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Con il termine "stregoneria italiana" si indicano tutti quei culti pagani sopravvissuti a lungo nella penisola italica in epoca cristiana, progressivamente scomparsi o cristianizzati nel tempo, che sono stati recuperati negli ultimi decenni, grazie a dati storici, antropologici e folcloristici, ma per dare vita anche alla penisola italiana ad una forma di culto stregonesco neopagano.
La stregoneria è generalmente considerata un insieme di pratiche magiche e rituali, perlopiù a carattere simbolico, tese a influire positivamente o negativamente sulle persone o sulle cose loro appartenenti, alle quali si ricorre spesso con l'aiuto di un essere soprannaturale. In questa accezione il termine è diffuso in tutte le culture (siano esse primitive o evolute) ed è presente nella storia umana fin dall'antichità. Alle diverse valenze negative assunte dalla definizione di stregoneria se ne sono aggiunte altre di carattere positivo, specialmente a partire dagli anni cinquanta del Novecento con lo sviluppo del neopaganesimo in generale e della wicca in particolare.
Per strega (un tempo anche lamia) si intende una donna (o un uomo) dedita alla pratica delle arti magiche e dotata o meno di poteri soprannaturali, ma è anche il nome che gli esponenti della cultura pagana danno a loro stessi, questo termine non è quindi usato in senso negativo ma solo per definire uno studioso di erbologia, cristallomanzia e stregoneria. Secondo le credenze diffuse in varie culture, le streghe sarebbero state dedite alla pratica della magia, soprattutto popolare, e dotate di poteri occulti che sarebbero derivati loro dall'essere in contatto col maligno o comunque con entità soprannaturali. Queste donne (perché si è trattato per lo più di donne) avrebbero usato tali poteri quasi esclusivamente per nuocere alle persone e alle cose e talvolta per opporsi all'intera società umana. Per alcuni secoli molte persone sono state oggetto di persecuzione da parte della Chiesa quando in loro venivano individuate le caratteristiche attribuite alle streghe (vedi caccia alle streghe). La stessa idea dell'esistenza delle streghe fu messa in discussione, nella metà del XVIII secolo, dallo studioso trentino Girolamo Tartarotti, che giudicò infondate le teorie sulla stregoneria, e frutto di superstizione piuttosto che di logica, di indagine scientifica ed ortodossia cattolica.
Ferdinando I de' Medici (Firenze, 30 luglio 1549 – Firenze, 3 febbraio 1609), figlio di Cosimo I de' Medici e della prima moglie Eleonora di Toledo, fu un cardinale di Santa Romana Chiesa dal 1562, fino alla nomina del cardinale Francesco Sforza, creato da Papa Gregorio XIII, è stato il porporato italiano più giovane. Con l'improvvisa morte del fratello Francesco I, divenne il terzo Granduca di Toscana dal 1587 alla morte, avvenuta nel 1609. Non abbandonò la porpora nemmeno dopo essere salito al potere, ma fu costretto a lasciarla nel 1589 per sposare Cristina di Lorena, dalla quale ebbe poi nove figli.
Cosimo I de' Medici (Firenze, 12 giugno 1519 – Firenze, 21 aprile 1574) è stato il secondo ed ultimo Duca della Repubblica Fiorentina, dal 1537 al 1569, e, in seguito alla sua elevazione a Granduca di Toscana, il primo Granduca di Toscana, dal 1569 alla morte, avvenuta nel 1574. Figlio del condottiero Giovanni de' Medici, detto delle Bande Nere, e di Maria Salviati, apparteneva per via paterna al ramo cadetto dei Medici detto dei Popolani, discendente da quel Lorenzo de' Medici detto il Vecchio, fratello di Cosimo il Vecchio, il primo Signore de facto di Firenze; mentre era discendente per via materna dal ramo principale stesso, in quanto la madre era figlia di Lucrezia de' Medici, a sua volta figlia di Lorenzo il Magnifico, signore di Firenze. In questo modo Cosimo I portò al potere il ramo cadetto dei Popolani e diede vita alla linea granducale.
Charles Godfrey Leland (Filadelfia, 15 agosto 1824 – Firenze, 20 marzo 1903) fu un giornalista e folclorista statunitense. Gli studi di antropologia per i quali è noto in tutto il mondo sono: Etruscan Roman Remains in Popular Tradition (1892) Legends of Florence Collected From the People (2 vol.) (1896) Aradia, o il Vangelo delle Streghe (1899).
La caccia alle streghe è la ricerca di persone (quasi sempre donne definite streghe) o di prove di stregoneria, spesso legate a superstizione o isteria di massa. Storicamente in Europa e in America riguarda il periodo che va dal 1450 al 1750 e comprende l'era della Riforma protestante, della Controriforma e della Guerra dei trent'anni. Causò tra le 35 000 e le 100 000 vittime e le ultime esecuzioni di persone condannate per stregoneria in Europa si sono verificate nel XVIII secolo. In altre aree, come l'Africa e l'Asia, la caccia alle streghe riguarda in tempi più moderni l'Africa subsahariana e la Papua Nuova Guinea. Una legislazione ufficiale contro la stregoneria persiste in Arabia Saudita e Camerun. Si sono avuti episodi di processi anche contro uomini che, in alcuni periodi storici e in determinate aree geografiche, hanno subito pesantemente l'inquisizione anche più delle donne (Carinzia, Normandia, Islanda, Estonia e Russia).Molta della letteratura e della superstizione popolare legata alle streghe deriva da un testo, il Malleus Maleficarum, erroneamente attribuito a lungo alla diretta volontà papale.Metaforicamente con caccia alle streghe si intende un'indagine pubblica condotta per scoprire supposte attività sovversive. Un caso particolare fu il maccartismo degli anni cinquanta negli Stati Uniti.
Aradia, o il Vangelo delle Streghe è un libro scritto nel 1899 da Charles Godfrey Leland. Il libro è un tentativo di descrivere le credenze e i rituali di una oscura tradizione religiosa stregonesca toscana che, afferma Leland, era sopravvissuta per secoli fino alla scoperta della sua esistenza nel decennio del 1890. Vari studiosi hanno contestato la veridicità di tale affermazione. In ogni caso il libro è diventato uno dei testi da cui almeno in parte hanno tratto ispirazione i movimenti neopagani della Wicca e della Stregheria. Il testo ha una struttura mista. Parte di esso si propone come la traduzione inglese, per mano dell'autore, di un manoscritto originale italiano, il cosiddetto Vangelo. Leland riferisce di averlo ricevuto dalla sua principale fonte di informazioni sulle tradizioni della stregoneria italiana, una donna che lo scrittore chiama Maddalena. Il resto del materiale è il frutto delle ricerche di Leland sul folklore e sulle tradizioni italiane, tra cui altre informazioni fornite da Maddalena. Leland venne a conoscenza dell'esistenza del Vangelo nel 1886 ma Maddalena impiegò undici anni per procurargliene una copia. Dopo aver tradotto e sistemato il materiale occorsero altri due anni per la sua pubblicazione. I quindici capitoli descrivono le origini, le credenze, i rituali e gli incantesimi tradizionali della stregoneria pagana italiana. La figura centrale di quella religione è la Dea Aradia, venuta sulla terra per insegnare la pratica della stregoneria ai contadini perché si opponessero ai signori feudali e alla Chiesa Cattolica Romana. L'opera di Leland restò poco conosciuta fino agli anni cinquanta, quando iniziarono a essere discusse anche varie altre teorie sulla sopravvivenza di rituali pagani. Aradia iniziò a essere valutato nel più ampio contesto di tali teorie e affermazioni. Gli studiosi sono divisi; alcuni valutano false le affermazioni di Leland sulle origini del manoscritto, mentre altri ne sostengono l'autenticità e lo considerano una documentazione unica sulle credenze popolari. Oltre ad aver attirato l'attenzione degli studiosi, Aradia iniziò a occupare un ruolo importante nella tradizione della Wicca gardneriana e dei suoi rami collaterali, sia perché fu usata come mezzo di prova della sopravvivenza in Europa della tradizione pagana, sia perché alcuni passaggi del primo capitolo del libro furono impiegati come ispirazione per scrivere alcuni testi di quella religione. A seguito del rinnovato interesse nei confronti del testo, questo è diventato di facile reperibilità grazie a numerose ristampe presso vari editori.
Aradia è una figura del folklore europeo, una figura mitica divenuta maggiormente nota per il lavoro di studio del folclorista statunitense Charles Godfrey Leland in Aradia, o il Vangelo delle Streghe (1899). Aradia è presentata in tale testo come la figlia messianica della dea Diana, venuta sulla Terra per insegnare ai poveri e agli oppressi la stregoneria, come mezzo di resistenza sociale. Aradia è divenuta una figura importante nella Wicca, nella Stregheria e in altre forme di Neopaganesimo.