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La locuzione guerra civile in Italia impiegata nella storiografia di settore, anche internazionale, per riferirsi agli eventi accaduti durante la seconda guerra mondiale, in un periodo compreso tra l'annuncio dell'armistizio di Cassibile (8 settembre 1943) e la resa di Caserta (2 maggio 1945), durante il quale si verificarono combattimenti tra reparti militari della Repubblica Sociale Italiana (RSI), collaborazionisti con le truppe occupanti della Germania nazista, e i partigiani italiani (inquadrati militarmente nel Corpo Volontari della Libert e in maggioranza politicamente organizzati nel Comitato di Liberazione Nazionale), sostenuti materialmente dagli Alleati, nell'ambito della guerra di liberazione italiana e della campagna d'Italia. Oltre ai combattimenti diretti tra i reparti armati delle due parti, si registrarono anche rappresaglie sulla popolazione civile e repressioni da parte delle autorit della RSI, contrasti interni al movimento partigiano, mentre rari furono gli scontri armati tra le truppe fasciste e quelle fedeli al governo monarchico, il cosiddetto "Regno del Sud".
Il giglio (conosciuto anche col suo nome francese fleur-de-lys, anche trascritto come fleur-de-lis) è una figura araldica, una delle quattro figure più popolari con la croce, l'aquila e il leone. È classificato abitualmente tra le figure naturali. Tra i simboli mariani per eccellenza, e anche attributo di san Giuseppe, il giglio in Francia è divenuto, a partire dal Medioevo, l'emblema della regalità. Fu usato come ornamento sul blasone e sul sigillo dei re francesi capetingi.
I sette fratelli Cervi, ossia Gelindo (nato il 7 agosto 1901); Antenore (1906); Aldo (15 febbraio 1909); Ferdinando (1911); Agostino (11 gennaio 1916); Ovidio (13 marzo 1918) ed Ettore (2 giugno 1921), erano i figli di Alcide Cervi (1875-1970) e di Genoeffa Cocconi (1876-1944) e appartenevano a una famiglia di contadini con radicati sentimenti antifascisti. Dotati di forti convincimenti democratici e cattolici (il padre era iscritto ai giovani dell'ACI), presero attivamente parte alla Resistenza e presi prigionieri, furono torturati e poi fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia. La loro storia è stata raccontata, fra gli altri, dal padre Alcide Cervi.
Bruto Brivonesi (Ancona, 22 novembre 1888 – Roma, 1º giugno 1979) è stato un ammiraglio italiano. Ufficiale pluridecorato, prese parte alla guerra italo-turca, alla prima e alla seconda guerra mondiale. Suo fratello, Bruno Brivonesi, era anch'egli un ammiraglio.
Bruno Buozzi (Pontelagoscuro, 31 gennaio 1881 – Roma, 4 giugno 1944) è stato un sindacalista, politico, operaio e antifascista italiano. Fu tra i più autorevoli sindacalisti italiani della prima metà del Novecento e deputato socialista dal dicembre 1919 al novembre 1926. Fu ucciso dai tedeschi a Roma, in località La Storta, il 4 giugno 1944.
Bande di repressione era il nome, suggerito dallo storico Franco Martinelli in relazione al loro operato e alle caratteristiche della loro struttura, con cui erano collettivamente definiti alcuni reparti fascisti paramilitari costituitisi spontaneamente nell'ambito della Repubblica Sociale Italiana. Alcuni ritengono che questi manipoli, che si costituirono in gruppi di varie dimensioni e conteranno in totale svariate migliaia di uomini, abbiano origine dalle Squadre d'azione, che contribuirono all'affermazione del fascismo tra il 1919 ed il 1924. In molti casi i membri di queste bande organizzate erano: squadristi di antica data, militanti mantenuti in disparte durante il regime perché poco inclini alla disciplina seguita alla normalizzazione, fascisti intransigenti che si facevano nuovamente avanti dopo i fatti del 25 luglio 1943 per riorganizzare il movimento fascista, individui troppo coinvolti e compromessi con il regime per scegliere alternative, ma anche una minoranza variegata e opportunista di disperati, avventurieri, uomini senza altra scelta ed ex detenuti per reati comuni.
La banda della Comasina il nome con cui i mass media italiani erano soliti indicare un gruppo delinquenziale, attivo negli anni settanta del XX secolo, operante nella zona nord di Milano, ovvero la Comasina. L'impresa criminale pi famosa compiuta da questa organizzazione il sequestro di Emanuela Trapani, figlia sedicenne di un imprenditore milanese. La storia della banda della Comasina riportata nel libro "il fiore del male", scritto dal capo della banda Renato Vallanzasca.
L'antifascismo in Italia è l'insieme dei movimenti eterogenei che si contrapposero al regime e alle attività promosse o attuate dal governo fascista di Benito Mussolini tra il 23 marzo 1919 e il 28 aprile 1945, durante il ventennio fascista. L'antifascismo in Italia fu un fenomeno eterogeneo che coinvolse trasversalmente tutti i ceti e diversi orientamenti politici, anche non in modo organizzato, dagli operai fino al personale della pubblica amministrazione, compresi addirittura accademici e ufficiali dell'esercito. Esso si manifestò con varia intensità fin dalla comparsa del movimento fascista.