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Autore principale: Maiocchi, MariaCristina
Pubblicazione: Firenze : E-ducation. it, c2007
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
La storia della pittura è una branca della storia dell'arte che si occupa di dipinti e, più in generale, di opere d'arte bidimensionali realizzate con tecniche legate al disegno e alla stesura di colori. Dalla preistoria fino al mondo contemporaneo, ha rappresentato una continua tradizione tra le più diffuse e significative nell'ambito delle arti figurative, che abbraccia un po' tutte le culture e i continenti. Fino al XX secolo, in Europa e nei paesi da essa influenzati, la rappresentazione pittorica ha avuto principalmente soggetti "figurati", cioè rappresentanti caratteristiche e attività umane, tutt'al più temi religiosi, simbolici e trascendenti, mentre nel XX secolo si sono sviluppati approcci più astratti e concettuali, con la sperimentazione di nuove tecniche in ricerca di nuovi orizzonti. Lo sviluppo della pittura orientale ha avuto un corso proprio, parallelo a quello occidentale, non senza però punti di contatto, soprattutto a partire dell'evo moderno. L'arte africana, islamica, indiana, cinese, e giapponese hanno avuto tutte influenze significative sull'arte occidentale e viceversa.
Henri-Émile-Benoît Matisse (Le Cateau-Cambrésis, 31 dicembre 1869 – Nizza, 3 novembre 1954) è stato un pittore, incisore, illustratore e scultore francese. Matisse è uno dei più noti artisti del XX secolo, esponente di maggior spicco della corrente artistica dei Fauves.
La gioia di vivere (Le bonheur de vivre) è un dipinto di Henri Matisse del 1906. Viene considerato il suo dipinto più ambizioso del suo periodo Fauve.L'opera fu esposta al Salon des Indépendants a Parigi. La tecnica è leggermente puntinista e per questo motivo l'opera fu criticata da Paul Signac, che lo definì "un dipinto con colori ripugnanti e troppo spessi con contorno largo un pollice".In questo dipinto ispirato alla pittura di Gauguin ed all'arte orientale, Matisse rappresenta dei nudi femminili dipinti a macchie, senza rispettare i colori naturalistici, e fonde uomo e natura in una sorta di ritorno al primitivo, mentre la forma dei soggetti viene armonizzata e semplificata. Anche il paesaggio presenta colori innaturali, come ad esempio l'albero rosa che è lo stesso colore utilizzato per la pelle delle persone, quasi a sottolineare l'unione tra uomo e natura. Per la prima volta, Matisse deforma le linee del corpo umano, elemento visibile in tre delle bagnanti ivi raffigurate. Il quadro ritrae un esterno, ma non è dipinto dal vero: a Matisse non interessava l’aria aperta, preferiva il chiuso di una stanza.(Gillo Dorfles, Angela Vettese, Storia dell'arte. Vol. 4: Il Novecento, ATLAS) Troviamo svariate citazioni nell'opera: l'uomo e la donna abbracciati nell'angolo a destra alludono a Tiziano, le bagnanti richiamano Cézanne e la posa delle due donne distese al centro della composizione è ripresa dal Manet di Déjeuner sur l'herbe.
Donna con cappello (Femme au chapeau) è un dipinto a olio su tela (80,65x59,69 cm) realizzato dal pittore francese Henri Matisse nel 1905 e conservato a San Francisco presso il Museum of Modern Art (n. inv. 91.161). L'opera è firmata "HENRI MATISSE".
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