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La Nuova Zelanda (in inglese: New Zealand, in m ori: Aotearoa) uno stato insulare dell'Oceania, posto nell'oceano Pacifico meridionale, formato da due isole principali, l'Isola del Nord e l'Isola del Sud, e da numerose isole minori come l'Isola Stewart e le isole Chatham. Il mar di Tasman la separa dall'Australia, situata circa 2 000 km a nord-ovest. Il nome Nova Zeelandia, dalla provincia nederlandese della Zelanda (olandese Zeeland), il cui nome significa "terra di mare", fu coniato dai cartografi olandesi nel XVII secolo; tale nome venne in seguito anglicizzato da James Cook in New Zealand. Aotearoa, cio "(terra della) lunga nuvola bianca" (Ao: nuvola; Tea: bianca; Roa: lunga), invece l'antico nome dato dal popolo M ori all'odierna terra della Nuova Zelanda, ove giunsero vari secoli prima degli europei. Secondo quanto si narra, l'isola settentrionale apparve ai primi colonizzatori appunto come una "lunga nuvola bianca" sull'orizzonte. Ai tempi questa denominazione era usata solo per quest'isola, mentre l'estensione del toponimo all'intero arcipelago di uso pi recente. Conta quasi 5 milioni di abitanti (a settembre 2019), distribuiti su 267 710 km (comprese le isole Antipodi, Auckland, Bounty, Campbell, Chatham e Kermadec). La capitale, che anche la citt a svolgere questo ruolo pi a sud del mondo, Wellington, mentre la citt pi popolosa Auckland. La vetta pi alta il Monte Cook.
La religione in Nuova Zelanda comprende una vasta gamma di gruppi e credenze. Il cristianesimo è la religione più comune con quasi la metà (48%) della popolazione secondo chi, nei dati del censimento della Nuova Zelanda del 2013, dichiara un'affiliazione. Circa il 6% della popolazione è affiliata a religioni non cristiane, con l'induismo che al primo posto con oltre il 2%, mentre il 42% dei neozelandesi ha dichiarato di non avere religione nel censimento più recente e il 4% non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Prima della colonizzazione europea la religione della popolazione indigena Maori era animistica. Il primo servizio cristiano fu condotto da un sacerdote francese, Paul-Antoine Léonard de Villefeix, il giorno di Natale del 1769. I successivi sforzi di missionari come Samuel Marsden portarono la maggior parte dei Maori a convertirsi al cristianesimo. La maggior parte dei migranti europei del XIX secolo proveniva dalle isole britanniche, stabilendo le tre denominazioni britanniche dominanti in Nuova Zelanda: anglicanesimo, cattolicesimo e presbiterianesimo. La tendenza dei migranti scozzesi a stabilirsi ad Otago e nella Southland vide il presbiterismo predominare in queste regioni mentre l'anglicanesimo predominava altrove; l'effetto di questa suddivisione è ancora oggi presente e si riflette nelle statistiche sull'affiliazione religiosa. Mentre il 47,5% dei neozelandesi è affiliato al cristianesimo, la frequenza regolare alle attività della chiesa si attesta al 15%.Il numero di persone affiliate al cristianesimo è diminuito dagli anni '90 mentre sono aumentati coloro che affermano di non avere un'affiliazione religiosa. Con l'aumento dell'immigrazione, in particolare proveniente dall'Asia, il numero di persone affiliate a religioni non cristiane è aumentato notevolmente. La Nuova Zelanda non ha una religione di stato, anche se l'anglicanesimo è la religione del sovrano della Nuova Zelanda (designato come "difensore della fede"). La libertà religiosa è stata protetta dalla firma del Trattato di Waitangi.
La nazionale di calcio della Nuova Zelanda è la rappresentativa calcistica maggiore della Nuova Zelanda ed è posta sotto l'egida della locale federazione nota come New Zealand Football. La divisa completamente bianca della nazionale neozelandese prende spunto da quella inglese ed è in contrasto con quella totalmente nera della nazionale di rugby (gli All Blacks). Non a caso, il soprannome di questa rappresentativa è All Whites. Il bianco fu scelto perché il nero non poteva essere usato, in quanto in passato riservato agli arbitri. La Nuova Zelanda ha raggiunto per due volte la fase finale della Coppa del mondo: nell'edizione spagnola del 1982, in cui perse malamente tutte e tre le partite disputate, e in quella sudafricana del 2010, dove ottenne altrettanti pareggi, risultando al termine del torneo, malgrado l'eliminazione al primo turno, l'unica nazionale imbattuta nella rassegna. La Nuova Zelanda si è battuta frequentemente con l'Australia nella Coppa d'Oceania, il campionato riservato alle nazionali della confederazione calcistica dell'Oceania (OFC). Gli All Whites hanno vinto cinque volte questa competizione (record): nel 1973, nel 1998, nel 2002, nel 2008 e nel 2016. Dall'edizione del 2008 i neozelandesi non si sono trovati più opposti alla rivale storica, in quanto il 1º gennaio 2006 l'Australia è entrata a far parte dell'AFC, la confederazione calcistica asiatica. La Nuova Zelanda ha partecipato quattro volte alla Confederations Cup, venendo sempre eliminata al primo turno. A causa del basso livello del campionato locale, i giocatori neozelandesi di maggior talento giocano in Europa, negli Stati Uniti e in Australia. Nonostante un ampio numero di praticanti, infatti, il calcio in Nuova Zelanda fatica a competere con sport ben più popolari come il rugby e il cricket, che godono anche dei maggiori finanziamenti e di una vasta copertura mediatica. Il campionato locale è di livello semiprofessionistico e la più importante squadra neozelandese, il Wellington Phoenix, milita nella A-League australiana. Nella classifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto 1993, la Nuova Zelanda vanta quale miglior piazzamento il 49º posto dell'agosto 2002, mentre il peggiore piazzamento è il 133º posto toccato nell'aprile e nel maggio 2018. Attualmente la Nuova Zelanda occupa la 122ª posizione della graduatoria.
La seguente tabella si basa su dati provenienti dalla pubblicazione "Languages of the World". Molte delle stime si riferiscono ad anni precedenti il 2010. Tutte le stime più aggiornate invece sono riprese da Ethnologue, 2020 (23ª edizione) e 2019 (22ª edizione). Svariate percentuali sono parecchio approssimate ma, ricalcolandole in base ai dati aggiornati sulla popolazione mondiale e sui parlanti madrelingua, diventano molto più precise. La stima più precisa possibile si estrae comunque dai dati aggiornati, siccome sia la popolazione mondiale che il numero di parlanti L1 di una lingua subiscono variazioni (e.g. possono aumentare nel tempo e scalare di classifica). Sono state considerate le prime 104 lingue parlate nel mondo ordinate per numero di madrelingua (L1) e indicando ove presenti il totale dei parlanti. Le altre statistiche presentano i parlanti totali. Secondo Worldometer, al dicembre 2020 la popolazione mondiale è poco più di 7,834 miliardi di persone (oltre 7.834.000.000 persone) e potrebbe raggiungere gli 8 miliardi nel 2023. Sotto la tabella, un'altra tabella riassume le lingue più parlate al mondo per numero di parlanti totali al 2020.
La storia del riconoscimento dei diritti LGBT in Nuova Zelanda è parte di successi lineari che hanno portato le persone omosessuali, bisessuali e transessuali ad avere le stesse opportunità e prerogative degli altri cittadini del paese. La decriminalizzazione dell'omosessualità venne approvata nel 1986. Nel 2004 vennero approvate le unioni civili in luogo delle prime leggi anti-discriminazione del 1993. L'adozione da parte di coppie omosessuali è legale dal 2007.