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Pubblicazione: Firenze : Leo Olscki, 1986-1987
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Luigi Berti (Rio Marina, 1904 – Milano, 1964) è stato un critico letterario, poeta, scrittore e traduttore italiano.
Renato Poggioli (Firenze, 16 aprile 1907 – Crescent City, 3 maggio 1963) è stato un critico letterario italiano. Fu un critico specializzato in letteratura russa ed un illustre studioso di critica comparata. Divenne conosciuto per il suo libro Teoria dell'arte d'avanguardia del 1962, tradotto in inglese come The Theory of Avant-garde. In quest'opera egli sostenne la stretta connessione delle avanguardie con l'eredità del romanticismo. Fu professore tra il '38 e il '63 allo Smith College, alla Brown University ed alla Harvard University. A Firenze nel 1946 fondò con Luigi Berti la rivista Inventario. Renato Poggioli fu anche un militante anti-fascista e uno dei fondatori e presidente provvisorio, nel 1939, della Società Mazzini, fondata a Northampton (Massachusetts), la più grande organizzazione anti-fascista al di fuori d'Italia. Non va, tuttavia, sottaciuta la sua attività di traduttore (e quindi divulgatore) della letteratura russa, nella quale opera dimostrò una non comune sensibilità poetica: ottima prova ne fu Il fiore del verso russo, raccolta antologica pubblicata nel 1949 per Einaudi. Morì il 3 maggio 1963 per le lesioni riportate in un incidente stradale, avvenuto una settimana prima. Era padre di Sylvia Poggioli, corrispondente della NPR.
La Galleria degli Uffizi è un museo statale di Firenze, che fa parte del complesso museale denominato Gallerie degli Uffizi e comprendente, oltre alla suddetta galleria, il Corridoio Vasariano, le collezioni di Palazzo Pitti e il Giardino dei Boboli, che insieme costituiscono per quantità e qualità delle opere raccolte uno dei più importanti musei del mondo. Vi si trovano la più cospicua collezione esistente di Raffaello e Botticelli, oltre a nuclei fondamentali di opere di Giotto, Tiziano, Pontormo, Bronzino, Andrea del Sarto, Caravaggio, Dürer, Rubens ed altri ancora. Mentre a Palazzo Pitti si concentrano le opere pittoriche del Cinquecento e del Barocco (spaziando da Giorgione a Tiziano, da Ribera a Van Dyck), ma anche dell'Ottocento e Novecento italiano, il corridoio Vasariano ospitava fino al 2018 parte della Collezione di Autoritratti (oltre 1.700), che prossimamente sarà ospitata nella Galleria delle Statue e delle Pitture. Il museo ospita una raccolta di opere d'arte inestimabili, derivanti, come nucleo fondamentale, dalle collezioni dei Medici, arricchite nei secoli da lasciti, scambi e donazioni, tra cui spicca un fondamentale gruppo di opere religiose derivate dalle soppressioni di monasteri e conventi tra il XVIII e il XIX secolo. Divisa in varie sale allestite per scuole e stili in ordine cronologico, l'esposizione mostra opere dal XII al XVIII secolo, con la migliore collezione al mondo di opere del Rinascimento fiorentino. Di grande pregio sono anche la collezione di statuaria antica e soprattutto quella dei disegni e delle stampe che, conservata nel Gabinetto omonimo, è una delle più cospicue ed importanti al mondo. Nel 2019 ha registrato 2.361.732 visitatori (dati Mibact).
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Record aggiornato il: 2024-05-14T01:32:22.055Z