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Piero Angela (Torino, 22 dicembre 1928) è un divulgatore scientifico, giornalista, conduttore televisivo e saggista italiano. Noto soprattutto come ideatore e presentatore di trasmissioni di divulgazione in stile anglosassone, con cui ha dato vita a un filone documentaristico della televisione italiana, e per il suo giornalismo scientifico anche espresso in numerose pubblicazioni saggistiche, incominciò la carriera come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e affermandosi successivamente come conduttore del telegiornale Rai.
Homo sapiens (Linnaeus, 1758; dal latino «uomo sapiente») è la definizione tassonomica dell'essere umano moderno. Appartiene al genere Homo, di cui è l'unica specie vivente, alla famiglia degli ominidi e all'ordine dei primati. Il periodo che va dal periodo interglaciale medio, circa 300 000 anni fa, all'epoca odierna, vede la comparsa in Africa orientale e la diversificazione della specie Homo sapiens. Secondo le teorie prevalenti, dal continente africano, circa 65-75 000 anni fa (o secondo altre evidenze alcune decine di migliaia di anni prima), in stretta coincidenza con un evento di fortissima riduzione della popolazione globale, tuttora in fase di definizione, parte della specie iniziò un percorso migratorio che attraverso un corridoio mediorientale la portò a colonizzare l'intero pianeta. La precisa datazione dei primi esemplari definibili sapiens, tradizionalmente posta a circa 130 000 anni fa, è stata spostata dalle scienze paleontologiche più indietro nel tempo, grazie a ritrovamenti nei tufi vulcanici della valle del fiume Omo in Etiopia. Per mezzo di tecniche basate sui rapporti fra gli isotopi dell'argon, alcuni reperti anatomicamente simili all'uomo moderno sono stati datati a 195 000 anni fa, con un'incertezza di ± 5 000 anni.. Nuove datazioni del 2017 su ritrovamenti rinvenuti nel 1961 nel sito archeologico di Jebel Irhoud in Marocco, sposterebbero l'origine dell'Homo sapiens a circa 300 000 anni fa.
Questa è la lista degli episodi della serie anime Yu-Gi-Oh! Duel Monsters, tratta dall' omonimo manga di Kazuki Takahashi e prodotta dalla Nihon Ad Systems. Tutte le stagioni sono state trasmesse su Italia 1 con i titoli Yu-Gi-Oh! e, a partire dalla settima, Yu-Gi-Oh! Grand Championship, dal 1º settembre 2003 al 2 aprile 2006.
Questa è la lista degli episodi di Dragon Ball Z, serie televisiva anime tratta dalla seconda parte del manga Dragon Ball di Akira Toriyama. La serie, prodotta dalla Toei Animation, è andata in onda su Fuji TV dal 26 aprile 1989 al 31 gennaio 1996, per un totale di 291 episodi. Essa narra le avventure di Goku, ormai divenuto adulto, il quale si è sposato con Chichi e da cui ha avuto due figli: Gohan e, successivamente, Goten, alle prese con avversari sempre più potenti nel tentativo di difendere l'universo. In Italia la serie è arrivata nel 2000 ad opera di Mediaset, che, in occasione della trasmissione su Italia 1, ne cambiò il titolo in What's My Destiny Dragon Ball. Venne mandata in onda per la prima volta da aprile a giugno 2000, trasmettendo il primo blocco di circa 107 episodi fino all'estate. La trasmissione riprese nel settembre dello stesso anno e terminò nell'aprile del 2001. L'anime è poi andato in replica anche sui canali satellitari Italia Teen Television e Hiro ed è stato replicato diverse volte anche sulle emittenti in chiaro, dove la prima replica risale al settembre del 2001. Per quanto riguarda il mercato home video, Dragon Ball Z è stato distribuito da DeAgostini in VHS nell'estate 1998, prima del passaggio televisivo e quando ancora la prima serie andava in onda su JTV. La stessa edizione fu poi ripubblicata da Dynamic Italia nelle videoteche e nelle fumetterie con la copertina plastificata invece che in cartoncino. È stata riproposta in edizione DVD sempre da DeAgostini nella collana Dragon Ball Z DVD Collection, e in seguito da EXA Cinema e da Yamato Video, in 15 box. La colonna sonora dell'anime è stata composta da Shunsuke Kikuchi. Nella versione giapponese per gli episodi dall'1 al 199 la sigla d'apertura usata è Cha-La Head-Cha-La cantata da Hironobu Kageyama e la sigla di chiusura è Dete Koi Tobikiri ZENKAI Power! di MANNA; le quali, per le puntate dalla 200 in poi, vengono sostituite rispettivamente da We Gotta Power e Boku-tachi wa Tenshi datta, cantate sempre da Hironobu Kageyama. Per la versione italiana è stata utilizzata come unica sigla per tutta la serie la canzone What's My Destiny Dragon Ball, interpretata da Giorgio Vanni.
Questa è la lista degli episodi di Dragon Ball Super (ドラゴンボール超(スーパー) Doragon Bōru Sūpā?), serie televisiva anime prodotta dalla Toei Animation come sequel del manga Dragon Ball e dell'anime Dragon Ball Z da esso tratto. La serie venne trasmessa dal 5 luglio 2015 al 25 marzo 2018 su Fuji TV alle ore 9:00 di mattina, subito dopo la fine di Dragon Ball Kai, e narra gli eventi successivi alla sconfitta di Majin Bu da parte di Goku e dei suoi amici. In Italia i diritti sono stati acquistati da Mediaset e la serie va in onda in prima TV su Italia 1: i primi 27 episodi della serie sono stati trasmessi inizialmente dal 23 dicembre 2016 al 7 gennaio 2017 alle ore 13:45 fino all'episodio 16, mentre le puntate da 17 a 27 sono andate in onda l'8 gennaio 2017 in un'unica serata dalle 19:07 alle 23:50, per poi essere replicate dal lunedì al venerdì al solito orario. La trasmissione di un nuovo blocco di 25 episodi (dal 28° al 52°) è avvenuta dal 6 settembre al 10 ottobre 2017 alle ore 13:55. Un terzo pacchetto di 24 episodi (dal numero 53 al numero 76) è stato programmato inizialmente dal 2 al 23 gennaio 2018 dal lunedì al venerdì alle ore 14:35 fino all'episodio 68, mentre le ultime otto puntate, da 69 a 76, sono state trasmesse due per volta, di sabato alle ore 13:50, dal 27 gennaio al 17 febbraio 2018. Dal 23 febbraio 2019 sono ripartiti gli episodi inediti con un nuovo pacchetto di episodi, dal 77 al 116, sempre su Italia 1, ogni sabato in seconda serata (tre o quattro episodi alla volta) fino al 25 maggio 2019, e la novità è data dalla presenza delle anticipazioni dell'episodio successivo doppiate in italiano da Claudio Moneta ed il mantenimento dei titoli fedeli all'originale giapponese e non più adattati. I restanti 15 episodi sono stati trasmessi su Italia 1 dal 7 al 29 settembre 2019 in prima tv ogni sabato e domenica tra le 9:00 e le 9:35 circa. Le sigle di apertura sono: Chōzetsu ☆ Dynamic! (超絶 ☆ ダイナミック!?) di Kazuya Yoshii dei The Yellow Monkey (episodi 1-76) e Genkai Toppa × Survivor (「ドラゴンボール超」?) di Kiyoshi Hikawa (episodi 77-131). Le sigle di chiusura sono: Hello Hello Hello (ハ ロ ー ハ ロ ー ハ ロ ー?) dei Good Morning America (episodi 1-12); Starring Star (スターリングスター?) dei KEYTALK (episodi 13-25); Usubeni (薄 紅?) dei Lacco Tower (episodi 26-36); Forever Dreaming dei Czecho No Republic (episodi 37-49); Yoka Yoka Dance dei Batten Shōjo-Tai (episodi 50-59); Chao Han Music (炒飯MUSIC Chāhan Myūjikku?) di Arukara (episodi 60-72); Aku no Tenshi to Seigi no Akuma (悪の天使と正義の悪魔?) dei The Collectors (episodi 73-83); Boogie Back di Miyu Inoue (episodi 84-96); Haruka dei Lacco Tower (episodi 97-108), 70cm Shiho no Madobe dei Rottengraffty (episodi 109-121) e Lagrima delle OnePixcel (episodi 122-131). Per la trasmissione italiana, a differenza delle precedenti serie del franchise, a causa delle restrizioni del contratto con la Toei Animation, vengono utilizzate le sigle originali, sebbene esista una sigla cantata da Giorgio Vanni (intitolata Dragon Ball Super Kame Hame Ha) prodotta da Lova Music S.r.l.
La Comedìa, o Commedia, conosciuta soprattutto come Divina Commedia, è un poema allegorico-didascalico di Dante Alighieri, scritto in terzine incatenate di endecasillabi (poi chiamate per antonomasia terzine dantesche) in lingua volgare fiorentina. L'opera non esiste nella sua forma originale: essendo stata prodotta prima dell'invenzione della stampa veniva scritta e ricopiata a mano; tra tutti i manoscritti giunti a noi oggigiorno non esistono due versioni uguali, come per tutti i testi antichi, i casi di diversificazione sono tantissimi e variano da semplici modifiche ortografiche, (diritta via o diricta via) fino all'uso di versi simili ma diversi, o parole completamente differenti che danno anche significati diversi, ad esempio il ruscello che esce dalle sorgenti di acqua bollente ..esce ruscello che parton poi tra lor le peccatrici che fu analizzato e commentato con il presupposto che ci fossero delle donne peccatrici, forse prostitute (?), lasciando molti dubbi, ma con un significato completamente stravolto rispetto al più ragionevole pettinatrici o pettatrici o pectatrici cioè le operaie che lavoravano la cardatura e la pettinatura dell lino nelle acque termali. Il titolo originale, con cui lo stesso autore designa il suo poema, fu Comedia (probabilmente pronunciata con accento tonico sulla i); e così è intitolata anche l'editio princeps del 1472. L'aggettivo «Divina» le fu attribuito dal Boccaccio nel Trattatello in laude di Dante, scritto fra il 1357 e il 1362 e stampato nel 1477. Ma è nella prestigiosa edizione giolitina, a cura di Ludovico Dolce e stampata da Gabriele Giolito de' Ferrari nel 1555, che la Commedia di Dante viene per la prima volta intitolata come da allora fu sempre conosciuta, ovvero "La Divina Comedia". Composta secondo i critici tra il 1304/07 e il 1321, anni del suo esilio in Lunigiana e Romagna, la Commedia è il capolavoro di Dante ed è universalmente ritenuta una delle più grandi opere della letteratura di tutti i tempi, nonché una delle più importanti testimonianze della civiltà medievale, tanto da essere conosciuta e studiata in tutto il mondo. Il poema è diviso in tre parti, chiamate «cantiche» (Inferno, Purgatorio e Paradiso), ognuna delle quali composta da 33 canti (tranne l'Inferno, che contiene un ulteriore canto proemiale) formati da un numero variabile di versi, fra 115 e 160, strutturati in terzine. Il poeta narra di un viaggio immaginario, ovvero di un Itinerarium mentis in Deum, attraverso i tre regni ultraterreni che lo condurrà fino alla visione della Trinità. La sua rappresentazione immaginaria e allegorica dell'oltretomba cristiano è un culmine della visione medievale del mondo sviluppatasi nella Chiesa cattolica. È stato notato come tutte e tre le cantiche terminino con la parola «stelle» (Inferno: "E quindi uscimmo a riveder le stelle"; Purgatorio: "Puro e disposto a salir a le stelle"; Paradiso: "L'amor che move il sole e l'altre stelle"). L'opera ebbe subito uno straordinario successo e contribuì in maniera determinante al processo di consolidamento del dialetto toscano come lingua italiana. Il testo, del quale non si possiede l'autografo, fu infatti copiato sin dai primissimi anni della sua diffusione e fino all'avvento della stampa in un ampio numero di manoscritti. Parallelamente si diffuse la pratica della chiosa e del commento al testo (si calcolano circa sessanta commenti e tra le 100.000 e le 200.000 pagine), dando vita a una tradizione di letture e di studi danteschi mai interrotta: si parla così di "secolare commento". La vastità delle testimonianze manoscritte della Commedia ha comportato un'oggettiva difficoltà nella definizione del testo: nella seconda metà del Novecento l'edizione di riferimento è stata quella realizzata da Giorgio Petrocchi per la Società Dantesca Italiana. Più di recente due diverse edizioni critiche sono state curate da Antonio Lanza e Federico Sanguineti.La Commedia, pur proseguendo molti dei modi caratteristici della letteratura e dello stile medievali (ispirazione religiosa, scopo didascalico e morale, linguaggio e stile basati sulla percezione visiva e immediata delle cose), è profondamente innovativa poiché, come è stato rilevato in particolare negli studi di Erich Auerbach, tende a una rappresentazione ampia e drammatica della realtà, espressa anche con l'uso di neologismi creati da Dante come «insusarsi», «inluiarsi» e «inleiarsi».È una delle letture obbligate del sistema scolastico italiano.
Candy Candy (キャンディ・キャンディ Kyandi Kyandi?) è un manga giapponese di genere shōjo di Kyoko Mizuki e disegnato da Yumiko Igarashi, pubblicato nel 1975 da Kōdansha. Ne venne successivamente realizzata una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation, che fu trasmessa anche in Italia dal 1980 al 1997, inizialmente con il titolo originale, in seguito come Dolce Candy. La serie fu anche trasposta dalla stessa autrice in un omonimo romanzo pubblicato nel 1978 per la stessa casa editrice.
La Bugatti è una casa automobilistica francese, nota principalmente per le sue vetture sportive nonché per quelle da corsa d'anteguerra. Fondata nel 1909 dall'emigrato italiano Ettore Bugatti, cessò inizialmente le sue attività nel 1963. Dal 1987 i diritti del marchio vennero acquistati da Romano Artioli che ne riprese la produzione costituendo la società italiana Bugatti Automobili, la quale nel 1995 cessò a sua volta ogni attività. Dal 1998 Bugatti è un marchio del gruppo tedesco Volkswagen Aktiengesellschaft che ha creato ad hoc una società finanziaria denominata Bugatti Automobiles.