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L'urbanistica a Roma tra il 1870 e il 2000 costituisce un fenomeno di crescita unico nella storia dell'urbanistica in Italia, che costituì una radicale rottura con la situazione precedente.
Il cosiddetto "sventramento di San Berillo" è consistito nell'operazione di abbattimento di gran parte dello storico quartiere di San Berillo a Catania. Realizzato a partire dal febbraio 1957 nell'ambito di un piano di risanamento, ma portato a termine solo parzialmente, determinò una ferita nel volto della città, lasciando un vuoto ancora visibile nel suo tessuto urbano e un contenzioso tra i privati proprietari delle aree interessate e il Comune di Catania. I quartieri colpiti furono quelli appena a nord, cioè Santa Maria della Grotta e Santissimo Crocifisso della Buona Morte, piuttosto che San Berillo propriamente detto.
Il Sistema Direzionale Orientale, noto anche con l'acronimo SDO, fu un progetto urbanistico integrato di riorganizzazione e ricollocazione delle infrastrutture direzionali della città di Roma al di fuori dal centro storico mediante la costruzione di un centro direzionale che avrebbe dovuto realizzarsi a partire dagli anni sessanta del XX secolo ma che tuttavia, dopo successivi rinvii e revisioni, non fu mai attuato e fu di fatto accantonato alla fine degli anni novanta per lasciare il passo a progetti più settoriali; la formalizzazione dell'abbandono dello SDO in quanto tale si ebbe con l'approvazione del Piano Regolatore Generale del 2008, che eliminava la concentrazione del centro direzionale in un unico settore per decentrarlo nei vari Municipi della Capitale.
La locuzione sacco di Palermo fu un'espressione utilizzata per descrivere il boom edilizio avvenuto tra gli anni cinquanta e sessanta del XX secolo, che stravolse la fisionomia architettonica della città di Palermo. Durante tale periodo, alcune borgate vennero inglobate da un'espansione edilizia dissennata e abnorme, con la distruzione di numerose strutture architettoniche in stile Liberty.
Il piano urbanistico di Carlo Barabino, predisposto nel 1825, è stato il primo progetto riguardante l'organizzazione - sotto l'aspetto della moderna urbanistica - della città di Genova. L'epoca in cui fu definito - la prima metà dell'Ottocento - era situata alle soglie della Rivoluzione industriale, ed con tale piano veniva avviato il moderno sviluppo della città e il superamento dei limiti della città medioevale. Venne elaborato a seguito di un veloce e progressivo aumento della popolazione. Nel 1820 Genova aveva mantenuto lo stesso numero di abitanti del XVIII secolo. Ma in cinque anni, nel 1827, questo numero era improvvisamente salito a 172.630 abitanti, con un incremento del 13%. L'architetto Carlo Barabino elaborò così un proprio progetto di espansione urbanistica; il 26 aprile 1825 il Consiglio Generale e il Consiglio Particolare della città approvarono il piano di ampliamento secondo i dettami forniti dallo stesso Barabino.
Marcello Vittorini (L'Aquila, 31 ottobre 1927 – Roma, 16 marzo 2011) è stato un urbanista e ingegnere italiano.
Glauco Della Porta (Napoli, 7 agosto 1920 – Roma, 6 maggio 1976) è stato un economista e politico italiano, docente universitario, è stato sindaco democristiano di Roma dal 1962 al 1964.