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L'occupazione romana della Germania sotto Augusto rappresenta l'insieme delle campagne militari, durate un ventennio (dal 12 a.C. al 9 d.C.), che portò l'Impero Romano ad ampliare i propri confini al di là del fiume Reno. Queste campagne, volute dall'imperatore romano Augusto, costituirono un tentativo di portare la frontiera dai fiumi Reno-Danubio ai fiumi Elba-Danubio (che distavano secondo Strabone 300 stadi), con l'obiettivo di ridurre la lunghezza dei confini dell'Impero romano nell'Europa settentrionale e sottomettere definitivamente i Germani, nemici storici di Roma. Il tentativo di definitiva annessione di queste terre selvagge (coperte da foreste ed acquitrini), con una popolazione difficile da controllare, poiché distribuita non in grandi centri urbani (come lo erano stati gli Oppida celtici nella Conquista della Gallia da parte di Cesare), ma al contrario in numerosissimi piccoli centri di non più di 50-100 abitanti, fallì quando l'intero esercito inviato a presidiare la nuova provincia germanica, fu completamente distrutto nella battaglia della foresta di Teutoburgo, nel 9. Floro scrive a tal proposito:
L'Impero romano è lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il XV secolo; in questo articolo si tratta il periodo che va dalla sua fondazione, generalmente indicato con il 27 a.C. (primo anno del principato di Augusto) e il 395, quando dopo la morte di Teodosio I, l'Impero fu suddiviso dal punto di vista amministrativo ma non politico in una pars occidentalis e in una pars orientalis. L'Impero romano d'Occidente si fa terminare per convenzione nel 476, anno in cui Odoacre depone l'ultimo imperatore, Romolo Augusto, mentre l'Impero romano d'Oriente (indicato talvolta come Impero bizantino nella sua fase medievale) si protrarrà invece fino al momento della conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani nel 1453. Nella sua massima espansione, l'Impero si estendeva, in tutto o in parte sui territori degli odierni stati di: Portogallo, Spagna, Andorra, Francia, Monaco, Belgio, Paesi Bassi (regioni meridionali), Regno Unito (Inghilterra, Galles, parte della Scozia), Irlanda (piccola parte della costa orientale), Lussemburgo, Germania (regioni meridionali e occidentali), Svizzera, Austria, Liechtenstein, Ungheria, Italia, Vaticano, San Marino, Malta, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo, Albania, Macedonia del Nord, Grecia, Bulgaria, Romania, Moldavia, Ucraina (parte costiera sud-occidentale con Isola dei Serpenti e Podolia), Turchia, Russia, Cipro, Siria, Libano, Iraq, Armenia, Georgia, Iran, Azerbaigian, Israele, Giordania, Palestina, Egitto, Sudan (piccola parte e per limitato periodo di tempo), Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Arabia Saudita (piccola parte). In totale, 53 dei 196 Stati riconosciuti nel mondo, più 3 parzialmente riconosciuti, più di ogni altro impero del mondo antico. Si espandeva su tre diversi continenti. Nel 117 sotto Traiano ricopriva un'area di 5,0 milioni di km2, includendo gli stati vassalli e i regni clienti, e comprendeva circa il 15% della popolazione mondiale. L'esatta misura della superficie governata da questo potente impero in realtà non è certa, a causa della mancanza di dati precisi, di dispute territoriali e della presenza di stati clienti il cui rapporto nei confronti di Roma non è sempre chiaro. Gli storici hanno dunque proposto diverse stime comprese tra 5,0 e 5,7 milioni di km2 includendo gli stati clienti.Pur non essendo il più vasto stato dell'antichità, spettando tali primati all'impero achemenide, cinese, macedone e Xiongnu, quello di Roma è considerato il più grande per gestione e qualità del territorio, organizzazione socio-politica, e per l'importante eredità lasciata nella storia dell'umanità. In tutti i territori sui quali estesero i propri confini i romani costruirono città, strade, ponti, acquedotti, fortificazioni, esportando ovunque il loro modello di civiltà e al contempo assimilando le popolazioni e civiltà assoggettate, in un processo così profondo che per secoli ancora dopo la fine dell'impero queste genti continuarono a definirsi romane. La civiltà nata sulle rive del Tevere, cresciuta e diffusasi in epoca repubblicana ed infine sviluppatasi pienamente in età imperiale, è alla base della civiltà occidentale.
La Geografia della Lombardia illustra le caratteristiche geografiche della Lombardia, regione d'Italia situata nel nord-ovest.
La Francia è il terzo Paese più esteso dell'Europa occidentale, con una superficie di 544000 km², ed è il secondo paese più popolato con 65.350.00065 350 000 abitanti (stime 2014) per una densità di 120 ab/km². Il paese si estende per 1000 km da nord a sud e da est a ovest (maggiore distanza nella sua parte continentale nord-sud: Bray-Dunes - Cerbère). Le coordinate approssimative del territorio metropolitano (quello sul continente europeo) sono 46°00′N 2°00′E. Per determinare il centro geografico della Francia c'è certezza di calcolo ma non altrettanta sicurezza per quanto riguarda i metodi e soprattutto l'eventuale considerazione della Corsica e dei DOM/TOM.
La geografia dei Paesi Bassi li rende uno degli stati più particolari della Terra. Questo è dovuto al fatto che gran parte del suo territorio in prossimità delle coste è stato ricavato dal mare e si trova sotto il livello del mare, protetto da dighe. Dalla dissoluzione delle Antille Olandesi, avvenuta il 10 ottobre 2010, sono parte integrante dei Paesi Bassi anche le Isole BES nei Caraibi: Bonaire, Sint Eustatius e Saba. Coordinate geografiche:latitudine: 51° - 53° N, longitudine:4° - 7° E
Per dinastia ottoniana, chiamata anche dinastia dei Liudolfingi, si intende la casata di imperatori del Sacro Romano Impero, originaria della Sassonia, che regnò ininterrottamente dal 962 al 1024, prendendo il nome dal capostipite, Ottone I. La moderna ricerca storica vuole questa dinastia discendente degli Ecbertini.
Il Danubio (AFI: /daˈnubjo/; nell'uso antico anche la Danoia, /daˈnɔja/; in tedesco Donau, in ungherese Duna, in slovacco e polacco Dunaj, in croato Dunav, in ucraino Дунай [Dunay], in bulgaro e serbo Дунав [Dunav], in rumeno e moldavo Dunărea) è un fiume dell'Europa centro-orientale. Con 2.860 km è il secondo corso d'acqua più lungo del continente (dopo il Volga), e il più lungo fiume navigabile dell'Unione europea. Le sue sorgenti sono nella Foresta Nera in Germania, dove due piccoli fiumi, il Brigach e il Breg, si riuniscono a Donaueschingen. È a partire da questo mitico punto che il fiume prende il nome di Danubio, anche se si tende a pensare che il Brigach sia a sua volta un affluente del Breg, pertanto quest'ultimo sarebbe già il Danubio. Dalle sorgenti scorre verso est, e attraversa varie capitali dell'Europa centrale e orientale (Vienna, Bratislava, Budapest e Belgrado). Alla fine del suo corso si getta nel Mar Nero attraverso un ampio delta sul confine tra Romania e Ucraina. Il delta del Danubio è incluso nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO. Il Danubio è da decine di secoli un'importante via navigabile. Conosciuto nella storia come una delle frontiere dell'Impero romano, il fiume scorre entro i confini di dieci paesi: Germania (7,5% del bacino idrografico), Austria (10,3%), Slovacchia (5,8%), Ungheria (11,7%), Croazia (4,5%), Serbia, Bulgaria (5,2%), Romania (28,9%), Moldavia (1,7%) e Ucraina (3,8%). Il suo bacino idrografico comprende parte di altri nove paesi: Italia (0,15%), Polonia (0,09%), Svizzera (0,32%), Repubblica Ceca (2,6%), Slovenia (2,2%), Bosnia ed Erzegovina (4,8%), Montenegro, Macedonia del Nord e Albania (0,04%).
Casalecchio di Reno (Caṡalàcc' in dialetto bolognese) è un comune italiano di 36 685 abitanti della città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna. È il terzo comune più popoloso della città metropolitana di Bologna, dopo il capoluogo e Imola, e sede amministrativa dell'Unione dei comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia.
L'arcidiocesi di Strasburgo (in latino: Archidioecesis Argentoratensis o Argentinensis) è una sede della Chiesa cattolica in Francia immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 2017 contava 1.400.000 battezzati su 1.860.000 abitanti. È retta dall'arcivescovo Luc Ravel, C.R.S.V.