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Sesto Aurelio Vittore Afer (in latino: Sextus Aurelius Victor; fl. 360-389 – ...) è stato un politico e storico romano.
L'Origo Gentis Langobardorum è un breve testo del VII secolo che tramanda la storia dei Longobardi, dalla loro leggendaria origine fino al secondo regno di Pertarito (o Bertarido, 672-688). Esso è contenuto in tre manoscritti, riportanti le cosiddette Leges Langobardorum e conservati a: Modena, Biblioteca Capitolare 0.I.2 (IX secolo) Cava de' Tirreni, Archivio della Badia di Cava 4, (inizi del IX secolo) Madrid, Biblioteca Nacional 413 (inizi dell'XI secolo)La leggenda è riassunta anche nella Historia Langobardorum di Paolo Diacono, che la qualifica come "fiaba ridicola".
La migrazione longobarda fu un processo plurisecolare che portò il popolo germanico dei Longobardi dalla patria originaria (Scandinavia meridionale, occupata nel I secolo a.C.) alla Penisola italiana, raggiunta nel VI secolo d.C. Dopo essere approdato sulla sponda sudoccidentale del Mar Baltico (ancora nel I secolo a.C.), il popolo germanico risalì il corso del fiume Elba (I-IV secolo d.C.) per arrivare ad attestarsi lungo il medio corso del Danubio (IV-VI secolo). Da qui, nel 568, i Longobardi mossero verso la Penisola italica, che occuparono - anche se non completamente - fino alle aree meridionali e dove fondarono un regno che sarebbe durato fino al 774. Durante l'intero processo migratorio, svoltosi secondo le esigenze contingenti del momento e non secondo un piano preordinato, i Longobardi vennero ripetutamente in contatto con altre popolazioni, sia germaniche sia di altra origine. Con esse i Longobardi ebbero frequenti scontri armati, ma coltivarono anche rapporti commerciali più pacifici; gli uni e gli altri rapporti modificarono profondamente, nel corso dei secoli, la composizione etnica del popolo, le cui strutture sociali, culturali e istituzionali conservarono comunque gran parte delle proprie radici germaniche. Nel corso della migrazione, più volte nuclei di longobardi si staccarono dal grosso del popolo, seguendo percorsi autonomi e indipendenti.
I Longobardi furono una popolazione germanica, protagonista tra il II e il VI secolo di una lunga migrazione che la portò dal basso corso dell'Elba fino all'Italia. Il movimento migratorio ebbe inizio nel II secolo, ma soltanto nel IV l'intero popolo avrebbe lasciato il basso Elba; durante lo spostamento, avvenuto risalendo il corso del fiume, i Longobardi approdarono prima al medio corso del Danubio (fine V secolo), poi in Pannonia (V secolo), dove consolidarono le proprie strutture politiche e sociali, si convertirono parzialmente al cristianesimo ariano e inglobarono elementi etnici di varia origine, principalmente germanici. Entrati a contatto con il mondo bizantino e la politica dell'area mediterranea, nel 568, guidati da Alboino, si insediarono in Italia, dove diedero vita a un regno indipendente che estese progressivamente il proprio dominio sulla maggior parte del territorio italiano continentale e peninsulare. Il dominio longobardo fu articolato in numerosi ducati, che godevano di una marcata autonomia rispetto al potere centrale dei sovrani insediati a Pavia; nel corso dei secoli, tuttavia, grandi figure di sovrani come Autari, Agilulfo (VI secolo), Rotari, Grimoaldo (VII secolo), Liutprando, Astolfo e Desiderio (VIII secolo) estesero progressivamente l'autorità del re, conseguendo un rafforzamento delle prerogative regie e della coesione interna del regno. Il Regno longobardo, che tra il VII e l'inizio dell'VIII secolo era arrivato a rappresentare una potenza di rilievo europeo, cessò di essere un organismo autonomo nel 774, a seguito della sconfitta subita a opera dei Franchi guidati da Carlo Magno. Nel corso dei secoli, i Longobardi, inizialmente casta militare rigidamente separata dalla massa della popolazione romanica, si integrarono progressivamente con il tessuto sociale italiano, grazie all'emanazione di leggi scritte in latino (Editto di Rotari, 643), alla conversione al cattolicesimo (fine VII secolo) e allo sviluppo, anche artistico, di rapporti sempre più stretti con le altre componenti socio-politiche della Penisola (bizantine e romane). La contrastata fusione tra l'elemento germanico longobardo e quello romanico pose le basi, secondo il modello comune alla maggior parte dei regni latino-germanici altomedievali, per la nascita e lo sviluppo della società italiana dei secoli successivi.
Elenco delle locuzioni latine, molte delle quali in uso presso gli antichi Romani.
Iris Margaret Origo nata Cutting (Birdlip, 15 agosto 1902 – Siena, 28 giugno 1988) è stata una scrittrice inglese-irlandese. Attenta testimone del suo tempo, ha intessuto stretti legami tra culture diverse e ha dedicato gran parte della propria vita al miglioramento dei possedimenti in Toscana, ed in particolare della tenuta denominata "La Foce", in territorio di Chianciano e non lontano da Montepulciano, che acquistò nel 1927 insieme al marito, il marchese Antonio Origo.
Fons et origo è una locuzione latina che significa "fonte e origine (di qualcosa)". Un esempio dell'uso del termine può essere la frase "Atene è la fons et origo della democrazia", oppure "L'Italia è la fons et origo della musica classica". Lancelot Ware (1915-2000), il fondatore di Mensa, venne insignito dalla società del titolo onorario di Fons et Origo nel 1987.
Aceste o Egeste (in latino Ăcestēs, -ae) fu un personaggio della mitologia romana, sacerdote a Lavinium, città fondata da Enea per riporvi i Penati che aveva portato con sé da Troia. Dopo la fondazione della città di Alba le sacre immagini dei Penati vennero portate nella nuova città; dato che queste venivano sempre ritrovate misteriosamente a Lavinium, Egeste, seguito da seicento padri di famiglia, andò da Alba a Lanuvio per assicurare il culto dei Penati nel luogo in cui loro stessi volevano restare.
Gli Aborigeni (in greco: Ἀβοριγῖνες, in latino: Aborigĭnes) sono indicati dalle antiche fonti storico letterarie come tra i più antichi abitanti dell'Italia Centrale.