Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Dennis O'Neil (St. Louis, 3 maggio 1939 – 11 giugno 2020) è stato un fumettista, scrittore e curatore editoriale statunitense.
Capitan Marvel, poi noto come Shazam, è un personaggio immaginario dei fumetti ideato da C.C. Beck (disegni) e Bill Parker (testi) nel 1939. Il personaggio ha esordito su Whiz Comics n. 2 (febbraio 1940) della Fawcett Comics, per essere poi acquisito dalla DC Comics. Quest'ultima decise poi di cambiarne il nome in Shazam per via dell'omonimia con i personaggi della Marvel Comics che, negli anni in cui il personaggio non era più pubblicato, ideò i supereroi con lo stesso nome, registrandone il marchio ma non il nome. Il personaggio fu il supereroe più popolare degli anni quaranta, e la serie Shazam/Captain Marvel Adventures in quel periodo vendeva più di Superman e di altri famosi albi di supereroi, arrivando a tirature di un milione e trecentomila copie al mese fra il 1942 e il 1946, il doppio di Batman. Fu anche il primo supereroe dei fumetti ad apparire in un serial cinematografico, Adventures of Captain Marvel, del 1941; ebbe inoltre numerosi epigoni nati sull'onda del successo.
Soul è un film d'animazione del 2020 diretto da Pete Docter, prodotto dai Pixar Animation Studios (facente parte della Walt Disney Pictures) e distribuito dai Walt Disney Studios Motion Pictures. Co-diretto da Kemp Powers, si tratta del 23° lungometraggio d'animazione Pixar e si compone di un cast vocale formato da Jamie Foxx, Tina Fey, Questlove, Daveed Diggs e Angela Basset. La sceneggiatura è stato scritta dallo stesso Pete Docter, insieme a Kemp Powers e Mike Jones. Il film segue la storia di Joe Gardner, un insegnante di musica della scuola media, che cerca di riunire la sua anima e il suo corpo dopo che sono stati accidentalmente separati, poco prima della sua grande svolta come pianista jazz. Prodotto con un budget di oltre 150 milioni di dollari statunitensi, il film è stato presentato in anteprima al London Film Festival l'11 ottobre 2020. Inizialmente era programmato per uscire nelle sale cinematografiche ma a causa della pandemia di COVID-19 ha esordito il 25 dicembre 2020 sulla piattaforma streaming Disney+, senza alcun costo aggiuntivo per tutti gli abbonati. Ha ricevuto recensioni molto positive dalla critica, con elogi per l'animazione, la storia, la recitazione vocale e la musica.
Biancaneve e i sette nani (Snow White and the Seven Dwarfs) è un film d'animazione statunitense del 1937 diretto da David Hand, prodotto da Walt Disney e distribuito dalla RKO Radio Pictures. Basato sull'omonima fiaba dei fratelli Grimm, è stato il primo lungometraggio in rodovetro della storia del cinema, il primo film d'animazione prodotto negli Stati Uniti d'America, il primo a essere girato completamente a colori e il primo lungometraggio prodotto dalla Walt Disney Productions (il che ne fa il primo Classico Disney, secondo il canone ufficiale). La storia fu adattata dagli storyboard artists Dorothy Ann Blank, Richard Creedon, Merrill De Maris, Otto Englander, Earl Hurd, Dick Rickard, Ted Sears e Webb Smith. David Hand fu il supervisore alla regia, mentre William Cottrell, Wilfred Jackson, Larry Morey, Perce Pearce e Ben Sharpsteen diressero le sequenze individuali del film. Il film fu proiettato in anteprima al Carthay Circle Theatre il 21 dicembre 1937 e distribuito in tutti gli Stati Uniti il 4 febbraio 1938, mentre in Italia uscì l'8 dicembre dello stesso anno. Fu il film col maggiore incasso del 1937: dopo la sua prima uscita (prima delle riedizioni) il film aveva già incassato un totale di 8 milioni di dollari in tutto il mondo.
Alan Ford è un personaggio immaginario protagonista dell'omonima serie a fumetti ideata da Max Bunker e dal disegnatore Magnus, esordita nel 1969, edita dall'Editoriale Corno e incentrata sulle avventure a sfondo spionistico/umoristico, con tratti grotteschi e di denuncia sociale, di un gruppo di agenti segreti noto come "Gruppo T.N.T.". Dopo un inizio non esaltante, la serie raggiunse un considerevole successo di pubblico e di critica, arrivando ad oltre cinquant'anni di vita editoriale con oltre 600 numeri pubblicati.La novità della serie sta nel proporre un fumetto umoristico con elementi satirici e grotteschi nel quale vari sottogeneri come lo spionistico, l'horror e la denuncia sociale trovano spazio fondendosi fra loro, in un periodo nel quale il fumetto si caratterizzava invece per l'appartenenza a uno specifico genere senza contaminazioni. Alan Ford, che dà il nome alla serie, inizialmente ne era l'unico protagonista, ma poi l'attenzione si estese all'intero gruppo di personaggi. Magnus e Bunker sono raffigurati in maniera caricaturale, rispettivamente nei personaggi di Bob Rock e della Cariatide.
Marvel Super Heroes vs. Street Figther (abbreviato MSHvSF o MSHSF) è un videogioco picchiaduro ad incontri 2D sviluppato e distribuito da Capcom, che presenta, nel ruolo di combattenti, personaggi di Street Fighter e dell'Universo Marvel. Questo gioco presenta la modalità tag che permette di cambiare il personaggio giocante con l'altro in attesa durante il combattimento, concedendo un po' di recupero al primo.
Il drago riluttante (The Reluctant Dragon) è un film del 1941 diretto da Alfred L. Werker e Hamilton Luske. Essenzialmente un tour dell'allora nuova struttura dei Walt Disney Studios a Burbank, il film è interpretato dal comico radiofonico Robert Benchley e molti membri dello staff Disney come Ward Kimball, Fred Moore, Norman Ferguson, Clarence Nash e Walt Disney, tutti nei panni di se stessi. Il film fu distribuito negli Stati Uniti dalla RKO Radio Pictures il 20 giugno 1941. È stato trasmesso in televisione col titolo Il drago recalcitrante. I primi venti minuti del film sono in bianco e nero e il resto è in Technicolor. La maggior parte del film è in live action, con alcune sequenze d'animazione inserite in esso tra cui: Baby Weems (presentato come una sequenza di storyboard con effetti animati), Come andare a cavallo con Pippo e il cortometraggio Il drago riluttante, basato sull'omonimo racconto di Kenneth Grahame. La durata totale di tutte le parti animate è di 40 minuti.
Nel wrestling il termine Gimmick indica le caratteristiche e il comportamento assegnati a un wrestler, un manager o una valletta, utili a suscitare un maggior interesse del pubblico. Più in generale, la gimmick equivale al personaggio che il lottatore interpreta negli spettacoli proposti dalla federazione in cui si esibisce. Una vecchia definizione avente lo stesso significato e oggi non più in uso è Gizzmo. La gimmick è parte integrante dello svolgimento degli eventi (episodi televisivi o pay-per-view) tanto quanto ne fanno parte le storyline o le faide e può prevedere una maschera o un costume, un trucco cosmetico su viso e corpo a anche frasi e slogan che vengono urlati verso il pubblico o ai propri avversari. In altre parole si può definire una gimmick assegnata ad un wrestler come il ruolo cinematografico o teatrale svolto da un attore e queste personalità servono ad aumentare l'interesse verso un lottatore indipendentemente dalle sue qualità atletiche. Le gimmick possono essere reali o inverosimili e il loro scopo è sempre strettamente legato al coinvolgimento del pubblico e quindi agli ascolti. Nel wrestling americano una gimmick può avere mille sfacettature e prevedere ogni tipo di ruolo o forma nonché ispirarsi e riferirsi a qualsiasi personaggio. Nella Lucha Libre messicana alla gimmick viene spesso associata una maschera che copre il viso e nel puroresu giapponese è tradizione non ricorrere a vere e proprie gimmick limitando i tratti caratterizzanti del personaggio al solo costume e senza la divisione tra face e heel. In genere il business del wrestling tende a riciclare le gimmick del passato e spesso (e nei casi di wrestler che cambiano federazione) si cerca di assegnarne di simili agli stessi con lo scopo di mantenere a aumentare il favore del pubblico e (di ovvia conseguenza), tenere alti gli ascolti. Ne sono un esempio i The American Wolves della federazione Ring of Honor che, passati alla TNA (oggi Impact Wrestling), furono riproposti come The Wolves.
Cenerentola (Cinderella), diretto da Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Clyde Geronimi, è un film d'animazione prodotto dalla Walt Disney Productions e distribuito negli Stati Uniti dalla RKO Radio Pictures il 15 febbraio 1950. Il 12º Classico Disney è basato sulla fiaba Cenerentola di Charles Perrault. Le sue canzoni, tra cui I sogni son desideri e Bibbidi-Bobbidi-Bu, scritte da Mack David, Jerry Livingston e Al Hoffman, divennero ben presto molto note. Questo film fu molto importante per lo studio Disney poiché segnò il ritorno a una grande produzione ispirata a un'unica storia dopo otto anni di film-collage di cortometraggi. Fece entrare la Disney in un nuovo periodo d'oro, pieno di novità, come l'uso della televisione per realizzare degli spettacoli per famiglie o la costruzione di parchi di divertimento. Uno di questi, Walt Disney World, costruito in Florida aperto nel 1970, adottò come suo simbolo e principale attrazione una versione a grandezza naturale del castello disegnato per questo film. Fu con questo lungometraggio che s'impose definitivamente il concetto di Classico Disney. Esso è, come il precedente Biancaneve i sette nani, ispirato a una favola europea, e fu il primo grande successo dell'azienda dopo quasi dieci anni di risultati mediocri al botteghino. Era infatti dal 1937 (ossia dalla prima distribuzione di Biancaneve) che lo studio non riscuoteva un così grande successo di critica e pubblico. Tuttavia molti critici, soprattutto europei, giudicano questo film di qualità leggermente inferiore ai primi cinque del periodo d'oro. Ciò è forse dovuto alle difficoltà degli anni precedenti, che influenzarono non poco la produzione, e anche a un certo allontanamento di Walt Disney dalla realizzazione di questo tipo di film a disegni animati, più concentrato invece su altri progetti, volti a espandere ulteriormente l'azienda. Il film fu comunque un successo finanziario come film col maggiore incasso nell'anno 1950 e permise allo studio di ristabilirsi economicamente. Fu ridistribuito al cinema ben cinque volte in America del Nord e sette in Italia (l'ultima è del 2012), ed ha avuto due seguiti: Cenerentola II - Quando i sogni diventano realtà del 2002 e Cenerentola - Il gioco del destino del 2007, entrambi per il mercato direct-to-video. Nel 2015 ne è stato realizzato un remake in live action omonimo con Cate Blanchett nel ruolo di Lady Tremaine, la malvagia matrigna di Cenerentola e Lily James come Cenerentola. Nel 2018 venne scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.