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Autore principale: Ardens, Guido
Pubblicazione: Pisa : Nistri-Lischi, stampa 1939
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L'annessione della Contea di Nizza alla Francia è il nome generico dato alla riunificazione (questa è l'espressione utilizzata nel trattato) della Contea di Nizza, allora parte del Regno di Sardegna, alla Francia nel 1860.
Nizza (Nice in francese, Niça o Nissa in dialetto nizzardo, già conosciuta come Nizza Marittima) è una città di 343 889 abitanti della repubblica francese affacciata sulla Costa Azzurra, di cui è il maggior centro, vicino alla frontiera con l'Italia, nel dipartimento delle Alpi Marittime. È il quinto comune della Francia per popolazione (dopo Parigi, Marsiglia, Lione e Tolosa) con 343 629 abitanti nel 2012. La sua area metropolitana (unité urbaine de Nice) tuttavia, raggiunge 943 695 abitanti (2012) ed è la settima di Francia dopo Parigi, Marsiglia, Lione, Tolosa, Bordeaux e Lilla. Il suo aeroporto intercontinentale Nice Côte d'Azur posto alla periferia occidentale della città, con i suoi 12 016 730 passeggeri (2015), è il terzo della Francia dopo i due aeroporti parigini. Si tratta di una città a vocazione turistica. È la seconda città francese per capacità alberghiera.
Capitale storica della Contea di Nizza, Nizza ha fatto da sempre parte della Liguria sotto l'Impero Romano, nel Regno longobardo e nel Regno d'Italia, il quale fu incluso nell'Impero carolingio prima e nel Sacro Romano Impero poi. Fra il XIII e il XIV secolo cadde più volte sotto il dominio dei conti di Provenza, ma riguadagnò presto l'autonomia per entrare a far parte della Contea di Savoia nel 1388, con la dedizione di Nizza alla Savoia. Nel 1860, un anno prima dell'unità d'Italia, Nizza fu annessa alla Francia.
L'Irredentismo italiano a Nizza fu un movimento politico che promosse l'annessione della città di Nizza al Regno d’Italia. Il termine fu coniato dagli irredentisti italiani, il cui obiettivo era l'inclusione di tutte le popolazioni di lingua italiana nei confini del Regno d'Italia. Durante il Risorgimento, più precisamente nel 1860, il governo sabaudo aveva consentito alla Francia di annettersi la contea di Nizza, che faceva parte del Regno di Sardegna, come compenso per il supporto francese alla seconda guerra di indipendenza italiana (trattato di Torino) e l'annessione dell'Emilia e della Toscana. Di conseguenza, i nizzardi furono esclusi dal processo di unificazione dell'Italia.
La Contea di Nizza (in nizzardo, Countea de Nissa o Comtat de Niça; in francese, Comté de Nice) è stata una contea facente parte del Ducato di Savoia, poi del Regno di Sardegna dal 1720 . Nel periodo napoleonico fu una provincia annessa all'Impero francese. Il territorio della contea corrisponde all'antica regione storica detta Paese nizzardo (in nizzardo, Pais nissart o País Niçard; in francese Pays Niçois). Nel 1847 il re Carlo Alberto la trasformò nella nuova Divisione di Nizza, sebbene il titolo comitale rimanesse appannaggio del sovrano. La gran parte degli antichi territori della contea furono poi ceduti alla Francia nel 1860, paese di cui aveva già fatto parte fra il 1796 e il 1814. Capoluogo della contea era Nizza Marittima.
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