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Wolverine è un personaggio immaginario dei fumetti creato da Len Wein e dal disegnatore Herb Trimpe con la collaborazione di John Romita Sr., pubblicato negli Stati Uniti d'America dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione è in The Incredible Hulk (vol. 1) n. 180 (ottobre 1974) in un breve cameo, ma il vero e proprio esordio è stato il mese successivo sul n. 181 della stessa serie.Il sito web IGN ha inserito Wolverine alla quarta posizione nella classifica dei cento maggiori eroi della storia dei fumetti.
Patty Pravo, pseudonimo di Nicoletta Strambelli (Venezia, 9 aprile 1948), è una cantante e musicista italiana. Nella sua lunga carriera ha attraversato svariati stili musicali, reinventando continuamente la propria immagine: da esponente del beat a interprete della canzone d'autore italiana e francese, quindi sperimentatrice del pop rock nelle sue varie declinazioni. Successi come La bambola (1968), Pazza idea (1973), Pensiero stupendo (1978) e ...E dimmi che non vuoi morire (1997) si annoverano fra i suoi brani più famosi. La peculiare timbrica bassa, le provocazioni e gli eccessi ne hanno fatto un'icona di trasgressione, che ha contribuito all'evoluzione del costume e dei canoni legati alla figura dell'interprete femminile in Italia. Ha ispirato artisti come Lucio Fontana, Tano Festa e Mario Schifano, e per lei hanno scritto cantautori quali Léo Ferré, Vinícius de Moraes, Lucio Battisti, Paolo Conte, Francesco Guccini, Gino Paoli, Riccardo Cocciante, Francesco De Gregori, Bruno Lauzi, Antonello Venditti, Ivano Fossati, Vasco Rossi, Mango, Lucio Dalla, Roberto Vecchioni, Enrico Ruggeri e Franco Battiato. Nel 2014, la cantante statunitense Lana Del Rey l'ha citata come modello di gestualità.Su dieci partecipazioni al Festival di Sanremo ha raggiunto nove volte la finale e si è aggiudicata tre Premi della Critica, che si aggiungono ad altri riconoscimenti nazionali e internazionali.
Il giardino dei ciliegi (rus. , Vi n vyj sad) l'ultimo lavoro teatrale di Anton echov. Fu rappresentato per la prima volta il 17 gennaio 1904 al Teatro d'Arte di Mosca sotto la direzione di Kostantin Sergeevi Stanislavskij e di Vladimir Nemirovi -Dan enko. Sei mesi dopo echov mor di tubercolosi. echov concep quest'opera come una commedia poich contiene alcuni elementi di farsa. Tuttavia Stanislavski la diresse come una tragedia. Dopo questa produzione iniziale, i registi hanno dovuto attenersi alla duplice natura dell'opera. L'opera narra le vicende di un'aristocratica russa e della sua famiglia al ritorno nella loro propriet (che comprende anche una grande coltivazione di amareni, il giardino dei ciliegi dell'accettata ma imprecisa traduzione italiana), in seguito messa all'asta per riuscire a pagare l'ipoteca. Principalmente la storia ruota intorno alle varie possibilit per conservare la tenuta, ma la famiglia non si adopera in questo senso e alla fine costretta a lasciare la propriet ; la scena finale mostra la famiglia che se ne va mentre il rumore degli alberi abbattuti fa da sottofondo. L'opera contiene il tema della futilit culturale (sia la futilit dell'aristocrazia per mantenere la relativa condizione, sia la futilit della borghesia nel trovare i significati nel materialismo appena scoperto). Riflette inoltre le forze culturali che interagiscono nel mondo in quel periodo, incluse le dinamiche socio-economiche del lavoro in Russia alla fine del XIX secolo e la nascita della borghesia dopo l'abolizione del sistema feudale nel 1861 che ha portato alla conseguente decadenza dell'aristocrazia. Dopo la prima realizzazione al Teatro d'Arte di Mosca, l'opera viene tradotta in molte lingue e viene prodotta in tutto il mondo, diventando un classico della letteratura drammatica. Fuori dall'ambito russo alcuni dei pi famosi direttori hanno eseguito quest'opera, ciascuno interpretandola in maniera diversa. Tra questi figurano Charles Laughton, Peter Brook, Eva Le Gallienne, Jean-Louis Barrault e Giorgio Strehler. L'influenza della rappresentazione, inoltre, stata ampiamente rinvenuta negli impianti drammatici di molti autori, compresi Eugene O'Neill, George Bernard Shaw ed Arthur Miller.
Questo glossario delle frasi fatte contiene i modi di dire più frequenti nella lingua italiana.
Giacomo Girolamo Casanova (Venezia, 2 aprile 1725 – Duchov, 4 giugno 1798) è stato un avventuriero, scrittore, poeta, alchimista, esoterista, diplomatico, scienziato, filosofo e agente segreto della Serenissima italiano, cittadino della Repubblica di Venezia. Benché di lui resti una produzione letteraria - tra trattati e testi saggistici d'argomento vario (s'occupò, nell'ampia gamma dei suoi interessi, perfino di matematica) e opere letterarie in prosa come in versi - vastissima, viene a tutt'oggi ricordato principalmente come un avventuriero e, per via della sua vita amorosa a dir poco movimentata, come colui che fece del proprio nome l'antonomasia del raffinato seduttore e libertino. A questa sua fama di grande conquistatore di donne contribuì verosimilmente la sua opera più importante e celebre: Histoire de ma vie (Storia della mia vita), in cui l'autore descrive, con la massima franchezza, le sue avventure, i suoi viaggi e, soprattutto, i suoi innumerevoli incontri galanti. L'Histoire è scritta in francese: tale scelta linguistica fu dettata principalmente da motivi di diffusione dell'opera, in quanto all'epoca il francese era la lingua più conosciuta e parlata dalle élite d'Europa. Fra corti e salotti, Casanova si ritrovò a vivere, quasi senza rendersene conto, un momento di svolta epocale della storia, non comprendendo affatto lo spirito di fortissimo rinnovamento che avrebbe fatto virare la storia in direzioni mai percorse prima; rimase infatti ancorato fino alla fine dei propri giorni ai valori, precetti e credenze dell'ancien régime e della sua classe dominante, l'aristocrazia, alla quale era stato escluso per nascita e della quale cercò disperatamente di far parte, anche quando essa era ormai irrimediabilmente avviata al crepuscolo, per tutta la propria vita. Tra le personalità dell'epoca che ebbe modo di conoscere personalmente, e di cui ci ha lasciato testimonianza diretta, si possono citare Jean-Jacques Rousseau, Voltaire, Madame de Pompadour, Wolfgang Amadeus Mozart, Benjamin Franklin, Papa Benedetto XIV, Caterina II di Russia e Federico II di Prussia.
Ellen Burstyn, pseudonimo di Edna Rae Gillooly (Detroit, 7 dicembre 1932), è un'attrice statunitense. Attiva sulle scene dalla fine degli anni cinquanta, iniziò ad ottenere consensi all'inizio degli anni settanta con il film L'ultimo spettacolo (1971), per il quale ottenne una candidatura all'Oscar alla miglior attrice non protagonista, seguita da una seconda candidatura all'Oscar alla miglior attrice per L'esorcista (1973). In occasione della sua terza candidatura, vinse la statuetta per la sua interpretazione in Alice non abita più qui (1974) di Martin Scorsese. Nel 1975 vinse il Tony Award per il suo ruolo nella produzione di Broadway di Lo stesso giorno, il prossimo anno, che interpretò anche nella versione cinematografica del 1978, vincendo un Golden Globe e ricevendo una quarta candidatura all'Oscar. La Burstyn ha lavorato costantemente nel cinema, in televisione e in teatro, ottenendo numerosi riconoscimenti nel corso della sua carriera, tra cui sette candidature ai Golden Globe, cinque agli Emmy (due vittorie), e altre due candidature ai Premi Oscar per i film Resurrection (1980) e Requiem for a Dream (2000).
Con diavolo (definito anche demonio o maligno) si vuole indicare, nella religione, un'entità spirituale o soprannaturale essenzialmente malvagia, distruttrice, menzognera o contrapposta a Dio, all'angelo, al bene e alla verità. Nel linguaggio poetico e letterario, il termine "demone" è usato talvolta col significato di "diavolo" o "demonio" anche perché il plurale è simile (demòni - dèmoni) e le traduzioni dall'inglese rendono "demon" con "demone" anziché "demonio".
Diane Keaton, pseudonimo di Diane Hall (Los Angeles, 5 gennaio 1946), è un'attrice, produttrice cinematografica e regista statunitense. Cominciò la carriera a teatro, per poi esordire al cinema nel 1970. Ottenne la sua prima parte di rilievo interpretando Kay Adams ne Il padrino (1972), ma fu il sodalizio artistico con Woody Allen a consacrarla definitivamente. La quarta pellicola in cui la Keaton e il regista statunitense collaborarono, Io e Annie, valse all'attrice il successo agli Oscar 1978 come miglior attrice e la vittoria di un Golden Globe e del Premio BAFTA. In seguito si dedicò a lavori che le permisero di non essere più identificata dal pubblico solo ed esclusivamente come la protagonista dei film di Allen. Si affermò come esperta attrice drammatica recitando nella pellicola In cerca di Mr. Goodbar del 1977 e si guadagnò altre tre candidature all'Oscar alla miglior attrice per le sue interpretazioni in Reds, ne La stanza di Marvin e in Tutto può succedere - Something's Gotta Give. I film a cui la Keaton ha preso parte hanno guadagnato oltre 1.1 miliardi di dollari solo nell'America del Nord.
Carmelo Pompilio Realino Antonio Bene (Campi Salentina, 1 settembre 1937 Roma, 16 marzo 2002) stato un attore, drammaturgo, regista, scrittore e poeta italiano.