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Autore principale: Brunswic, Anne
Pubblicazione: Firenze : Le lettere, c2005
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP; in arabo: منظمة التحرير الفلسطينية, Munaẓẓamat al-Taḥrīr al-Filasṭīniyya) è un'organizzazione politica palestinese, considerata dalla Lega araba a partire dal 1974 la legittima "rappresentante del popolo palestinese".Fondata a Gerusalemme nel maggio 1964 da una riunione di 422 personalità nazionali palestinesi, a seguito di una precedente decisione della Lega araba, il suo obiettivo era la "liberazione della Palestina" attraverso la lotta armata. L'originale Statuto dell'OLP (del 28 maggio 1964) dichiarava che "la Palestina all'interno dei confini che esistevano al momento del mandato britannico è una singola unità regionale" e ha cercato di "vietare ... l'esistenza e l'attività" del sionismo. Lo Statuto fa anche riferimento al diritto al ritorno e all'auto-determinazione per i palestinesi. Uno Stato palestinese non è citato, anche se nel 1974 l'OLP ha chiesto uno Stato indipendente nel territorio del Mandato di Palestina. Nel 1988, l'OLP ha adottato ufficialmente una soluzione a due Stati, con Israele e la Palestina che vivono fianco a fianco e con Gerusalemme Est come capitale dello Stato di Palestina.Nel 1993, il presidente e capo terrorista dell'OLP Yasser Arafat ha politicamente riconosciuto lo Stato di Israele in una lettera ufficiale al suo primo ministro Yitzhak Rabin. Eppure ad oggi non ha mai eliminato dal suo statuto l'articolo che auspica l'eliminazione dello Stato d'Israele. In risposta alla lettera di Arafat, Israele pur di avere una controparte con la quale trattare per arrivare alla pace, ha comunque riconosciuto l'OLP come il rappresentante del popolo palestinese. Arafat è stato il presidente del Comitato esecutivo dell'OLP dal 1969 fino alla sua morte nel 2004. È stato sostituito da Mahmūd Abbās (noto anche come Abu Mazen). Secondo un report del "National Criminal Intelligence Service", l'Olp è stato "il più ricco di tutte le organizzazioni terroristiche", con 8 - 10 miliardi di dollari in attività e un reddito annuo di 1,5 - 2 miliardi di dollari da "donazioni, estorsioni, saldi, traffici illegali di armi, il traffico di stupefacenti, riciclaggio di denaro sporco, frodi, ecc". The Daily Telegraph ha riferito nel 1999 che l'OLP aveva 50 miliardi di dollari di investimenti in segreto in tutto il mondo.L'etichetta di "organizzazione terroristica" è stata contestata ed è stata de facto superata nel 1993, a seguito della stipula degli accordi di Oslo.
Taybeh ( in arabo: الطيبة ) è un villaggio palestinese in Cisgiordania, 15 chilometri (9,3 miglia) a nord-est di Gerusalemme e 12 chilometri (7,4 miglia) a nord-est di Ramallah nel Governatorato di Ramallah e al-Bireh, a 850 metri (2788 piedi) sul livello del mare. Secondo l'ufficio centrale palestinese di statistica, Taybeh aveva una popolazione di 1.452 abitanti nel 2007. Taybeh è l'unica comunità completamente cristiana in Palestina.
Rafah ( in arabo: رفح - Rafaḥ ) è una città palestinese nel sud della Striscia di Gaza. È capoluogo del governatorato di Rafah e situata 30 chilometri (19 mi) a sud di Gaza, sul confine con l'Egitto (Valico di Rafah). La popolazione di Rafah è di 152.950 persone (2014), in gran parte composta da rifugiati palestinesi ospitati in due campi profughi, il campo Canada (As-Sultan) a nord e il campo Rafah a sud. Quando Israele si ritirò dal Sinai nel 1982, la città di Rafah fu divisa in una parte di Gaza e in una parte egiziana, dividendo le famiglie, separate da barriere di filo spinato. Il centro della città fu distrutto da Israele ed Egitto per creare una zona cuscinetto. Rafah è il sito del valico di frontiera di Rafah, l'unico punto di attraversamento tra l'Egitto e lo stato della Palestina. L'unico aeroporto di Gaza, l'aeroporto internazionale Yasser Arafat, era situato a sud della città; ha funzionato solo dal 1998 al 2001, quando è stato bombardato e demolito dall'esercito israeliano (IDF) per rappresaglia dopo l'uccisione di soldati israeliani da parte di membri di Hamas. Nel corso degli anni Rafah è stato conosciuta come "Robihwa" dagli antichi egizi, "Rafihu" dagli Assiri, "Ῥαφία, Rhaphia" dai Greci, "Raphia" dai Romani, רפיח "Rafiaḥ" dagli ebrei, "Rafh" dalcaliffato arabo. La traslitterazione del nome ebraico "Rafiah" è usata nell'inglese moderno insieme a "Rafah"
Muḥammad Amīn al-Ḥusaynī (anche reso come Amin al-Husseini, in arabo: محمد أمين الحسيني; Gerusalemme, 1897 – Beirut, 4 luglio 1974) è stato un politico palestinese, Gran Mufti di Gerusalemme. Fu uno dei principali leader nazionalisti arabi radicali degli anni trenta, indicato anche come un precursore del fondamentalismo islamico, malgrado i suoi lavori non abbiano mai inteso coinvolgere aspetti regolati dalla teologia islamica. Noto per la sua avversione verso l’ebraismo in Palestina, al-Ḥusaynī combatté contro l'instaurazione di uno Stato ebraico nel territorio mandatario britannico in Palestina e sostenne la creazione di uno Stato arabo in sua vece. A tal fine, al-Ḥusaynī non esitò a cercare il sostegno della Germania nazista e dell'Italia fascista, collaborando in seguito attivamente con la prima durante la seconda guerra mondiale, facilitando ad esempio il reclutamento di musulmani nelle formazioni internazionali delle Waffen-SS ed in quelle del Regio Esercito italiano. Contrariamente a quanto sovente sostenuto, l'ascesa religiosa e politica di al-Ḥusaynī fu contrastata già a partire dall'inizio degli anni venti da una parte della società arabo-palestinese.
Con il nome Palestina (in greco: Παλαιστίνη, Palaistínē; in latino: Palaestina; in arabo: فلسطين, Falasṭīn; in ebraico: פלשתינה?, Palestina; in yiddish: פאלעסטינע, Palestine) viene indicata la regione geografica del Vicino Oriente compresa tra il Mar Mediterraneo, il fiume Giordano, il Mar Morto, a scendere fino al mar Rosso e i confini con l'Egitto. I confini e lo status politico della regione sono cambiati nel corso della storia: il nome "Palestina" fu usato da scrittori greci antichi per indicare la regione tra la Fenicia e l'Egitto e poi fu ufficialmente adottato come nome di una provincia dell'impero romano, dell'impero bizantino e del califfato arabo omayyade e abbaside. La regione comprendeva la maggior parte del territorio chiamato nella Bibbia ebraica '"Terra di Canaan" e "Terra di Israele". Occupa la parte meridionale della più ampia regione storica della Siria (o Levante) ed è considerata "Terra Santa" da ebraismo, cristianesimo e islam. Durante il dominio ottomano l'area fu divisa in diverse regioni amministrative e comprendeva principalmente il Sangiaccato di Gerusalemme, oltre a parti del Vilayet di Beirut (il Sangiaccato di Nablus e il Sangiaccato di Acri) e del Vilayet di Siria. Dopo il crollo dell'impero ottomano fu creata a ovest del fiume Giordano la Palestina sotto mandato britannico (1922-1948), oggetto di una partizione nel 1947 a opera dell'ONU che ne destinò una parte a uno Stato ebraico (poi diventato Israele) e un'altra a uno Stato arabo (poi diventato lo Stato di Palestina). Attualmente il suo territorio è quindi diviso tra lo Stato di Israele e lo Stato di Palestina, anche se la regione storicamente ha incluso anche parti degli odierni Stati di Giordania (l'area transgiordana più vicina al fiume Giordano, sulla sponda orientale), della Siria e del Libano.
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