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Il Liber (o Carmina) è una raccolta di poesie in vario metro del poeta romano Gaio Valerio Catullo.
Gaio Valerio Catullo (in latino: Gaius Valerius Catullus, pronuncia classica o restituta: [ˈɡaːjjʊs waˈlɛrɪʊs kaˈtʊllʊs]; Verona, 84 a.C. – Roma, 54 a.C.) è stato un poeta romano. Il poeta è noto per l'intensità delle passioni amorose espresse, per la prima volta nella letteratura latina, nel suo Catulli Veronensis Liber, in cui l'amore ha una parte preponderante, sia nei componimenti più leggeri che negli epilli ispirati alla poesia di Callimaco e degli Alessandrini in generale.
La letteratura latina è l'insieme della produzione letteraria in lingua latina e delle problematiche che gravitano intorno al suo studio.
Il Carme 13 di Catullo è il tredicesimo del Liber, ovvero la raccolta delle opere dell'autore, compilata probabilmente dopo la sua morte in maniera arbitraria, secondo un ordine legato alla metrica dei singoli componimenti, piuttosto che cronologico o tematico. Il Carme 13, intitolato poi genericamente Invito a cena a Fabullo o semplicemente Invito a cena fa parte delle cosiddette nugae ("bazzecole"), ovvero i carmi dall'1 al 60, e consiste appunto in un bizzarro invito rivolto all'amico Fabullo (personaggio non altrimenti noto, ricordato in diversi componimenti come uno dei suoi più cari e intimi amici), forse dopo il ritorno di quest'ultimo dalla Spagna Tarragonese, dove sappiamo era stato con Veranio, altro amico di Catullo, come si dice nei carmi 12 e 15 del Liber. La lirica, individuando come punto di riferimento cronologico il v. 11 in cui si accenna all'amore per Lesbia che sembra ancora vivo e profondo, dovrebbe porsi temporalmente non oltre il 60 a.C.
Con la parola amore si pu intendere un'ampia variet di sentimenti ed atteggiamenti differenti, che possono spaziare da una forma pi generale di affetto ("amo mia madre; amo mio figlio") sino a riferirsi ad un forte sentimento che si esprime in attrazione interpersonale ed attaccamento, una dedizione appassionata tra persone oppure, nel suo significato esteso, l'inclinazione profonda nei confronti di qualche cosa.Pu anche essere una virt umana che rappresenta la gentilezza e la compassione, la vicinanza disinteressata, la fedelt e la preoccupazione benevola nei confronti di altri esseri viventi, ma anche il desiderare il bene di altre persone. Gli antichi Greci hanno individuato quattro forme primarie di amore: quello parentale-familiare (storge), l'amicizia (philia), il desiderio erotico ma anche romantico (eros), infine l'amore pi prettamente spirituale (agape, il quale pu giungere fino all'auto-annientamento o kenosis); gli autori moderni hanno distinto anche altre variet di amore romantico, mentre le tradizioni non occidentali contengono varianti o simbiosi di questi stati. Una tal ampiezza di usi e significati, in combinazione con la complessit dei sentimenti che coinvolgono i soggetti che amano, possono rendere particolarmente difficoltoso definire in modo univoco e certo l'amore, rispetto ad altri stati emotivi. Nell'ambito della psicologia esso consiste in un rapporto duale basato su uno scambio emotivo generato dal bisogno fisiologico della gratificazione sessuale e dal bisogno psicologico dello scambio affettivo. L'amore nelle sue varie forme agisce come un importante facilitatore nella relazione interpersonale e, data la sua importanza psicologica centrale, uno dei temi pi comuni trattati nelle arti creative; pu infine essere inteso anche come un modo per tenere uniti gli esseri umani contro le minacce provenienti dall'ambiente esterno e per aiutare la riproduzione umana e la conseguente continuazione della specie. Il termine pu acquisire ulteriori precisazioni o significati negli ambiti filosofico, religioso o nelle arti.
Instrumentum regni (letteralmente: «strumento di regno», dunque «di governo») è una locuzione latina ispirata forse da un passaggio delle Storie di Tacito. Viene usata per esprimere la strumentalizzazione della religione da parte dello Stato o del potere ecclesiastico (ad es. la Chiesa cattolica) come mezzo di controllo delle masse, o, in particolare, per conseguire fini politici e mondani.
In morte del fratello Giovanni è un sonetto scritto da Ugo Foscolo nel 1803.
Franco Ferrari (Milano, 22 novembre 1946) è un grecista, traduttore e accademico italiano. È stato professore di letteratura greca alla Scuola Normale di Pisa, dal 1981 al 2000, ed all'Università dell'Aquila nel Dipartimento di cultura comparata, dal 2001 al 2012. Traduttore di testi greci sia di poesia - Omero, Saffo, Teognide, Pindaro, Eschilo, Sofocle, Euripide, Menandro - che di prosa - Platone, Senofonte - Ferrari ha anche curato il Romanzo di Esopo.
Il carme XVI è il sedicesimo carme del Liber Catullianus. Il carme 16 appartiene alle Nugae ed è uno dei più famosi carmina osceni (o profani) scritti da Catullo. In questo carme Catullo esprime tutta la sua rabbia contro Aurelio e Furio, colpevoli di averlo criticato per essere stato troppo licenzioso nonché effeminato nella scrittura del Carme 5. Catullo insulta molto pesantemente i due e minaccia di stuprarli.