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Le conseguenze dell'amore è un film scritto e diretto da Paolo Sorrentino, uscito nelle sale cinematografiche il 24 settembre 2004. Presentato in concorso al 57º Festival di Cannes, il film ha raccolto molti premi ai David di Donatello 2005, ai Nastri d'argento 2005 e ai Globi d'oro; in conseguenza di questo larghissimo successo di critica è stato riproposto nelle sale italiane.
Sir Alec Guinness, all'anagrafe Alec Guinness de Cuffe (Londra, 2 aprile 1914 – Midhurst, 5 agosto 2000), è stato un attore britannico. Considerato tra i maggiori attori inglesi del XX secolo al fianco di John Gielgud e Laurence Olivier, intraprese la carriera artistica sui palcoscenici teatrali, affermandosi presto come "uno dei più completi interpreti shakespeariani" fino ad approdare allo storico teatro londinese Old Vic. Guinness è tuttavia principalmente conosciuto come attore cinematografico, in particolare per le sue collaborazioni col regista David Lean, che gli fece interpretare diversi ruoli che lo resero familiare al grande pubblico: Herbert Pocket in Grandi speranze (1946), Fagin in Le avventure di Oliver Twist (1948), il colonnello Nicholson in Il ponte sul fiume Kwai (1957), che gli valse il premio Oscar al miglior attore, il principe Faisal in Lawrence d'Arabia (1962), Yevgraf ne Il dottor Živago (1965) e il professor Godbole in Passaggio in India (1984). Si segnalano anche le celebri interpretazioni dell'erede al trono di Ungheria Principe Alberto a fianco di Grace Kelly ne Il cigno (1956), del maestro jedi Obi-Wan Kenobi nell'originale trilogia di Guerre stellari diretta da George Lucas, e quella del Conte di Dorincourt in Il piccolo Lord (1980).
La storia di Gibilterra, una piccola penisola sulla costa iberica meridionale vicino all'ingresso del Mar Mediterraneo, abbraccia oltre 2.900 anni. La penisola è mutata da luogo sacro nei tempi antichi a "uno dei luoghi più densamente fortificati e contesi in Europa", come affermato dallo storico Rose. La posizione di Gibilterra le ha conferito un ruolo importante nella storia dell'Europa e la sua città fortificata, fondata in epoca medievale, ha ospitato guarnigioni che hanno resistito a numerosi assedi e battaglie nel corso dei secoli. Gibilterra fu abitata per la prima volta oltre 50.000 anni fa dai neandertaliani e potrebbe essere stato uno dei loro ultimi luoghi di abitazione prima che si estinguessero circa 10.000 anni più tardi. La storia scritta di Gibilterra comincia intorno al 950 a.C. con i Fenici, i quali si stanziarono nei pressi dello stretto. Cartaginesi e Romani in seguito venerarono Ercole in santuari che pare fossero stati costruiti sulla rocca di Gibilterra, chiamata Mons Calpe, "Montagna cava", e considerata una delle due colonne d'Ercole. Gibilterra entrò a far parte del regno visigoto di Hispania in seguito al crollo dell'impero romano e passò sotto il dominio musulmano moresco nel 711 d.C.: è da quel periodo che fu insediata in maniera stabile per la prima volta dai Mori e ribattezzata Jebel Tariq - il Monte di Tariq, successivamente mutato e storpiato in Gibraltar. La corona di Castiglia e León la annesse nel 1309, perdendola a scapito dei Mori nel 1333 e riguadagnandola una seconda volta nel 1462. Gibilterra entrò a far parte del Regno unificato di Spagna e rimase sotto il dominio spagnolo fino al 1704. Fu espugnata durante la guerra di successione spagnola da una flotta anglo-olandese in nome di Carlo VI d'Austria, contendente asburgico al trono spagnolo. Alla fine della guerra, la Spagna cedette il territorio alla Gran Bretagna ai sensi del trattato di Utrecht del 1713. La Spagna cercò di riprendere il controllo di Gibilterra, nel frattempo dichiarata dalla Gran Bretagna una colonia della corona, esercitando pressioni militari, diplomatiche ed economiche. Gibilterra fu assediata e pesantemente bombardata durante tre guerre tra Gran Bretagna e Spagna, ma gli attacchi vennero respinti in ogni occasione. Alla fine dell'ultimo di questi attacchi, alla fine del XVIII secolo, Gibilterra aveva subito quattordici assedi in 500 anni. Nei decenni successivi a Trafalgar, Gibilterra divenne una base fondamentale nella Guerra d'indipendenza spagnola. La colonia si sviluppò rapidamente durante il XIX e l'inizio del XX secolo, fino a diventare un possedimento britannico chiave nel Mediterraneo e poi principale punto di sosta per le imbarcazioni in rotta verso l'India attraverso il canale di Suez. La costruzione di una grande base navale britannica avvenne ricorrendo a ingenti finanziamenti alla fine del 19º secolo: al contempo, l'economia gibilterrina visse una fase di ripresa. Il controllo britannico di Gibilterra permise agli Alleati di controllare l'accesso al Mediterraneo durante la seconda guerra mondiale. Attaccata in diverse occasioni da forze tedesche, italiane e francesi di Vichy, non riportò gravi ripercussioni. Francisco Franco rifiutò di partecipare al piano nazista di occupare Gibilterra, effettuando delle rivendicazioni spagnole sul territorio dopo la guerra. Con l'intensificarsi della disputa territoriale, la Spagna decise di chiudere il confine con Gibilterra tra il 1969 e il 1985 e i collegamenti viari risultarono interrotti. La posizione della Spagna fu sostenuta dai paesi dell'America Latina e condannata dalla Gran Bretagna e dagli stessi gibilterrini, i quali fecero valere con forza il loro diritto all'autodeterminazione. Le discussioni sullo status politico di Gibilterra sono proseguite tra Gran Bretagna e Spagna senza giungere ad alcuna conclusione. Dal 1985, Gibilterra ha subito importanti cambiamenti a seguito della riduzione degli impegni di difesa all'estero della Gran Bretagna. La maggior parte delle truppe britanniche ha lasciato il territorio, non più visto come un luogo di grande importanza militare. La sua economia si basa ora sul turismo, i servizi finanziari, le spedizioni e il gioco d'azzardo su Internet. Gibilterra è in gran parte autogestita, con un proprio parlamento e governo, sebbene il Regno Unito mantenga la sovranità sulle questioni militari e di politica estera. La particolare posizione geografica e la crescita del commercio e del turismo l'ha resa di recente una delle aree più ricche dell'Unione Europea.
I giochi di carta e matita sono una famiglia di giochi da tavolo che si giocano scrivendo o disegnando su carta, e non richiedono altro particolare equipaggiamento. Poiché per giocare a questi giochi è sufficiente conoscerne le regole, essi tendono a diffondersi semplicemente per passaparola, in modo analogo a quanto avviene per molti giochi di carte. Alcuni (per esempio la battaglia navale o il tris) sono estremamente noti, al punto di doversi considerare come parte della cultura popolare di intere nazioni o addirittura di interi continenti. Quelli caratterizzati da regole non banali esistono quasi sempre in numerose varianti, mentre i giochi estremamente semplici (fino al limite della "non giocabilità") sono spesso noti universalmente, proprio perché più facili da ricordare in modo esatto. Fra i giochi di carta e matita più celebri si possono citare: nomi cose città battaglia navale cadaveri eccellenti (noto anche come cadavere squisito o gioco della sigaretta) l'impiccato tris (o nella variante achi) nim gioco del dizionario formula 1 (noto all'estero come vector rally) punti e linee sprouts (noto anche come germogli e 'la talpa de Peru) gomoku numerino (noto anche come nagatomo).Ovviamente, numerosi giochi da tavolo possono prestarsi, una volta acquisite le regole, a essere giocati facendo solo uso di carta e matita; si tratta di quei giochi in cui il tabellone è relativamente semplice (o assente) ed eventuali pezzi da piazzarvi sopra non devono successivamente essere spostati o rimossi. Fra i giochi di origine non popolare ma che si sono diffusi e vengono giocati frequentemente con carta e penna c'è per esempio mastermind (codice segreto).
Il gioco d'azzardo, secondo l'ordinamento penale italiano, è una tipologia di gioco nel quale ricorre il fine di lucro e la vincita o perdita è completamente o quasi aleatoria. Esso consiste nello scommettere beni, perlopiù denaro, sull'esito di un evento futuro: per tradizione le quote si pagano in contanti. Questo evento può verificarsi nell'ambito di un gioco di società come la roulette o di una gara, come le corse dei cavalli, ma in linea di principio qualsiasi attività che presenti incertezza sul risultato finale si presta a scommesse a scopo di lucro e quindi può essere oggetto di gioco d'azzardo.
Il formato carta è una codifica che indica la dimensione (ovvero la lunghezza e l'altezza) di un foglio di carta. Sono esistiti molti standard differenti sui formati carta in diversi periodi e aree geografiche, ma sono due i più comuni: lo standard internazionale (l'A0 e i suoi derivati) e i formati nordamericani.
Asso pigliatutto (The Card) è un film del 1952 diretto da Ronald Neame.