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Autore principale: Le Ny, Jean-François
Pubblicazione: Firenze : Giunti Barbera, 1972
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
In fisiologia un riflesso è una risposta involontaria ad uno stimolo, mediata da elementi nervosi, che termina con una risposta. I riflessi hanno generalmente lo scopo di mantenere l'omeostasi dell'organismo. In ambito animale i riflessi competono generalmente al sistema nervoso, all'apparato endocrino o ad entrambi.
Quando un bambino nasce lascia un ambiente protetto per entrare in un mondo dove viene a contatto con una innumerevole quantità di stimoli sensoriali. Per poter sopravvivere a questo cambiamento dispone di un insieme di riflessi arcaici primari, chiamati riflessi neonatali, designati ad assicurare una risposta immediata al nuovo intorno. La presenza dei riflessi primari è indispensabile per la sopravvivenza del nascituro. Altrettanto indispensabile per l'organizzazione della sua vita relazionale, sensoriale, affettiva e produttiva è che questi riflessi si estinguano completamente entro i 6-12 mesi di vita.
Prendono il nome di riflessi troncoencefalici, i seguenti riflessi che hanno sede nel tronco encefalico: riflesso corneale riflesso oculo-vestibolare riflesso oculo-cefalico (riflesso degli "occhi di bambola") riflesso fotomotore riflesso cilio-spinale riflesso carenale: assenza di riflesso tussigeno alla stimolazione bronchiale
Un riflesso nervoso è una risposta automatica e involontaria dell'organismo, mediata dal sistema nervoso con la formazione di un arco riflesso che genera una risposta in seguito a uno stimolo proveniente dall'ambiente o dall'interno del corpo.
Il riflesso di Moro è uno dei riflessi neonatali, normalmente presente in tutti i neonati fino a 6 mesi di età come risposta a un'improvvisa perdita di sostegno, quando il bambino si sente come se stesse cadendo. Il significato principale del riflesso Moro è nella valutazione dell'integrazione del sistema nervoso centrale. Si manifesta con una reazione di soprassalto accompagnata da improvvisa apertura delle braccia al verificarsi di stimoli come un rumore improvviso o quando si appoggia il neonato supino in modo un po' brusco o rapido. Nei dettaglio implica tre componenti distinti: allargando le braccia (flessione) piegando le braccia (flessione) piangendo (di solito)
L'apprendimento, nella psicologia cognitiva, consiste nell'acquisizione o nella modifica di conoscenze, comportamenti, abilità, valori o preferenze e può riguardare la sintesi di diversi tipi di informazione. Possiedono questa capacità gli esseri umani, gli animali, le piante e alcune macchine. L'evoluzione del comportamento nel tempo segue una curva di apprendimento. Lo studio dell'apprendimento umano fa parte della psicologia sperimentale, della pedagogia, della psicologia cognitiva e delle scienze dell'educazione. Le istituzioni dell'educazione formale devono tener conto dei principi generali che regolano l'apprendimento nella stesura del progetto educativo. Numerose sono le agenzie sociali che producono apprendimento informale. Possono essere appresi sia comportamenti adattativi che disadattivi.
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