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Autore principale: Salgari, Emilio
Pubblicazione: Roma : Newton Compton, 1995
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il bramino dell'Assam è un romanzo d'avventura di Emilio Salgari, pubblicato nel 1911 a Firenze dall'editore Bemporad. Si tratta del nono volume del cosiddetto ciclo indo-malese ideato dal romanziere veronese; più precisamente, Il bramino dell'Assam fa parte del "secondo ciclo di Sandokan", la cui inaugurazione si fa tradizionalmente risalire al precedente libro La riconquista del Mompracem del 1908. Il romanzo, che presenta un finale aperto, forma una sola unità narrativa con i successivi La caduta di un impero e La rivincita di Yanez, romanzi serrafila dell'intero ciclo. Come già nel romanzo che lo precede, anche in quest'opera Salgari sceglie di concentrarsi sulle avventure di Yanez de Gomera, senza che il suo fraterno amico Sandokan entri nell'azione: questa scelta letteraria, per molti versi coraggiosa e lungimirante, costituisce la sorpresa insita nel nuovo mini-ciclo di storie.
Sandokan, soprannominato la Tigre della Malesia o la Tigre di Mompracem, è un personaggio immaginario e protagonista di numerosi romanzi d'avventura del ciclo dei pirati della Malesia creato dal celebre scrittore veronese di romanzi d'avventura Emilio Salgari, adattati successivamente in film, miniserie televisive, serie animate, film per la tv e fumetti.
Il ciclo indo-malese, o ciclo dei pirati della Malesia, è una saga di romanzi d'avventura, ideati e scritti da Emilio Salgari, scrittore di Verona, considerato il più celebre alfiere italiano del genere avventuroso. La saga copre un notevole arco temporale nella vita dello scrittore: comincia il 16 ottobre 1883, con la pubblicazione sul periodico veronese La Nuova Arena della prima puntata de La tigre della Malesia (poi divenuto, in volume, Le tigri di Mompracem). L'ultimo romanzo, intitolato La rivincita di Yanez, sarà pubblicato nel 1913 dall'editore Bemporad di Firenze, a due anni circa dalla morte per suicidio del novelliere veronese. Il ciclo non nasce da un'idea unitaria di base, studiata a tavolino, ma da un'intuizione estemporanea dell'autore, che lega due romanzi a sé stanti (Le tigri di Mompracem e I misteri della jungla nera), facendone confluire personaggi e temi in un terzo (I pirati della Malesia), dal quale poi si dipana l'intero ciclo.
Gli studi classici riguardano lo studio della antichità classica. Essi coprono l'antico mondo mediterraneo, in modo particolare la Grecia antica e Roma. Questo campo interseca lo studio delle lingue antiche, la letteratura, la filosofia, la storia, la filologia e l'archeologia. Tradizionalmente, in Occidente, lo studio dei classici greci e latini è stato considerato una delle pietre angolari delle discipline umanistiche e parte necessaria di una formazione completa. La letteratura dell'antica Grecia e di Roma è stata studiata ininterrottamente da quando è stata composta, anche se solo nel XVI secolo ha cominciato ad essere indicata come "studi classici" in senso moderno. Nel XIX secolo, la disciplina dei classici si ampliò con altri aspetti dello studio del mondo classico, come la storia e l'archeologia, che vennero inclusi all'interno di essa. Dal XX secolo, tuttavia, il dominio tradizionale dei classici, come parte della formazione d'élite in Occidente, è stato eroso.
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