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Autore principale: Cresti, Matteo Cosimo
Pubblicazione: Firenze : Il Pozzo di Micene, , 2012
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Il folletto è una creatura leggendaria tipica della tradizione popolare raffigurato generalmente come un essere piccolo, burlone, agile e sfuggente, capace di volare e di rendersi invisibile. La figura del folletto sembra aver avuto origine dai Lari, geni familiari della casa. Nel folclore europeo condivide caratteristiche simili con il lutin, il coboldo, il brownie, il puck, il goblin e il leprechaun. Di carattere allegro e scherzoso, abita in tane nei boschi soprattutto di conifere o presso le case degli uomini, nei cortili e nei granai. Esce quasi sempre solo di notte per divertirsi a fare dispetti alle bestie delle stalle e a scompigliare i capelli delle belle donne, a disordinare gli utensili agricoli e gli oggetti delle case.
La fata è una creatura leggendaria, presente nelle fiabe o nei miti di origine principalmente italiana e francese, ma che trova comunque figure affini nelle mitologie dell'Europa dell'Est. Nell'originale accezione dell'Europa meridionale (senza influenze celtiche) è totalmente sovrannaturale, cioè non ha nulla di umano se non l'aspetto. Il nome fata deriva dall'altro nome latino delle Parche, che è Fatae, ovvero coloro che presiedono al Fato. La fata è un essere magico, una sorta di spirito della natura.
Il Folclore d'Italia riguarda numerose leggende e racconti popolari diffusi sul territorio italiano. Su di esso, infatti, si sono succeduti nel tempo diversi popoli, ognuno dei quali ha lasciato le proprie tracce nell'immaginario popolare. Alcuni racconti provengono anche dalla cristianizzazione, specie quelli riguardanti demòni, che sono a volte riconosciuti dalla demonologia cristiana. Col termine folclore si può intendere tuttavia anche la scienza o la dottrina che studia quelle tradizioni, attraverso ricerche e opere sull'argomento.
Sogno di una notte di mezza estate (A Midsummer Night's Dream) è una commedia di William Shakespeare. Scritta intorno al 1595, è la più famosa tra le opere di argomento comico del drammaturgo.
Il linchetto è un folletto presente nella tradizione popolare della provincia di Lucca, sia in Lucchesia, che in Versilia, che in Garfagnana. Secondo il Vocabolario lucchese di Idelfonso Nieri, il linchetto è uno spirito non cattivo ma dispettoso, che va di notte, entra per le camere, scopre le persone, sconvolge, tramuta gli oggetti che ci sono e sghignazza delle burle che fa. Il nome deriverebbe dal latino incubus con agglutinazione dell'articolo, attraverso le forme lincubetto, lincuetto . Secondo l'italianista Felice Del Beccaro, infatti, il linchetto sarebbe un relitto del dio silvestre Fauno che nel suo aspetto di Incubus spaventava la gente e tormentava gli uomini con sogni cattivi e apparizioniRacconti sul linchetto sono stati registrati nel 1984-1987 da Oscar Guidi nei comuni di Careggine, Castelnuovo di Garfagnana (ma solo nella frazione di Cerretoli), Fabbriche di Vallico, Gallicano, Molazzana (una sola persona, in località Brucciano), San Romano in Garfagnana, Colognora di Pescaglia , Vagli Sotto e Vergemoli.
Il volume Il Folklore d'Italia - Guida dei Gruppi Folklorici Italiani è un annuario che come suggerisce il sottotitolo, va utilizzato come guida, per gli interessati, al variegato e vasto mondo del folclore italiano.
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