insieme a molti altri libri, acquisiti e portati dal cardinale Federico Borromeo tra il 1606 ed il 1609, quando fu fondata la Biblioteca Ambrosiana. Attorno al 1695 fu scoperto da Ludovico Antonio Muratori, che ne comprese appieno l'importanza e lo denominò "Antifonario di Bangor" (Antiphonarium Benchorense).