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Seconda pratica, in contrapposizione a prima pratica, fu un neologismo coniato dal compositore Claudio Monteverdi per distinguere il suo modo di scrivere musica da quello praticato da Giovanni Pierluigi da Palestrina e Gioseffo Zarlino, descritto come prima pratica nell'ambito della musica barocca. Questa seconda pratica incoraggiava una maggiore libertà di scrittura rispetto alle rigorose regole di limitazione delle dissonanze previste dalla prima pratica. Stile moderno venne coniato da Giulio Caccini nella sua nota raccolta di madrigali del 1602, Le nuove musiche che comprendeva numerose monodie. La novità introdotta dal Caccini era che l'accompagnamento musicale era subordinato al testo delle canzoni; più precisamente, lo stile di Caccini eliminò ogni ornamento dalle monodie contrariamente a quanto avveniva in passato. Questo segna il punto di partenza del basso continuo, altra caratteristica del lavoro di Caccini.
Roma (AFI: /ˈroma/, ) è un comune italiano di 2 790 712 abitanti, capitale della Repubblica Italiana, nonché capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Lazio. Si tratta del comune più popoloso d'Italia e il terzo dell'Unione europea dopo Berlino e Madrid, mentre con 1287,36 km² è il comune più esteso d'Italia e la quinta città più estesa d'Europa dopo Mosca, Istanbul, Londra e San Pietroburgo, nonché la prima dell'Unione europea. Dotata di un ordinamento amministrativo speciale, denominato Roma Capitale, disciplinato da una legge dello Stato, è inoltre il comune europeo con la maggiore superficie di aree verdi. Fondata secondo la tradizione il 21 aprile del 753 a.C. (sebbene scavi recenti nel Lapis niger farebbero risalire la fondazione a 2 secoli prima), nel corso dei suoi tre millenni di storia è stata la prima metropoli dell'umanità, cuore pulsante di una delle più importanti civiltà antiche, che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l'arte, l'architettura, l'urbanistica, l'ingegneria civile, la filosofia, la religione, il diritto e i costumi dei secoli successivi. Luogo di origine della lingua latina, fu capitale dell'Impero romano che estendeva il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo e gran parte dell'Europa, dello Stato Pontificio, sottoposto al potere temporale dei papi e del Regno d'Italia (dal 1871 al 1946). Per antonomasia, è definita l'Urbe, Caput Mundi e Città eterna. Cuore della cristianità cattolica, è l'unica città al mondo ad ospitare al proprio interno un intero Stato, l'enclave della Città del Vaticano: per tale motivo è spesso definita capitale di due Stati. Il suo centro storico, delimitato dal perimetro delle mura aureliane, sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni, è espressione del patrimonio storico, artistico e culturale del mondo occidentale europeo e, nel 1980, insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, provvedimento esteso nel 1990 ai territori compresi all'interno delle mura gianicolensi. Luogo di fondazione della Comunità economica europea e dell'Euratom, ospita anche le sedi di tre organizzazioni delle Nazioni Unite: l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD) e il Programma alimentare mondiale (PAM).
Con prima pratica ci si riferisce agli inizi della musica barocca con riferimento particolare allo stile di Palestrina, o allo stile codificato da Gioseffo Zarlino. Ciò in contrapposizione alla seconda pratica codificata da Claudio Monteverdi; prima pratica e seconda pratica sono sinonimi di, rispettivamente, stile antico e stile moderno. Il termine prima pratica venne usato per la prima volta nella disputa fra Giovanni Maria Artusi e Claudio Monteverdi sul nuovo stile musicale.In un primo tempo, prima pratica si riferiva soltanto allo stile di approccio alle dissonanze. In L'Artusi, overo Delle imperfettioni della moderna musica (1600), Artusi attaccò particolarmente Monteverdi, usando degli esempi sul suo madrigale "Cruda Amarilli" per screditare il nuovo stile. Nella prosecuzione della critica, intitolata Seconda parte dell'Artusi (1603), scrisse sul nuovo stile delle dissonanze, riferendosi specificamente alla pratica di non preparare le dissonanze (vedi contrappunto), e sulla risalita dopo una nota modificata con un bemolle o sulla discesa dopo una nota modificata con un diesis. Monteverdi rispose in una prefazione al suo V libro dei madrigali, e suo fratello Giulio Cesare Monteverdi rispose in Scherzi Musicali (1607), agli attacchi di Artusi, affermando che nella prima pratica i testi erano dominati dalla musica mentre nella seconda pratica erano proprio i testi a primeggiare sulla musica. Le vecchie regole del contrappunto avrebbero dovuto essere abbandonate per adeguarsi ad un migliore risalto dei testi. Secondo Giulio Cesare, questo concetto era un ritorno alla pratica musicale degli antichi greci.
Ostia (nome ufficiale Lido di Ostia) è la frazione litoranea del comune di Roma Capitale, situata nei quartieri di Lido di Ostia Ponente (Q. XXXIII), Lido di Ostia Levante (Q. XXXIV) e Lido di Castel Fusano (Q. XXXV), nel territorio del Municipio Roma X, e prende il nome dall'antica città di Ostia. La piccola area edificata a nord del viale dei Promontori appartiene invece alla zona di Casal Palocco (Z. XXXIV). Si affaccia sul mar Tirreno, a sud della foce del fiume Tevere che la separa, a nord, da Fiumicino, il territorio è delimitato a nord dal Porto Turistico e a sud dalla litoranea (SS 601). La popolazione complessiva dei tre quartieri marini è di 83 889 abitanti, con incrementi notevoli nel periodo estivo. Ostia, assieme alle vicine Fiumicino e Fregene, è nota soprattutto per la sabbia nera, per i numerosi stabilimenti balneari e le spiagge libere attrezzate che ivi si trovano (spesso etichettata come la spiaggia di Roma), a iniziare dai primi anni del XX secolo dopo che fu terminata la bonifica dell'area un tempo malsana fino all'annessione di Roma al Regno d'Italia.
In orografia il livello del mare indica l'altezza media della superficie terrestre rispetto a quella del mare; il termine può assumere significati specifici a seconda del contesto in cui lo si utilizza.
La Critica della ragion pratica (in originale Kritik der praktischen Vernunft) è un'opera di Immanuel Kant pubblicata nel 1788; è la seconda per ordine cronologico delle tre celebri Critiche di Kant, di cui fanno parte anche la Critica della ragion pura (1781) e la Critica del Giudizio (1790). Nella Ragion pratica, il filosofo conduce l'analisi critica della ragione nel caso in cui essa sia indirizzata all'azione ed al comportamento, alla pratica per l'appunto. Lo scritto è affine ad altre due opere kantiane, la Fondazione della metafisica dei costumi (1785) e La metafisica dei costumi (1797): nella Fondazione e nella Critica Kant pone il problema della fondazione e dei principi della "critica", in una parte della Metafisica dei costumi, dal titolo Dottrina della virtù (l'altra parte dell'opera è la Dottrina del diritto), Kant passa dalla "critica" al "sistema", ovvero espone i "doveri" e la sua etica. Come nella Ragion pura il filosofo si proponeva di mostrare non cosa l'uomo conosce, ma "come" conosce, ovvero evidenziare i principi della conoscenza umana, allo stesso modo ora si pone di fronte al problema della morale: egli non vuole definire quali precetti etici debbano essere seguiti dall'uomo, bensì "come" quest'ultimo debba comportarsi per compiere un'azione autenticamente morale, e quindi in cosa consiste realmente la morale. La morale della Critica della ragion pratica vuole essere, come già chiarisce la "Prefazione" all'opera, una morale formale, vuole indicare una "formula della moralità", la forma della morale, ma non il suo contenuto (le norme morali). Le norme della moralità, i singoli doveri, non sono in contrasto con l'intento della morale kantiana nel suo complesso, ma rientrano nei compiti non della Critica della ragion pratica, ma della "Dottrina della virtù" della Metafisica dei costumi (1797) che contiene il sistema dei doveri che derivano dalla ragione pratica.
Butta la luna è una serie televisiva italiana, prodotta da Rai Fiction e dalla LDM Comunicazione S.p.a. È ispirata all'omonimo bestseller di Maria Venturi ed è stata diretta da Vittorio Sindoni. Le riprese della prima stagione si sono svolte a Polignano a Mare, Roma e Milano per circa 8 mesi a partire dal 24 ottobre 2005. Le due protagoniste sono interpretate da Fiona May e Chiara Conti, che interpretano rispettivamente madre e figlia (sebbene la Conti sia solo di otto anni più giovane rispetto alla May). La seconda stagione, composta da tredici puntate, è andata in onda nel 2009.