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Autore principale: Lanza, Gaetano
Pubblicazione: Firenze : Centro Stampa dell'Istituto IDI, 1977
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La tossicodipendenza (dal greco: toxikon, "veleno") viene intesa come sistema comportamentale che si instaura dopo l'uso cronico e compulsivo di sostanze (droghe illegali o legali come l'alcol, o farmaci a prescrizione medica).
I Servizi per le Tossicodipendenze (SerT), o Servizi per le Dipendenze patologiche (SerD), sono i servizi pubblici del Sistema Sanitario Nazionale italiano (SSN), dedicati alla cura, alla prevenzione e alla riabilitazione delle persone che hanno problemi conseguenti all'abuso ed alla dipendenza di sostanze psicoattive come droghe o comportamenti compulsivi come il gioco d'azzardo patologico.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino (Wir Kinder vom Bahnhof Zoo) è un libro pubblicato nel 1978 dai giornalisti K. Hermann e H. Rieck e dalla protagonista Christiane Vera Felscherinow. Il racconto autobiografico descrive con particolare realismo il trasloco a sei anni dalla campagna di Amburgo al sobborgo berlinese di Gropiusstadt, l'infanzia difficile, il padre violento e la separazione dei genitori, l'iniziazione alle droghe dapprima in un oratorio protestante, poi nella discoteca berlinese Sound. Seguono i primi innamoramenti, le prime amicizie e la caduta nel tunnel della tossicodipendenza e della prostituzione.
Per dipendenza si intende un'alterazione del comportamento che da semplice o comune abitudine diventa una ricerca esagerata e patologica del piacere attraverso mezzi o sostanze o comportamenti che sfociano nella condizione patologica. L'individuo dipendente tende a perdere la capacità di un controllo sull'abitudine.Il DSM-V e l’ICD-10, i testi di riferimento internazionale per la diagnosi psichiatrica, indicano il segno cardinale della dipendenza nell’uso compulsivo di una sostanza a dispetto della consapevolezza delle conseguenze negative, in sostanza la perdita del controllo volontario del comportamento. Gli eccezionali avanzamenti delle neuroscienze hanno portato a far luce su alcuni dei meccanismi cerebrali correlati alle dipendenze. Il modello di spiegazione neurobiologico della dipendenza sembra corroborato da risultati sperimentali sui modelli animali, e anche dai numerosi reperti ottenuti con le nuove tecniche di visualizzazione in vivo delle funzioni del cervello umano, come la PET e la risonanza magnetica funzionale. Questi strumenti di indagine sembrano rilevare specifiche alterazioni funzionali e anche strutturali, per questo croniche, nel sistema nervoso centrale dei soggetti dipendenti. Per queste ragioni, la dipendenza come malattia è concettualizzata come una patologia cronica del cervello. Il modello concettuale della dipendenza come malattia cronica del cervello, è esemplarmente illustrato da un citatissimo lavoro di Alan Leshner uscito nel 1997 su Science. All’epoca direttore del National Institute on Drug Abuse statunitense – il più grande ente mondiale per lo studio e l’intervento sulle tossicodipendenze - Leshner scriveva che nei soggetti vulnerabili l’uso prolungato di sostanze modifica le strutture e le funzioni del sistema nervoso centrale facendo scattare “un interruttore metaforico nel cervello” che porta alla “condizione di dipendenza, caratterizzata dalla ricerca e dall’uso compulsivo”. L'idea della dipendenza come malattia cronica del cervello ad andamento recidivante presenta tuttavia alcune serie incongruenze, come il fatto che molto spesso gli individui superano questa condizione senza ricorrere a cure, oppure che l'azione stessa delle sostanze psicoattive e la loro capacità di indurre dipendenza sono modulate da numerosi fattori di tipo psicologico e sociale. La dipendenza clinica da più sostanze o comportamenti in contemporanea o in sostituzione di uno di essi, in un preciso schema ricorrente e a lungo tempo, prende il nome di polidipendenza.
Christiane F. - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino (Christiane F. - Wir Kinder vom Bahnhof Zoo) è un film del 1981 diretto da Uli Edel. Il film, ispirato alla storia vera di Christiane Vera Felscherinow, è ambientato tra il 1975 e il 1977; la sceneggiatura è tratta dall'omonimo libro e contribuì alla fama della storia di Christiane, rendendo nota nel mondo occidentale la piaga della prostituzione e della tossicodipendenza giovanile.
[e:Aspirine macro shot.jpg|miniatura|256x256px|Compresse di [[Acidote, costituite per circa il 90% da acido acetilsalicilico, insieme a una quantità minore di filler e inerti. L'aspirina è un farmaceutico spesso usato per trattare il dolore, la febbre e l'infiammazione.]] Una droga è una qualsiasi sostanza che, se inalata, iniettata, fumata, ingerita, sciolta sotto la lingua, assorbita attraverso un cerotto sulla pelle o da diverse mucose, provoca un temporaneo cambiamento psico-fisiologico nel soggetto. In farmacologia la droga, chiamata anche farmaco, è una sostanza chimica utilizzata per trattare, curare, prevenire o diagnosticare una malattia o per promuovere il benessere. Tradizionalmente le droghe venivano ottenute attraverso l'estrazione dalle piante medicinali, ma più recentemente anche dalla sintesi organica. Le droghe farmaceutiche possono essere utilizzate per una durata limitata o su base regolare per i disturbi cronici. Il sistema di classificazione chimico terapeutico anatomico (ATC), il sistema di classificazione dei farmaci più utilizzato, assegna ai farmaci un codice ATC univoco, che è un codice alfanumerico che lo assegna a specifiche classi di farmaci all'interno del sistema ATC. Un altro importante sistema di classificazione è il sistema di classificazione biofarmaceutica. Questo classifica i farmaci in base alla loro solubilità e proprietà di permeabilità o assorbimento. I farmaci psicoattivi sono sostanze chimiche che influenzano la funzione del sistema nervoso centrale, alterando la percezione, l'umore o la coscienza. Includono l'alcol, un depressivo (e uno stimolante in piccole quantità) e gli stimolanti quali nicotina e caffeina. Si tratta delle sostanze psicoattive più consumate in tutto il mondo, vengono considerate ricreative poiché sono usate più per scopi di piacere piuttosto che per scopi terapeutici. Altre sostanze psicoattive ad uso ricreativo includono gli oppiacei, gli stimolanti (es. amfetamina) e gli allucinogeni. Soprattutto questi ultimi vengono usati da millenni anche con fini rituali, spirituali o religiosi. Diverse sostanze psicoattive, sia legali che illegali, possono causare dipendenza e tutte possono avere effetti collaterali. L'uso eccessivo di stimolanti può promuovere la psicosi stimolante. La maggior parte delle sostanze psicoattive ricreative sono divenute illecite negli ultimi due secoli. Attualmente esistono trattati internazionali come la Convenzione unica sugli stupefacenti ai fini del loro divieto.
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