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Autore principale: Toscana, Regione: Consiglio regionale
Pubblicazione: Firenze : Consiglio regionale della Toscana, 2004
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Una regione italiana a statuto speciale è una regione italiana che gode di particolari forme e condizioni di autonomia. Cinque regioni italiane sono chiamate a statuto speciale, approvato dal Parlamento con legge costituzionale: Sicilia, Sardegna, Valle d'Aosta, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige (in realtà costituita dalle province autonome di Trento e Bolzano, ai sensi dell'art. 116 della Costituzione).
Il Consiglio di Stato è, nell'ordinamento italiano, un organo di rilievo costituzionale. Previsto dall'articolo 100 della Costituzione, che lo inserisce tra gli organi ausiliari del Governo, è organo giurisdizionale, ed è anche massimo giudice speciale amministrativo, in posizione di terzietà rispetto alla pubblica amministrazione italiana, ai sensi dell'articolo 103 della Costituzione. La sua sede è Palazzo Spada, a Roma.
Il Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana presiede il Consiglio dei ministri, ai sensi dell'articolo 95 della Costituzione "dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Mantiene l'unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l'attività dei ministri". Contrariamente a come vengono talvolta definiti in ambito giornalistico, il titolo e le funzioni della carica non corrispondono a quelli di "capo del governo", ma sono correttamente espressi con la locuzione latina di Primus inter pares. La carica non è elettiva ma viene assegnata dal Presidente della Repubblica ai sensi dell'articolo 92 della Costituzione, che non richiede particolari requisiti necessari per tale nomina. Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e su proposta di esso nomina i Ministri della Repubblica. Nella cosiddetta seconda repubblica si è diffuso l'uso giornalistico-politico del termine premier in luogo di Presidente del Consiglio, in analogia con la figura britannica del premierato; l'uso è improprio perché, sebbene entrambi rappresentino il vertice del potere esecutivo, si tratta di organi differenti per origine, costituzione e poteri. Dal 1º giugno 2018 il presidente del Consiglio dei ministri è Giuseppe Conte.
La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano, che in quanto tale occupa il vertice della gerarchia delle fonti nell'ordinamento giuridico della Repubblica: considerata una costituzione scritta, rigida, lunga, votata, compromissoria, laica, democratica e tendenzialmente programmatica, è formata da 139 articoli e di 18 disposizioni transitorie e finali.Approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre seguente, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 298, edizione straordinaria, dello stesso giorno, ed entrata in vigore il 1º gennaio 1948, ne esistono tre originali, uno dei quali conservato presso l'archivio storico della Presidenza della Repubblica Italiana.
Il Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana presiede il Consiglio dei ministri, ai sensi dell'articolo 95 della Costituzione "dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Mantiene l'unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l'attività dei ministri". Contrariamente a come vengono talvolta definiti in ambito giornalistico, il titolo e le funzioni della carica non corrispondono a quelli di "capo del governo", ma sono correttamente espressi con la locuzione latina di Primus inter pares. La carica non è elettiva ma viene assegnata dal Presidente della Repubblica ai sensi dell'articolo 92 della Costituzione, che non richiede particolari requisiti necessari per tale nomina. Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e su proposta di esso nomina i Ministri della Repubblica. Nella cosiddetta seconda repubblica si è diffuso l'uso giornalistico-politico del termine premier in luogo di Presidente del Consiglio, in analogia con la figura britannica del premierato; l'uso è improprio perché, sebbene entrambi rappresentino il vertice del potere esecutivo, si tratta di organi differenti per origine, costituzione e poteri. Dal 1º giugno 2018 il presidente del Consiglio dei ministri è Giuseppe Conte.
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