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Yu-Gi-Oh! Zexal (遊☆戯☆王ゼアル Yu-Gi-Oh! Zearu?) è la quarta serie del franchise di Yu-Gi-Oh!. Il manga, disegnato da Naoto Miyashi, è serializzato sulla rivista V Jump della Shūeisha, mentre l'anime, prodotto da NAS e Gallop, è stato trasmesso in Giappone su TV Tokyo dall'11 aprile 2011 al 24 settembre 2012 e in Italia su K2 dal 9 giugno 2012 al 17 ottobre 2013. Un sequel, intitolato Yu-Gi-Oh! Zexal II (遊☆戯☆王ZEXALⅡ(セカンド) Yu-Gi-Oh! Zearu Sekando?), è stato trasmesso in Giappone su TV Tokyo dal 7 ottobre 2012 al 23 marzo 2014 e in Italia su K2 dal 18 ottobre 2013 al 19 marzo 2015. La serie introduce i Duel Gazers, dei visori per la realtà aumentata, e i Mostri Xyz: sovrapponendo due o più mostri dello stesso Livello, si può evocare un Mostro Xyz che abbia quel Rango. I mostri sovrapposti non scompaiono dal campo di gioco, ma diventano Unità Sovrapposte attaccate al mostro stesso e ognuna di esse può essere usata una volta sola durante il Duello per attivare gli effetti dei Mostri Xyz. Sovrapponendo un Numero, il mostro compie l'evoluzione Chaos Xyz, si trasforma in un Mostro Numero Chaos e, oltre a mantenere le sue Unità Sovrapposte originali, ne guadagna un'altra, la sua forma base. In Yu-Gi-Oh! Zexal II vengono introdotti i mostri Chaos Xyz, controparti Xyz normali dei Numeri C.
Tim Considine (Los Angeles, 31 dicembre 1940) è un attore e fotografo statunitense, noto soprattutto per i suoi ruoli di attore bambino negli anni cinquanta, in particolare come coprotagonista con David Stollery della serie televisiva Spin e Marty (1955-1957) e quindi come giovane attore nella serie televisiva Io e i miei tre figli (1960-1965) con Fred MacMurray.
Gabriele D'Annunzio, allo stato civile Gabriele d'Annunzio (Pescara, 12 marzo 1863 – Gardone Riviera, 1º marzo 1938), è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico, giornalista e patriota italiano, simbolo del decadentismo e celebre figura della prima guerra mondiale, dal 1924 insignito dal Re Vittorio Emanuele III del titolo di Principe di Montenevoso. Soprannominato il Vate (allo stesso modo di Giosuè Carducci), cioè "poeta sacro, profeta", cantore dell'Italia umbertina, o anche "l'Immaginifico", occupò una posizione preminente nella letteratura italiana dal 1889 al 1910 circa e nella vita politica dal 1914 al 1924. È stato definito «eccezionale e ultimo interprete della più duratura tradizione poetica italiana […]». Come figura politica, lasciò un segno nella sua epoca ed ebbe un'influenza notevole sugli eventi che gli sarebbero succeduti.La sua arte fu così determinante per la cultura di massa, che influenzò usi e costumi nell'Italia - e non solo - del suo tempo: un periodo che più tardi sarebbe stato definito, appunto, dannunzianesimo.
Questa è la lista degli episodi di Dragon Ball Z, serie televisiva anime tratta dalla seconda parte del manga Dragon Ball di Akira Toriyama. La serie, prodotta dalla Toei Animation, è andata in onda su Fuji TV dal 26 aprile 1989 al 31 gennaio 1996, per un totale di 291 episodi. Essa narra le avventure di Goku, ormai divenuto adulto, il quale si è sposato con Chichi e da cui ha avuto due figli: Gohan e, successivamente, Goten, alle prese con avversari sempre più potenti nel tentativo di difendere l'universo. In Italia la serie è arrivata nel 2000 ad opera di Mediaset, che, in occasione della trasmissione su Italia 1, ne cambiò il titolo in What's My Destiny Dragon Ball. Venne mandata in onda per la prima volta da aprile a giugno 2000, trasmettendo il primo blocco di circa 107 episodi fino all'estate. La trasmissione riprese nel settembre dello stesso anno e terminò nell'aprile del 2001. L'anime è poi andato in replica anche sui canali satellitari Italia Teen Television e Hiro ed è stato replicato diverse volte anche sulle emittenti in chiaro, dove la prima replica risale al settembre del 2001. Per quanto riguarda il mercato home video, Dragon Ball Z è stato distribuito da DeAgostini in VHS nell'estate 1998, prima del passaggio televisivo e quando ancora la prima serie andava in onda su JTV. La stessa edizione fu poi ripubblicata da Dynamic Italia nelle videoteche e nelle fumetterie con la copertina plastificata invece che in cartoncino. È stata riproposta in edizione DVD sempre da DeAgostini nella collana Dragon Ball Z DVD Collection, e in seguito da EXA Cinema e da Yamato Video, in 15 box. La colonna sonora dell'anime è stata composta da Shunsuke Kikuchi. Nella versione giapponese per gli episodi dall'1 al 199 la sigla d'apertura usata è Cha-La Head-Cha-La cantata da Hironobu Kageyama e la sigla di chiusura è Dete Koi Tobikiri ZENKAI Power! di MANNA; le quali, per le puntate dalla 200 in poi, vengono sostituite rispettivamente da We Gotta Power e Boku-tachi wa Tenshi datta, cantate sempre da Hironobu Kageyama. Per la versione italiana è stata utilizzata come unica sigla per tutta la serie la canzone What's My Destiny Dragon Ball, interpretata da Giorgio Vanni.
Questa è la lista degli episodi di Dragon Ball Super (ドラゴンボール超(スーパー) Doragon Bōru Sūpā?), serie televisiva anime prodotta dalla Toei Animation come sequel del manga Dragon Ball e dell'anime Dragon Ball Z da esso tratto. La serie venne trasmessa dal 5 luglio 2015 al 25 marzo 2018 su Fuji TV alle ore 9:00 di mattina, subito dopo la fine di Dragon Ball Kai, e narra gli eventi successivi alla sconfitta di Majin Bu da parte di Goku e dei suoi amici. In Italia i diritti sono stati acquistati da Mediaset e la serie va in onda in prima TV su Italia 1: i primi 27 episodi della serie sono stati trasmessi inizialmente dal 23 dicembre 2016 al 7 gennaio 2017 alle ore 13:45 fino all'episodio 16, mentre le puntate da 17 a 27 sono andate in onda l'8 gennaio 2017 in un'unica serata dalle 19:07 alle 23:50, per poi essere replicate dal lunedì al venerdì al solito orario. La trasmissione di un nuovo blocco di 25 episodi (dal 28° al 52°) è avvenuta dal 6 settembre al 10 ottobre 2017 alle ore 13:55. Un terzo pacchetto di 24 episodi (dal numero 53 al numero 76) è stato programmato inizialmente dal 2 al 23 gennaio 2018 dal lunedì al venerdì alle ore 14:35 fino all'episodio 68, mentre le ultime otto puntate, da 69 a 76, sono state trasmesse due per volta, di sabato alle ore 13:50, dal 27 gennaio al 17 febbraio 2018. Dal 23 febbraio 2019 sono ripartiti gli episodi inediti con un nuovo pacchetto di episodi, dal 77 al 116, sempre su Italia 1, ogni sabato in seconda serata (tre o quattro episodi alla volta) fino al 25 maggio 2019, e la novità è data dalla presenza delle anticipazioni dell'episodio successivo doppiate in italiano da Claudio Moneta ed il mantenimento dei titoli fedeli all'originale giapponese e non più adattati. I restanti 15 episodi sono stati trasmessi su Italia 1 dal 7 al 29 settembre 2019 in prima tv ogni sabato e domenica tra le 9:00 e le 9:35 circa. Le sigle di apertura sono: Chōzetsu ☆ Dynamic! (超絶 ☆ ダイナミック!?) di Kazuya Yoshii dei The Yellow Monkey (episodi 1-76) e Genkai Toppa × Survivor (「ドラゴンボール超」?) di Kiyoshi Hikawa (episodi 77-131). Le sigle di chiusura sono: Hello Hello Hello (ハ ロ ー ハ ロ ー ハ ロ ー?) dei Good Morning America (episodi 1-12); Starring Star (スターリングスター?) dei KEYTALK (episodi 13-25); Usubeni (薄 紅?) dei Lacco Tower (episodi 26-36); Forever Dreaming dei Czecho No Republic (episodi 37-49); Yoka Yoka Dance dei Batten Shōjo-Tai (episodi 50-59); Chao Han Music (炒飯MUSIC Chāhan Myūjikku?) di Arukara (episodi 60-72); Aku no Tenshi to Seigi no Akuma (悪の天使と正義の悪魔?) dei The Collectors (episodi 73-83); Boogie Back di Miyu Inoue (episodi 84-96); Haruka dei Lacco Tower (episodi 97-108), 70cm Shiho no Madobe dei Rottengraffty (episodi 109-121) e Lagrima delle OnePixcel (episodi 122-131). Per la trasmissione italiana, a differenza delle precedenti serie del franchise, a causa delle restrizioni del contratto con la Toei Animation, vengono utilizzate le sigle originali, sebbene esista una sigla cantata da Giorgio Vanni (intitolata Dragon Ball Super Kame Hame Ha) prodotta da Lova Music S.r.l.
L'undicesima stagione de I Simpson (serie di produzione BABF) è andata in onda negli USA dal 26 settembre 1999 al 21 maggio 2000. La stagione comprende quattro episodi della serie di produzione AABF, relativa alla precedente stagione. L'episodio Dietro la risata ha vinto un Emmy per il miglior programma animato. In Italia è stata trasmessa per la prima volta dal 2 ottobre al 20 novembre del 2000 su Italia 1. Dal 6 ottobre 2008 è in vendita il cofanetto contenente l'undicesima stagione completa. Dal 18 al 29 luglio 2016 questa stagione viene replicata su Italia 1 per la prima volta rimasterizzata in 16:9 e in alta definizione, a eccezione degli episodi Piccola grande mamma e La paura fa novanta X trasmessi il 16 agosto, e Di nuovo solo-solino-soletto il giorno dopo.
Candy Candy (キャンディ・キャンディ Kyandi Kyandi?) è un manga giapponese di genere shōjo di Kyoko Mizuki e disegnato da Yumiko Igarashi, pubblicato nel 1975 da Kōdansha. Ne venne successivamente realizzata una serie televisiva anime, prodotta da Toei Animation, che fu trasmessa anche in Italia dal 1980 al 1997, inizialmente con il titolo originale, in seguito come Dolce Candy. La serie fu anche trasposta dalla stessa autrice in un omonimo romanzo pubblicato nel 1978 per la stessa casa editrice.
Aurelio Agostino d'Ippona (in latino: Aurelius Augustinus Hipponensis; Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28 agosto 430) è stato un filosofo, vescovo e teologo romano di origine nordafricana e lingua latina. Conosciuto come sant'Agostino, è Padre, dottore e santo della Chiesa cattolica, detto anche Doctor Gratiae ("Dottore della Grazia"). Forse il maggiore rappresentante della Patristica, è stato definito da Monsignor Antonio Livi «il massimo pensatore cristiano del primo millennio e certamente anche uno dei più grandi geni dell'umanità in assoluto». Se le Confessioni sono la sua opera più celebre, si segnala per importanza, nella vastissima produzione agostiniana, La città di Dio.