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Autore principale: Giusti, Marco
Pubblicazione: Firenze : <La >Nuova Italia, 1980
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Mel Brooks, al secolo Melvin James Kaminsky (New York, 28 giugno 1926), è un regista, sceneggiatore, comico, compositore, produttore cinematografico, teatrale, televisivo e attore statunitense. È celebre per le sue parodie e le sue commedie farsesche. Fa parte dei 16 artisti che hanno conseguito un EGOT, cioè che hanno vinto nella loro carriera almeno un Emmy (ne ha vinti 4, sia come attore sia come autore), un Grammy (3), un Oscar e un Tony Award (3).
Gene Wilder, pseudonimo di Jerome Silberman (Milwaukee, 11 giugno 1933 – Stamford, 29 agosto 2016), è stato un attore, sceneggiatore, regista e scrittore statunitense. È noto principalmente per il ruolo del dottor Frederick Frankenstein nel capolavoro di Mel Brooks Frankenstein Junior (1974), film nato da un'idea dello stesso Wilder che ne firmò assieme a Brooks anche la sceneggiatura, e quello di Willy Wonka nel film Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (1971). Altri suoi celebri ruoli si ritrovano in Per favore, non toccate le vecchiette (1968), sempre di Mel Brooks, che gli fece guadagnare una candidatura agli Oscar, e La signora in rosso (1984), del quale fu anche regista.
L'ultima follia di Mel Brooks (Silent Movie) è un film del 1976 diretto da Mel Brooks. Si tratta del quinto lungometraggio diretto e interpretato da Mel Brooks, in questo caso affiancato, tra gli altri, da Marty Feldman, Dom DeLuise, Bernadette Peters, Sid Caesar, Anne Bancroft, Liza Minnelli, Burt Reynolds, Marcel Marceau, James Caan e Paul Newman.
Frankenstein Junior (Young Frankenstein) è un film del 1974 diretto da Mel Brooks. È il quarto film di Brooks, a partire da un'idea di Gene Wilder, che è anche autore della sceneggiatura insieme al regista. Campione d'incassi nel 1975, la pellicola si rifà in senso parodistico al romanzo di Mary Shelley e agli altri celebri film da esso ispirati, che hanno come capostipite Frankenstein di James Whale del 1931. Il film è interamente girato in bianco e nero, adottando una fotografia e uno stile anni trenta, giocando anche sulle transizioni tra una scena e l'altra proprio per riprendere anche esteticamente i toni del film di Whale. Questo risultato è stato raggiunto utilizzando perfino gli attrezzi di scena del film originale, ricollocati nelle stesse posizioni e negli identici studi di ripresa. Nel 2003 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 2000 l'AFI l'ha inserito al tredicesimo posto nella classifica delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi. In Italia risulta essere, con 500.000 copie vendute, il DVD classico di maggior successo della storia dell'home video.
Mezzogiorno e mezzo di fuoco (Blazing Saddles) è un film del 1974 diretto da Mel Brooks. La pellicola, prodotta dalla Warner Bros., con Cleavon Little e Gene Wilder, è una parodia del filone western, nonché una satira sul razzismo. Il titolo italiano, che non ha nulla a che vedere con l'originale Blazing Saddles ("selle fiammeggianti"), si ispira palesemente al celebre film western Mezzogiorno di fuoco di Fred Zinnemann.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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