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Autore principale: Imperiale contrada della GiraffaSiena
Pubblicazione: [Siena : Imperiale contrada della Giraffa], 1970
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
La giraffa (Giraffa Brisson, 1762) è un genere di mammifero artiodattilo africano, nonché l'animale terrestre vivente più alto ed il più grande ruminante esistente. Tradizionalmente il genere contiene una singola specie, Giraffa camelopardalis, con nove sottospecie. Tuttavia, analisi alternative suggeriscono la presenza di un massimo di otto specie, sulla base di una ricerca sul DNA mitocondriale e nucleare, nonché su misurazioni morfologiche del genere Giraffa. In aggiunta, sono state descritte sette specie estinte conosciute da fossili. Le principali caratteristiche distintive delle giraffe sono il collo e le zampe estremamente allungate, gli ossiconi, simili a corna, sul capo, grandi occhi neri con ciglia lunghe e il suo caratteristico mantello a macchie che varia da sottospecie a sottospecie. L'animale è classificato nella famiglia Giraffidae, insieme al suo parente vivente più prossimo, l'okapi. La sua distribuzione geografica sparsa si estende dal Ciad a nord, al Sud Africa a sud, e dal Niger a ovest fino alla Somalia ad est. Le giraffe abitano abitualmente savane e aree boschive. La loro fonte di cibo primaria sono foglie, frutti e fiori di piante legnose, principalmente le specie di acacie, una fonte di cibo accessibile loro fuori dalla portata della maggior parte degli altri erbivori. Nonostante le loro dimensioni le giraffe non sono prive di predatori: i piccoli sono oggetto di caccia anche di leopardi, iene macchiate e licaoni, mentre gli adulti possono cadere preda dei branchi di leoni. Le giraffe vivono in branchi composti da femmine imparentate tra loro e della loro prole, oppure da branchi di maschi adulti non imparentati. Tuttavia, si tratta di una specie gregaria che può riunirsi in grandi branchi misti. I maschi stabiliscono gerarchie sociali attraverso il "collaggio", dei combattimenti intraspecifici che prevedono l'utilizzo del collo e della testa come arma di offesa. I maschi dominanti ottengono il diritto di accoppiarsi con le femmine, sulle quali grava l'intera responsabilità dell'allevamento dei cuccioli. La giraffa ha incuriosito varie culture, sia antiche che moderne, per il suo aspetto peculiare, ed è stata spesso descritta in dipinti, libri e cartoni animati. È classificato dall'UICN come Vulnerabile all'estinzione e la sua presenza è stata estirpata in molte zone del suo areale geografico. Le giraffe si trovano ancora in numerosi parchi nazionali e riserve di caccia, ma le stime del 2016 indicano che ci sono circa 97.500 capi di Giraffa allo stato brado. Nel 2010, si è stimato che più di 1.600 sono residenti ed allevati negli zoo.
La giraffa settentrionale (Giraffa camelopardalis Linnaeus, 1758), noto anche come giraffa dalle tre corna, è la specie tipo del genere Giraffa, originaria del Nord Africa. Nell'attuale schema tassonomico dell'IUCN, esiste una sola specie di giraffa, ossia G. camelopardalis, e le sue nove sottospecie, sebbene delle ipotesi tassonomiche alternative hanno proposto l'esistenza di più specie, da due a undici.Un tempo abbondanti in tutta l'Africa fino al XIX secolo, l'animale era presente nel Senegal, Mali e Nigeria, dall'Africa occidentale al nord dell'Egitto. Le giraffe dell'Africa occidentale vivevano un tempo in Algeria e Marocco in periodi antichi fino alla loro estinzione a causa del clima secco sahariano. Alcune popolazioni isolate possono essere trovate in nel sud del Sudan, Kenya, Ciad e Niger. Tutte le giraffe sono considerate Vulnerabili all'estinzione dall'IUCN. Nel 2016, circa 97.000 individui di tutte le sottospecie erano presenti allo stato brado. Attualmente esistono 5.195 giraffe settentrionali.
La giraffa (Giraffa Brisson, 1762) è un genere di mammifero artiodattilo africano, nonché l'animale terrestre vivente più alto ed il più grande ruminante esistente. Tradizionalmente il genere contiene una singola specie, Giraffa camelopardalis, con nove sottospecie. Tuttavia, analisi alternative suggeriscono la presenza di un massimo di otto specie, sulla base di una ricerca sul DNA mitocondriale e nucleare, nonché su misurazioni morfologiche del genere Giraffa. In aggiunta, sono state descritte sette specie estinte conosciute da fossili. Le principali caratteristiche distintive delle giraffe sono il collo e le zampe estremamente allungate, gli ossiconi, simili a corna, sul capo, grandi occhi neri con ciglia lunghe e il suo caratteristico mantello a macchie che varia da sottospecie a sottospecie. L'animale è classificato nella famiglia Giraffidae, insieme al suo parente vivente più prossimo, l'okapi. La sua distribuzione geografica sparsa si estende dal Ciad a nord, al Sud Africa a sud, e dal Niger a ovest fino alla Somalia ad est. Le giraffe abitano abitualmente savane e aree boschive. La loro fonte di cibo primaria sono foglie, frutti e fiori di piante legnose, principalmente le specie di acacie, una fonte di cibo accessibile loro fuori dalla portata della maggior parte degli altri erbivori. Nonostante le loro dimensioni le giraffe non sono prive di predatori: i piccoli sono oggetto di caccia anche di leopardi, iene macchiate e licaoni, mentre gli adulti possono cadere preda dei branchi di leoni. Le giraffe vivono in branchi composti da femmine imparentate tra loro e della loro prole, oppure da branchi di maschi adulti non imparentati. Tuttavia, si tratta di una specie gregaria che può riunirsi in grandi branchi misti. I maschi stabiliscono gerarchie sociali attraverso il "collaggio", dei combattimenti intraspecifici che prevedono l'utilizzo del collo e della testa come arma di offesa. I maschi dominanti ottengono il diritto di accoppiarsi con le femmine, sulle quali grava l'intera responsabilità dell'allevamento dei cuccioli. La giraffa ha incuriosito varie culture, sia antiche che moderne, per il suo aspetto peculiare, ed è stata spesso descritta in dipinti, libri e cartoni animati. È classificato dall'UICN come Vulnerabile all'estinzione e la sua presenza è stata estirpata in molte zone del suo areale geografico. Le giraffe si trovano ancora in numerosi parchi nazionali e riserve di caccia, ma le stime del 2016 indicano che ci sono circa 97.500 capi di Giraffa allo stato brado. Nel 2010, si è stimato che più di 1.600 sono residenti ed allevati negli zoo.
La giraffa (Giraffa Brisson, 1762) è un genere di mammifero artiodattilo africano, nonché l'animale terrestre vivente più alto ed il più grande ruminante esistente. Tradizionalmente il genere contiene una singola specie, Giraffa camelopardalis, con nove sottospecie. Tuttavia, analisi alternative suggeriscono la presenza di un massimo di otto specie, sulla base di una ricerca sul DNA mitocondriale e nucleare, nonché su misurazioni morfologiche del genere Giraffa. In aggiunta, sono state descritte sette specie estinte conosciute da fossili. Le principali caratteristiche distintive delle giraffe sono il collo e le zampe estremamente allungate, gli ossiconi, simili a corna, sul capo, grandi occhi neri con ciglia lunghe e il suo caratteristico mantello a macchie che varia da sottospecie a sottospecie. L'animale è classificato nella famiglia Giraffidae, insieme al suo parente vivente più prossimo, l'okapi. La sua distribuzione geografica sparsa si estende dal Ciad a nord, al Sud Africa a sud, e dal Niger a ovest fino alla Somalia ad est. Le giraffe abitano abitualmente savane e aree boschive. La loro fonte di cibo primaria sono foglie, frutti e fiori di piante legnose, principalmente le specie di acacie, una fonte di cibo accessibile loro fuori dalla portata della maggior parte degli altri erbivori. Nonostante le loro dimensioni le giraffe non sono prive di predatori: i piccoli sono oggetto di caccia anche di leopardi, iene macchiate e licaoni, mentre gli adulti possono cadere preda dei branchi di leoni. Le giraffe vivono in branchi composti da femmine imparentate tra loro e della loro prole, oppure da branchi di maschi adulti non imparentati. Tuttavia, si tratta di una specie gregaria che può riunirsi in grandi branchi misti. I maschi stabiliscono gerarchie sociali attraverso il "collaggio", dei combattimenti intraspecifici che prevedono l'utilizzo del collo e della testa come arma di offesa. I maschi dominanti ottengono il diritto di accoppiarsi con le femmine, sulle quali grava l'intera responsabilità dell'allevamento dei cuccioli. La giraffa ha incuriosito varie culture, sia antiche che moderne, per il suo aspetto peculiare, ed è stata spesso descritta in dipinti, libri e cartoni animati. È classificato dall'UICN come Vulnerabile all'estinzione e la sua presenza è stata estirpata in molte zone del suo areale geografico. Le giraffe si trovano ancora in numerosi parchi nazionali e riserve di caccia, ma le stime del 2016 indicano che ci sono circa 97.500 capi di Giraffa allo stato brado. Nel 2010, si è stimato che più di 1.600 sono residenti ed allevati negli zoo.
La Giraffa (in latino Camelopardalis) è una grande ma debole costellazione dell'emisfero nord. È stata registrata per la prima volta da Jakob Bartsch, genero di Keplero, nel 1624, ma è stata probabilmente inventata in precedenza da Petrus Plancius. È una delle 88 costellazioni moderne.
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