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Il traffico di droga, propriamente narcotraffico, o traffico di stupefacenti, è il sistema di compravendita illegale delle sostanze stupefacenti. Quest’attività è considerata una delle principali fonti di entrate di tutte le organizzazioni criminali definite di "stampo mafioso", nonché dei cosiddetti cartelli della droga dell'America centrale e dell'America Latina.
Gli Stati Uniti d'America (comunemente indicati come Stati Uniti, in inglese: United States of America o anche solo United States; in sigla USA o anche U.S. e impropriamente con la sineddoche America) sono una repubblica federale dell'America settentrionale composta da cinquanta Stati e un distretto federale. I quarantotto stati contigui e il distretto di Washington D.C. (la capitale federale) occupano la fascia centrale dell'America settentrionale tra il Canada e il Messico e sono bagnati dall'oceano Atlantico a est e dall'oceano Pacifico a ovest. Con 9850476 km² in totale e circa 330 milioni di abitanti gli Stati Uniti sono il quarto paese al mondo per superficie e il terzo per popolazione. La geografia e il clima degli Stati Uniti sono estremamente vari, con deserti, pianure, foreste e montagne che sono anche sede di una grande varietà di fauna selvatica. È una delle nazioni più multietniche e multiculturali al mondo, prodotto di larga scala dell'immigrazione da molti Paesi. Storicamente i paleoamericani migrarono dall'Asia verso quelli che sono gli Stati Uniti circa 12 000 anni fa. La colonizzazione europea cominciò intorno al 1600 e venne per lo più dall'Inghilterra. Gli Stati Uniti d'America ebbero origine dalle tredici colonie britanniche situate lungo la costa atlantica. Le controversie tra la Gran Bretagna e le colonie sfociarono in un conflitto: il 4 luglio 1776 i delegati delle tredici colonie redassero ed approvarono all'unanimità la dichiarazione di indipendenza, che diede ufficialmente vita ad un nuovo Stato federale. La guerra di indipendenza americana, conclusasi con il riconoscimento dell'indipendenza degli Stati Uniti dal Regno di Gran Bretagna, è stata la prima guerra per l'indipendenza da una potenza coloniale europea. La Costituzione fu adottata il 17 settembre 1787 e da allora è stata emendata ventisette volte. I primi dieci emendamenti, collettivamente denominati «Dichiarazione dei diritti» (Bill of Rights), furono ratificati nel 1791 e garantiscono diritti civili e libertà fondamentali. Gli Stati Uniti intrapresero una vigorosa espansione per tutto il XIX secolo, spinti dalla controversa dottrina del destino manifesto. L'acquisizione di nuovi territori e l'ammissione di nuovi stati membri causarono anche numerose guerre con i popoli nativi. La guerra civile americana si concluse con l'abolizione della schiavitù negli Stati Uniti. Alla fine del XIX secolo gli Stati Uniti si estesero fino all'oceano Pacifico. La guerra ispano-americana e la prima guerra mondiale hanno confermato lo stato del paese come potenza militare globale. Gli Stati Uniti sono usciti dalla seconda guerra mondiale come una superpotenza globale, il primo paese dotato di armi nucleari e quale uno dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Dopo una grave crisi politica e sociale negli anni sessanta e settanta come conseguenza anche della sconfitta nella guerra del Vietnam, che sembrava minare il predominio mondiale statunitense, l'inattesa fine della guerra fredda e la dissoluzione dell'Unione Sovietica negli anni novanta hanno invece riconfermato il ruolo dominante degli Stati Uniti che sono rimasti l'unica superpotenza militare e politica mondiale. Gli Stati Uniti sono un Paese sviluppato, con una stima nel 2017 del prodotto interno lordo (PIL) di 19,39 migliaia di miliardi di dollari (il 23% del PIL mondiale a parità di potere di acquisto, a partire dal 2011). Il PIL pro capite degli Stati Uniti è stato il sesto più alto del mondo dal 2010, anche se la disparità di reddito del continente americano è stata anche classificata la più alta all'interno dell'OCSE e i paesi dalla Banca Mondiale. L'economia è alimentata da un'abbondanza di risorse naturali, numerose infrastrutture ed elevata produttività. Il paese rappresenta il 39% della spesa militare mondiale, essendo la prima potenza economica e militare, una forza politica guida nel mondo e al primo posto nel settore della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica, ma anche uno stato sociale ridotto rispetto a molti altri paesi del mondo occidentale.
La guerra civile di El Salvador è stato un conflitto armato combattuto tra l'esercito salvadoregno e le forze ribelli del Fronte Farabundo Martí per la Liberazione Nazionale (FMLN). Trattandosi di una guerra civile non vi è mai stato un inizio formale del conflitto, ma si è soliti ritenere che esso si sia svolto tra il 1979 e il 1992, sebbene il paese abbia vissuto un periodo di acuta crisi politica e sociale sin dagli anni '70. Il numero di vittime di questa guerra civile è stato stimato in circa 75.000 tra morti e dispersi. Secondo i rapporti della Commissione per la verità istituita dall'ONU, gli squadroni della morte filo-governativi e l'esercito salvadoregno sarebbero stati responsabili dell'85% degli atti di violenza durante la guerra civile e la guerriglia FMLN del 5%. Il conflitto si è concluso, dopo un processo di dialogo tra le parti, con gli accordi di pace firmati presso il Castello di Chapultepec, Città del Messico, che hanno permesso la smobilitazione delle forze ribelli e la loro integrazione nella vita politica del paese. In precedenza, El Salvador era già stato teatro di una guerra civile, tra il 1826 e il 1829, quando faceva parte della Repubblica Federale del Centro America.
El Salvador, ufficialmente Repubblica di El Salvador (in spagnolo República de El Salvador; letteralmente Repubblica Del Salvatore), è uno Stato dell'America centrale, confina a nord-ovest con il Guatemala, a nord e a est con l'Honduras, è bagnato a sud e a ovest dall'oceano Pacifico. A sud-est è separato dal Nicaragua dal golfo di Fonseca. È lo Stato meno esteso, ma anche il più densamente popolato, della regione centroamericana. Dal 1980 al 1992 fu teatro di una guerra civile fra le forze armate governative e le forze insurrezionali del Fronte Farabundo Martí per la Liberazione Nazionale (FMLN), dopo la quale è iniziato il processo di pacificazione e democratizzazione del Paese. La struttura economica è stata per lungo tempo basata in gran parte su una fiorente agricoltura di piantagione (caffè, cotone, canna da zucchero), con la maggior parte delle terre concentrata nelle mani di pochi latifondisti. In tempi più recenti ha avviato un processo di industrializzazione e di diversificazione dell'economia.
Desenzano del Garda (Dezensà in dialetto bresciano) è un comune italiano di 29 582 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia. È il comune più popoloso del lago di Garda e il secondo della provincia di Brescia.
Le Brigate Rosse (BR) sono state un'organizzazione terroristica italiana di estrema sinistra costituitasi nel 1970 per propagandare e sviluppare la lotta armata rivoluzionaria per il comunismo. Di matrice marxista-leninista, è stato il maggiore, il più numeroso e il più longevo gruppo terroristico di sinistra del secondo dopoguerra esistente in Europa occidentale. In base ai racconti di alcuni dei principali militanti, la decisione di intraprendere la lotta armata sarebbe stata presa in un convegno tenuto nell'agosto del 1970 in località Pecorile, comune di Vezzano sul Crostolo (RE) a cui partecipò un centinaio di delegati dell'estremismo di sinistra provenienti da Milano, Trento, Reggio Emilia e Roma. Nell'organizzazione confluirono i militanti del cosiddetto «gruppo reggiano», tra cui Alberto Franceschini, quelli del gruppo proveniente dall'Università di Trento, tra cui Renato Curcio e Margherita Cagol, e quelli del gruppo di operai e impiegati delle fabbriche milanesi Pirelli e Sit-Siemens. Le prime azioni rivendicate come «Brigate Rosse» risalgono al 1970, e continuarono con il massimo dell'attività tra il 1977 e il 1980. Dopo una fase di cosiddetta «propaganda armata» con attentati dimostrativi all'interno delle fabbriche e sequestri di dirigenti industriali e magistrati, dal 1974 al 1976 vennero arrestati o uccisi i principali brigatisti del gruppo iniziale. Da quel momento la direzione dell'organizzazione passò ai brigatisti nel nuovo Comitato Esecutivo in cui assunse un ruolo determinante Mario Moretti, che potenziarono notevolmente la capacità logistico-militare del gruppo, estendendo l'azione – oltre che nelle città del Nord – anche a Roma e Napoli, moltiplicando gli attacchi sempre più cruenti contro politici, magistrati, industriali e forze dell'ordine. Momenti culminanti dell'attività del gruppo furono l'agguato di via Fani e il sequestro Moro nella primavera 1978; con il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro le Brigate Rosse sembrarono in grado di influire in modo decisivo sull'equilibrio politico italiano e di poter sovvertire l'ordine democratico della Repubblica. L'organizzazione entrò in crisi nei primi anni ottanta per il suo irreversibile isolamento all'interno della società italiana e venne progressivamente distrutta grazie alla crescente capacità di contrasto da parte delle forze dell'ordine, e anche grazie alla promulgazione di una legge dello Stato italiano che concedeva cospicui sconti di pena ai membri che avessero rivelato l'identità di altri terroristi. Nel 1987 Renato Curcio e Mario Moretti firmarono un documento in cui dichiaravano conclusa l'esperienza delle BR. Secondo l'inchiesta di Sergio Zavoli La notte della Repubblica, dal 1974 (anno dei primi omicidi ad esse attribuiti) al 1988 le Brigate Rosse hanno rivendicato 86 omicidi: la maggior parte delle vittime era composta da agenti di polizia e carabinieri, magistrati e uomini politici. A questi vanno aggiunti i ferimenti, i sequestri di persona e le rapine compiute per «finanziare» l'organizzazione. Renato Curcio ha calcolato che 911 persone sono state inquisite per avere fatto parte delle BR, alle quali vanno aggiunte altre 200-300 persone facenti parte dei vari gruppi armati che dalle BR si staccarono (Partito Comunista Combattente, Unità Comuniste Combattenti, Partito Guerriglia, Colonna Walter Alasia). La denominazione Brigate Rosse è ricomparsa, dopo anni di assenza, nel 1999, per rivendicare nuovi cruenti attentati nel periodo 1999-2003. In un comunicato emesso nel 2003 dalla Procura della Repubblica di Bologna l'organizzazione veniva considerata ancora attiva con nuovi componenti.
Il Gruppo Banca Popolare di Milano S.c.r.l. è stato l'ottavo gruppo bancario in Italia per capitalizzazione - il quinto tra gli istituti popolari - fino al 1º gennaio 2017, quando si è fuso con il Banco Popolare per costituire il Banco BPM. Un momento prima della fusione gli sportelli della società più importante del gruppo, la Banca Popolare di Milano, che fino ad allora era stata una società cooperativa a responsabilità limitata (fondata a Milano nel 1865), sono stati scorporati a favore della Banca Popolare di Mantova che ha adottato la nuova denominazione di Banca Popolare di Milano S.p.A., banca interamente controllata dalla nuova capogruppo Banco BPM S.p.A. che esercita le funzioni di direzione e coordinamento. Al 31 dicembre 2016, il gruppo Banca Popolare di Milano poteva contare su un organico di 7 673 dipendenti, oltre 1 400 000 clienti (di cui quasi l'89% privati) e una raccolta diretta e indiretta, rispettivamente di 36 471 e 32 625 milioni di euro. Lo sviluppo su base nazionale era stato raggiunto negli ultimi decenni del XX secolo, grazie a numerose acquisizioni e accordi con altri istituti di credito.
La Banca Agricola Mantovana (in breve: BAM) era un istituto di credito con sede a Mantova, nato nel 1871 come società cooperativa. Dal 1999, in seguito ad Offerta Pubblica d'Acquisto, trasformatasi in società per azioni, entrò a far parte del gruppo bancario Banca Monte dei Paschi di Siena. La banca era presente con proprie filiali in 19 provincie di 4 regioni italiane (Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte). Il 22 settembre 2008 è stata incorporata nella Banca Monte dei Paschi di Siena.