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Il grespino comune (Sonchus oleraceus L., 1753) è una specie di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia Asteraceae.
Il leccio (Quercus ilex L., 1753), detto anche elce, è un albero appartenente alla famiglia Fagaceae, diffuso nei paesi del bacino del Mediterraneo. In Italia è spontaneo nelle zone a clima più mite, dove è anche molto frequente nei giardini e nei viali cittadini.
L'Orto botanico di Perugia è formato da due strutture: l'Orto botanico (nei pressi di San Costanzo) e l'Orto medievale (collocato all'interno del complesso di San Pietro). Entrambi fanno parte del Centro di Ateneo per i Musei Scientifici (C.A.M.S.) dell'Università degli Studi di Perugia.
L'Orto botanico Lorenzo Rota di Bergamo che si trova sul Colle Aperto di Città Alta, è un piccolo laboratorio naturistico dove la passione e l'arte degli addetti fanno convivere piante esotiche con quelle indigene. È intitolato a Lorenzo Rota, (1818-1853) medico e botanico che per primo descrisse la flora della provincia di Bergamo. I 10.000 campioni da lui raccolti sono custoditi nell’erbario dell’Orto Botanico costituito da circa 50.000 exiccata.
Jacaranda Juss., 1789 è un genere di piante della famiglia delle Bignoniaceae, comprendente 49 specie, originarie delle regioni tropicali e subtropicali del Sud America, Centro America, Sud Africa e dei Caraibi. Il nome del genere è spesso usato a definire la specie più nota, la Jacaranda mimosifolia, che appunto è spesso citata come Jacaranda, o Jacaranda blu. Il nome italiano registrato dal vocabolario è iacaranda. Il legno che se ne ricava, molto pregiato per la costruzione di mobili, è impropriamente chiamato palissandro.
La quinoa (AFI: /kwiˈnɔa/; in spagnolo quínoa o quinua; Chenopodium quinoa Willd.) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Chenopodiaceae, come gli spinaci o la barbabietola. I semi di questa pianta, sottoposti a macinazione, forniscono una farina contenente prevalentemente amido, il che consente a questa pianta di essere classificata merceologicamente a pieno titolo come cereale nonostante non appartenga alla famiglia botanica delle graminacee (Poaceae). Si distingue da altri pseudocereali per l'alto contenuto proteico e per la totale assenza di glutine. Nella terminologia anglosassone, che attribuisce il significato di cereale (parola di origine latina) alle sole piante ascrivibili tra le graminacee (o poacee) e ai loro prodotti, la quinoa è invece classificata come pseudocereale. Per il suo buon apporto proteico costituisce l'alimento base per le popolazioni andine. Gli Inca chiamano la quinoa chisiya mama, che in quechua vuol dire «madre di tutti i semi».
La ventaglina della Marsica (Alchemilla marsica Buser, 1911) è una pianta della famiglia delle Rosacee.