Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La storia di Verona trae le sue origini nella fondazione del primo nucleo abitativo sul colle San Pietro, risalente probabilmente al Neolitico, per giungere sino ai giorni nostri: le testimonianze di una storia così antica e ricca sono visibili nei monumenti, per le strade e le piazze, perfino nel sottosuolo, dove emergono le rovine e i manufatti delle antiche civiltà preistoriche ma specialmente romane. Fu soprattutto durante la dominazione romana che Verona prosperò sino a diventare una delle più importanti città del Nord Italia, statuto che mantenne anche dopo la caduta dell'impero romano, quando la città venne più volte elevata a capitale di regni romano-barbarici. Nel Basso Medioevo divenne un Libero Comune, spesso sconvolto da sanguinose lotte tra le famiglie guelfe e ghibelline: le prime capeggiate dai Sambonifacio, le seconde dai Montecchi prima, e dagli Scaligeri poi; questi ultimi furono gli attori principali della storia veronese per due secoli e proprio sotto la loro guida vi fu l'indolore passaggio da Comune a Signoria. Nel 1388 la città scaligera perse la propria indipendenza per finire soggiogata dai Visconti prima, e dai Carraresi poi; già nel 1405 vi fu però la dedizione di Verona a Venezia, che amministrò la città fino alla sua caduta nel 1797, momento dal quale si susseguirono le dominazioni francesi e austriache. Verona divenne parte del neonato Regno d'Italia solo nel 1866, a seguito della disastrosa terza guerra d'indipendenza italiana.
Il parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, situato nell'entroterra romagnolo tra Imola e Faenza, è un'area naturale protetta di oltre duemila ettari che si distingue tra le eccellenze dell'Appennino settentrionale come unica catena montuosa costituita quasi esclusivamente da gesso. Le particolarità e i motivi di interesse di questo territorio hanno portato, negli anni sessanta, all'idea di tutelare la zona, avviando studi per definire e circoscrivere l'area. Il parco fu istituito il 15 febbraio 2005 dalla Regione Emilia-Romagna. Il territorio del parco si sovrappone quasi interamente con la zona speciale di conservazione e zona di protezione speciale Vena del Gesso Romagnola (IT4070011) ed è gestito dall'Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Romagna.
Lugo, detto anche Lugo di Romagna (Lug in romagnolo), è un comune italiano di 31 734 abitanti della provincia di Ravenna in Emilia-Romagna.
Il castello di Sarzano è una fortificazione medievale sita nel comune di Casina, nella provincia di Reggio nell'Emilia. Fa parte del circuito Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli.
Carpi (Chèrp in dialetto carpigiano) è un comune italiano di 72 510 abitanti della provincia di Modena in Emilia-Romagna. Il comune, il più popoloso della provincia dopo il capoluogo, è sede principale dell'Unione delle Terre d'Argine, insieme ai comuni di Soliera, Novi di Modena e Campogalliano. Nella frazione di Fossoli è situato il campo di concentramento utilizzato durante il periodo nazifascista.
Giacomo Achille Camillo Cimati (Lerici, 18 giugno 1861 – Pontremoli, 2 febbraio 1945) è stato un agronomo e politico italiano. Nato a Lerici da genitori di origine pontremolese si dedico' agli studi di scienze naturali e all'università di Ginevra fu allievo del laboratorio di microscopia diretto da Karl Vogt. Dopo gli studi si stabilisce a Pontremoli, dove amministra i beni immobili e le attività commerciali e agricole di famiglia. Si dedica da subito alla vita politica diventando una figura di riferimento del movimento liberal-costituzionale che si contrappone a socialisti e radicali. Nel 1889 è il primo sindaco per elezione diretta. Sostenitore di Giovanni Giolitti viene eletto deputato per sei legislature, durante le quali viene anche nominato sottosegretario alle finanze e (per tre volte) alla presidenza del consiglio. Al termine della sesta legislatura viene nominato senatore a vita. Fu un raffinato bibliofilo e un erudito amatore d'arte . Si interesso' di storia locale e fu membro della Deputazione di Storia patria della provincia di Modena e Reggio.
Anna Maria Bernini (Bologna, 17 agosto 1965) è una politica, avvocato e accademica italiana, dal 27 marzo 2018 capogruppo di Forza Italia al Senato della Repubblica.Seguendo le progressive evoluzioni dell’area conservatrice italiana, è stata dapprima esponente di Alleanza Nazionale, poi de Il Popolo della Libertà ed, infine, di Forza Italia, ricoprendo, dal 27 luglio al 16 novembre 2011, la carica di ministro per le Politiche Europee nel Governo Berlusconi IV. Grazie alla sua attenzione al tema dei diritti civili, alle sue proposte di riforma fiscale, al garantismo in ambito giudiziario e al forte impegno legislativo a favore dei giovani meritevoli, viene considerata, da più parti, come uno degli esponenti liberali più significativi ed influenti nell’alveo del conservatorismo italiano.