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La cordigliera delle Ande (in spagnolo Cordillera de los Andes) è un'importante catena montuosa dell'America meridionale, situata nella parte più occidentale del continente, attraversando sette stati: Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Cile e Argentina, alcuni dei quali sono noti come Paesi andini: rappresenta il settore meridionale della più estesa Cordigliera Americana che, partendo dall'Alaska, costeggia l'intero versante rivolto verso l'Oceano Pacifico dell'intero continente americano e che termina alla Terra del Fuoco. Formata principalmente da due grandi settori: la Cordillera Oriental e la Cordillera Occidental, in gran parte separati da una profonda depressione intermedia, in cui sorgono altre catene di importanza minore, la principale delle quali è Cordillera de la Costa cilena (altre piccole catene sorgono ai lati delle grandi catene), è anche la più alta catena montuosa al di fuori del continente asiatico, toccando i 6962 m sopra il livello del mare con la cima più alta, l'Aconcagua, mentre la vetta del vulcano Chimborazo, nelle Ande ecuadoriane, è il punto della superficie terrestre più lontano dal centro della Terra a causa del rigonfiamento equatoriale. Con i suoi 7200 km di lunghezza (dall'istmo di Panama, a nord, fino a Capo Horn, a sud) è tradizionalmente considerata la catena montuosa più lunga del mondo, rappresentando l'ideale prosecuzione verso sud delle catene montuose dell'America nord-occidentale e centrale, la sua larghezza media è invece di 240 km, toccando nel punto più esteso i 500 km (fra il 18º e il 20º parallelo sud), mentre l'altezza media è di circa 4000 m.
La colonizzazione europea delle Americhe fu il fenomeno storico che portò all'esplorazione, alla conquista e all'occupazione del continente americano da parte di diversi stati d'Europa, tra i quali la Spagna, i Paesi Bassi, il Portogallo, la Francia e l'Inghilterra. Benché l'obiettivo principale fosse quello di espandere i propri affari commerciali, civilizzando e propagando la fede cristiana nel "Nuovo Mondo", il processo di colonizzazione produsse una sistematica distruzione, in taluni casi persino fisica, delle culture delle popolazioni locali. Il processo di colonizzazione si concluse nella seconda parte del diciannovesimo secolo, con la conquista del Far West da parte degli Stati Uniti d'America.
Carnotaurus (il cui nome significa "toro mangiatore di carne") è un genere estinto di grande dinosauro teropode abelisauride vissuto nel Cretaceo superiore, circa 72-69.9 milioni di anni fa (Maastrichtiano), in Argentina, Sud America. Il genere contiene una sola specie ossia Carnotaurus sastrei. Conosciuto da un unico scheletro ben conservato, è uno dei teropodi meglio conservati e meglio conosciuti dell'emisfero meridionale. Lo scheletro, ritrovato nel 1984, è stato scoperto nella Provincia di Chubut, Argentina, dalle rocce della Formazione La Colonia. Il nome Carnotaurus deriva dal latino Carno [carnis] ("carne") e taurus ossia "toro", e significa "toro mangiatore di carne", alludendo alle sue corna taurine. Il Carnotaurus è un membro piuttosto evoluto della famiglia degli abelisauridae, un gruppo di grandi teropodi che occupava la nicchia ecologica di predatori dominanti nei territori meridionali durante la fine del Cretaceo. Le relazioni filogenetiche di Carnotaurus sono incerte; potrebbe essere stato più imparentato a Majungasaurus o ad Aucasaurus. Il Carnotaurus aveva una costituzione piuttosto esile e l'intero corpo misura 8-9 metri (26-30 piedi) di lunghezza per un peso di almeno 1,35 tonnellate (1,33 tonnellate lunghe; 1,49 tonnellate corte). Come teropode, Carnotaurus era altamente specializzato e distintivo. Possedeva corna molto spesse sopra gli occhi, una caratteristica mai vista in nessun altro dinosauro predatore, e un teschio molto profondo attaccato ad un collo molto muscoloso. Altra caratteristica di Carnotaurus sono le braccia incredibilmente ridotte e forse vestigiali, mentre le zampe posteriori erano lunghe e sottili, perfettamente adatte alla corsa. Il fossile di Carnotaurus ha conservato anche ampie impressioni di pelle, mostrando un mosaico di piccole scaglie, non sovrapposte, che misuravano circa 5 mm di diametro. Il mosaico era interrotto da grandi dossi che fiancheggiavano i fianchi dell'animale, e non ci sono accenni di piume, sebbene ciò non ne escluda completamente la presenza. Le distintive corna e il muscoloso collo di Carnotaurus potrebbero essere stati utilizzati nelle lotte interspecifiche. Secondo alcuni studi, questi animali erano in grado di combattere tra loro con rapidi colpi di testa, spinte lente con i lati superiori del cranio o cozzando a grande velocità testa contro testa, utilizzando le corna come ammortizzatori. Le abitudini alimentari di Carnotaurus rimangono poco chiare: alcuni studi suggeriscono che l'animale fosse in grado di dare la caccia a prede molto grandi come i sauropodi, mentre altri studi pensano che potesse predare solo animali più piccoli di lui. Il Carnotaurus era ben adattato per la corsa ed è stato forse uno dei più veloci teropodi di grandi dimensioni.
Il campo di ghiaccio Patagonico Sud (nome cileno Campo de Hielo Sur, nomi argentini Hielo Continental Patagónico, o Campo de Hielo Patagónico Sur) è un gigantesco ghiacciaio continentale in Patagonia. Si trova nelle Ande meridionali, sulla linea di confine tra Cile ed Argentina.
Bolzano (, pronuncia /bolˈʦano/, pronuncia locale /bolˈʣano/, Bozen in tedesco, Balsan o Bulsan o Busan in ladino, Pouzen, Poazen o Pöazen in dialetto sudtirolese, Bolzan in dialetto trentino, in italiano antico Bolgiano) è un comune italiano di 107 637 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia autonoma in Trentino-Alto Adige. È il capoluogo più settentrionale d'Italia. La popolazione della città di Bolzano, secondo il censimento del 2011, è per il 73,30% di lingua italiana, per il 25,02% di lingua tedesca e per lo 0,68% di lingua ladina. L'agglomerazione bolzanina, comprendente i comuni di Appiano sulla Strada del Vino, Bronzolo, Cornedo, Laives, Ora, San Genesio, Terlano e Vadena, al 30 aprile 2017 contava 158 451 abitanti. La percentuale di stranieri, provenienti in maggioranza dall'Europa extracomunitaria e in piccola minoranza da paesi comunitari, al 31 dicembre 2016 ammontava al 14,4% (15.485). La città, secondo quanto riportato nel rapporto di Legambiente "Ecosistema Urbano 2017", si è classificata al terzo posto nella classifica delle migliori città italiane per qualità dell'ambiente e della vita. Nell'anno successivo si è aggiudicata il secondo posto.
Il Bigfoot, detto anche Sasquatch, Momo, o Piedone in italiano, è una leggendaria creatura che ricorderebbe un grosso uomo scimmia che dovrebbe vivere nelle foreste dell'America Settentrionale. Segnalazioni della sua presenza sono arrivate da diverse parti del continente ma prevalentemente nei tre stati di Washington, Oregon e California ma non ci sono prove concrete della sua esistenza se non video o foto di origine controversa od orme di piedi anomale. Nonostante questo, in Nord America questa leggenda è molto popolare ed è diventata parte della cultura popolare statunitense tant'è che oltre il 10% dei cittadini dice di credere nella sua reale esistenza. La Bigfoot Field Researchers Organization elenca almeno un rapporto da ogni stato degli USA, eccetto le Hawaii, negli ultimi due decenni fino al 2018 e l'interesse per la creatura è ancora elevato anche se non c'è nulla che ne dimostri l'esistenza in maniera certa.
L'arte del Rinascimento si sviluppò a Firenze a partire dal Quattrocento al Cinquecento, e da qui si diffuse nel resto d'Italia e poi in Europa, fino ai primi decenni del XVI secolo, periodo in cui ebbe luogo il "Rinascimento maturo" con le esperienze di Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio.
L'America (AFI: /aˈmɛrika/), chiamata anche Continente Nuovo o Nuovo Mondo, è il continente della Terra che si estende completamente nell'emisfero occidentale. Secondo la letteratura geografica italiana, dell'Europa occidentale (escluse le Isole Britanniche) e dell'America latina, il continente americano è formato da due subcontinenti: l'America del Nord e l'America del Sud. La parte meridionale dell'America del Nord è detta America Centrale. Le varie parti del continente sono dette nel loro complesso, "le Americhe". Secondo la letteratura geografica di cultura inglese, cinese e russa, invece, l'America è considerata uno dei supercontinenti della Terra e le sue parti settentrionale e meridionale sono considerate continenti a sé stanti, separati dall'Istmo di Panama. Costituisce l'8,3% della superficie totale della Terra e il 28,4% delle terre emerse. Il rilievo è dominato dalle catene montuose delle Montagne Rocciose e delle Ande, entrambe poste lungo le coste occidentali del continente. Il lato orientale dell'America è dominato da grandi bacini fluviali, come il Rio delle Amazzoni, il Mississippi, e il Río de la Plata. L'estensione è di 14 000 km (8 699 mi) secondo l'orientamento nord-sud. Il clima e l'ecologia variano fortemente in America e vanno dalla tundra artica di Canada, Groenlandia e Alaska, alle foreste pluviali tropicali di America Centrale e America Meridionale. Quando l'America del nord e l'America del sud si unirono, 3 milioni di anni fa, si verificò il cosiddetto grande scambio americano, uno scambio intercontinentale che portò alla diffusione di molte specie viventi esistenti nelle due parti dell'America, come il puma, l'istrice, e il colibrì. Più di un miliardo di persone vivono in America (più del 14% della popolazione mondiale): i paesi più popolosi sono gli Stati Uniti d'America, il Brasile e il Messico, mentre le città più popolose sono Città del Messico, San Paolo e New York. I primi insediamenti umani provengono dall'Asia e risalgono a circa 13-14 000 anni prima dell'era volgare. Una seconda migrazione di popolazioni parlanti il na-dene si verificò successivamente, ancora dall'Asia. L'ulteriore successiva migrazione degli Inuit nell'area neoartica intorno al XXXVI secolo a.C. ha completato quello che è generalmente considerato come l'insediamento originario in America da parte dei popoli indigeni. I viaggi di Cristoforo Colombo tra il 1492 e il 1502 posero l'America in contatto permanente con le potenze europee (e successivamente, anche extraeuropee) del Vecchio Mondo, il che portò al cosiddetto "scambio colombiano". Le malattie introdotte da Europa e Africa devastarono i popoli indigeni, mentre le potenze europee colonizzarono l'America. L'emigrazione di massa dall'Europa, tra cui un gran numero di servi a contratto, e l'immigrazione forzata di schiavi africani in gran parte sostituirono i popoli indigeni. A partire dalla Guerra d'indipendenza americana nel 1776 e nel 1791, iniziò il processo di decolonizzazione dell'America e oggi quasi tutti i paesi americani sono indipendenti. L'eredità della colonizzazione e della dominazione europea è grande: l'America ha molti tratti culturali comuni con l'Europa, in particolare la predominante adesione al cristianesimo e l'uso delle lingue indoeuropee (principalmente spagnolo, inglese, portoghese e francese).
Gli Alpini sono le truppe da montagna dell'Esercito Italiano, come lo erano per il Regio Esercito. Il termine nella sua duplice accezione indica in senso stretto una specialità dell'arma di fanteria (in particolare fucilieri e mortaisti), e in senso lato l'intero Corpo degli Alpini, che nel corso degli anni ha gradualmente incluso tutte le analoghe specialità delle Armi di artiglieria, Genio e Trasmissioni, Corpo automobilistico, Sanità ecc., parimenti destinate a operare sui terreni montani. Queste truppe oggi sono organizzate sostanzialmente su due brigate operative, inquadrate nel Comando Truppe Alpine. Costituiti il 15 ottobre 1872, gli Alpini propriamente detti sono il più antico Corpo di Fanteria da montagna attivo nel mondo, originariamente creato per proteggere i confini montani settentrionali dell'Italia con Francia, Impero austro-ungarico e Svizzera. Nel 1888 gli Alpini furono inviati alla loro prima missione all'estero, in Africa, continente nel quale sono tornati più volte nella loro storia, per combattere le guerre coloniali del Regno d'Italia. Si sono distinti durante la prima guerra mondiale, quando furono impiegati nei combattimenti al confine nord-est con l'Austria-Ungheria, dove per tre anni dovettero confrontarsi con le truppe regolari e da montagna austriache e tedesche, rispettivamente Kaiserschützen e Alpenkorps, lungo tutto il fronte italiano. Durante la seconda guerra mondiale, gli alpini combatterono a fianco delle forze dell'Asse principalmente nei Balcani (nel difficile teatro greco-albanese) e sul fronte orientale, dove, impegnate sulla linea del Don invece che nel Caucaso come inizialmente previsto, subirono perdite gravissime durante la battaglia difensiva e la conseguente disfatta dell'inverno 1942-1943. A causa della riorganizzazione dell'Esercito Italiano dopo la fine della guerra fredda, nel 1990 tre delle cinque brigate alpine e molte unità di supporto furono sciolte. Dal 2003 gli Alpini sono impegnati in Afghanistan.