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La storia del Brasile è quella parte degli studi di storia focalizzata sull'evoluzione del territorio e della società brasiliana che, canonicamente, si estende dall'arrivo dei portoghesi, nel 1500, fino alla data odierna. Questa voce contiene anche informazioni sulla preistoria del Brasile, ovvero, il periodo in cui non ci sono state registrazioni scritte sulle attività svolte dai popoli indigeni.
Brasilia (AFI: /braˈzilja/; in portoghese Brasília /bɾaˈziljɐ/) è la capitale federale del Brasile e la sede del governo del Distretto Federale. È una città pianificata e una delle capitali mondiali edificate e designate più recentemente, essendo stata costruita tra il 1956 ed il 1960 ed essendo capitale dal 21 aprile 1960; in precedenza la capitale del Brasile era Rio de Janeiro. La città è ancora in costruzione, seguendo sempre il progetto iniziale. L'UNESCO ha dichiarato Brasilia Patrimonio dell'umanità.
Il Brasile (in portoghese: Brasil), ufficialmente Repubblica Federale del Brasile (República Federativa do Brasil), è una repubblica federale dell'America meridionale. Con una superficie di oltre 8,5 milioni di km², è il quinto stato del mondo per superficie totale (pari al 47,3% del territorio sudamericano), bagnato dall'oceano Atlantico a est, confina a nord con il dipartimento francese d'oltremare della Guyana francese, il Suriname, la Guyana e il Venezuela, a nord-ovest con la Colombia, a ovest con il Perù e la Bolivia, a sud-ovest con il Paraguay e l'Argentina, e a sud con l'Uruguay (confina con tutti i paesi del Sud America, eccetto che con Ecuador e Cile). La maggior parte del paese si trova nella zona tropicale, con la foresta amazzonica che copre 3,6 milioni di km quadrati del suo territorio, dove le stagioni non sono particolarmente ostili dal punto di vista climatico, e che grazie alla sua vegetazione e al clima, ne fanno uno dei paesi con il maggior numero di specie di animali nel mondo. Precedentemente abitato da indigeni, fu scoperto dagli europei nel 1500, da una spedizione portoghese guidata da Pedro Álvares Cabral. Dopo il trattato di Tordesillas, il territorio brasiliano fece parte del Regno Unito di Portogallo, Brasile e Algarves, da cui ottenne l'indipendenza il 7 settembre 1822. In seguito il paese divenne un impero per poi diventare una repubblica. La sua attuale Costituzione, formulata nel 1988, definisce il Brasile come una Repubblica federale presidenziale, formata dall'unione del Distretto Federale e dei 26 Stati federati (in totale il territorio brasiliano è ripartito in 5 565 comuni, la più piccola unità politico-amministrativa del Brasile). La sua prima capitale fu Salvador, che fu sostituita da Rio de Janeiro fino a quando non si fece una nuova capitale: Brasilia. Anche se i suoi oltre 200 milioni di abitanti rendono il Brasile il sesto stato più popoloso del mondo, complessivamente lo stato ha una bassa densità di popolazione: la maggior parte dei brasiliani è concentrata lungo la costa, mentre nell'entroterra lo stato è relativamente poco abitato, soprattutto in virtù della presenza della foresta amazzonica. La lingua ufficiale è il portoghese. La religione più seguita è il cattolicesimo, il che fa del Brasile lo Stato con il maggior numero di cattolici al mondo, seguita da una crescita notevole del pentecostalismo. Quella brasiliana è considerata una società multietnica, essendo formata dai discendenti di europei, indigeni, africani e asiatici. L'economia brasiliana è la più grande in America Latina e la nona al mondo per dimensioni del Pil nominale e la settima per potere d'acquisto (PPP). Il Brasile è una delle economie a più rapida crescita economica e le riforme economiche hanno dato un nuovo riconoscimento a livello internazionale al paese, sia in ambito regionale sia mondiale. Il Brasile è membro fondatore dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), della Comunità dei Paesi di lingua portoghese (CPLP), dell'Unione latina, dell'Organizzazione degli Stati americani (OAS), dell'Organizzazione degli Stati ibero-americani (OEI), del Mercosul e dell'Unione delle nazioni sudamericane (UNASUR), ed è uno dei paesi del G20 e del BRICS. Nel 2017, il Brasile è il terzo paese più diseguale dell’America Latina dopo l’Honduras e la Colombia.
Il massacro di Carandiru è una strage avvenuta nel carcere di Carandiru, a San Paolo del Brasile, il 2 ottobre del 1992. L'episodio è considerato come la più grave violazione dei diritti umani nella storia del Brasile democratico.
La nazionale di calcio del Brasile (port. Seleção Brasileira de Futebol, per questo nota informalmente come Seleção) è la rappresentativa calcistica del Brasile ed è posta sotto l'egida della Confederação Brasileira de Futebol. Quella verdeoro, come si usa chiamarla in Italia, è la nazionale con più titoli mondiali: 5, vinti nel 1958, nel 1962, nel 1970, nel 1994 e nel 2002. Per questa ragione i giocatori del Brasile sono soprannominati Pentacampeões ("pentacampioni"). Nel palmarès della squadra figurano anche 9 Coppe America e 4 FIFA Confederations Cup. La nazionale di calcio brasiliana è l'unica ad aver partecipato a tutte le 21 edizioni del campionato mondiale di calcio dal 1930 ad oggi. Detiene inoltre il primato di permanenza al primo posto della classifica mondiale della FIFA, che ha comandato, tra l'altro, senza interruzioni dal luglio 1994 al luglio 2001 e successivamente da giugno 2002 a febbraio 2007. A luglio dello stesso anno, dopo quattro mesi di assenza dal primo posto, grazie alla vittoria nella Coppa America 2007 il Brasile è riuscito a tornare in testa alla classifica, mantenendo il vertice fino ad ottobre 2009. Ha occupato nuovamente il primo posto da aprile a maggio 2010, poi scalzata dalla Spagna, nuova squadra campione del mondo. Vanta sette finali del campionato del mondo disputate e undici piazzamenti complessivi nei primi quattro posti della competizione in ventuno partecipazioni (solo la nazionale tedesca ha fatto meglio, con tredici piazzamenti complessivi in diciannove partecipazioni). È una delle tre nazionali (insieme a Spagna e Germania) che si sono aggiudicate un mondiale fuori del proprio continente; tra le otto vincitrici del campionato del mondo è l'unica, con la Spagna, a non averlo mai vinto in casa. Il Brasile ha trionfato, infatti, in Europa (Svezia 1958) in Sudamerica (Cile 1962) in Nordamerica (Messico 1970 e USA 1994) e in Asia (Giappone e Corea del Sud 2002) e nell'edizione casalinga del 1950 e in quella del 1998 in Francia ha vinto l'argento. Trionfò anche in Sudamerica, ma fuori dai confini nazionali, al campionato del mondo di Cile 1962. La nazionale brasiliana è l'unica, insieme a quella tedesca, ad avere disputato più di cento partite nelle fasi finali del Mondiale, dopo l'edizione 2018, 109 per entrambe, ma la nazionale tedesca ha due partecipazioni in meno rispetto a quella brasiliana). Le due nazionali, inoltre, sono le uniche ad avere sempre ottenuto la qualificazione sul campo alla fase finale del campionato del mondo. La nazionale di calcio brasiliana ha ospitato la ventesima edizione del campionato mondiale di calcio, nel 2014 (chiuso dai verdeoro al quarto posto), sessantaquattro anni dopo avere ospitato l'edizione del 1950. Il Brasile è stata la quinta nazione ad avere ospitato due edizioni del campionato del mondo di calcio, dopo il Messico, l'Italia, la Francia e la Germania. Nel periodo 1994-2013 la nazionale brasiliana ha vinto complessivamente dieci trofei (due campionati del mondo, quattro Coppe America, quattro Confederations Cup) nelle tre maggiori competizioni per nazionali (mondiale, Coppa America, Confederations Cup) ed è stata finalista tre volte (nel 1995 in Coppa America, nel 1998 al mondiale e nel 1999 alla Confederations Cup). Nel ranking mondiale della FIFA, istituito nell'agosto 1993, ha più volte occupato la prima posizione: dal settembre al novembre 1993, dall'aprile al giugno 1994, dal luglio 1994 al maggio 2001, dal luglio 2002 al febbraio 2007, dal luglio al settembre 2007, dal luglio al novembre 2009, dall'aprile al luglio 2010, dall'aprile al luglio 2017 e dall'agosto al settembre 2017. Ha inoltre chiuso 12 volte l'anno solare in testa alla classifica, il che costituisce un record. Il peggiore piazzamento nella classifica mondiale della FIFA è il 22º posto, occupato nel giugno 2013. Occupa la 3ª posizione della graduatoria.