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Autore principale: Dati, Carlo Roberto
Pubblicazione: In Firenze : all'insegna della Stella, 1669
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Francesco I di Francia (nato François d'Orléans; Cognac, 12 settembre 1494 – Rambouillet, 31 marzo 1547) fu re di Francia dal 1515 fino alla morte. Figlio di Carlo di Valois-Angoulême (1459 - 1º gennaio 1496) e di Luisa di Savoia (11 settembre 1476 - 22 settembre 1531), fu il primo della dinastia regale dei Valois-Angoulême, che si estinguerà nel 1589 con la morte del nipote Enrico III. Succedette sul trono di Francia a suo cugino e suocero Luigi XII, che era morto senza lasciare figli maschi. Prodigioso mecenate delle arti, diede un forte impulso al Rinascimento francese, attirando nel castello di Chambord molti artisti italiani, tra cui Leonardo da Vinci. Il regno di Francesco vide importanti cambiamenti culturali con l'ascesa della monarchia assoluta in Francia, la diffusione dell'umanesimo e del protestantesimo e l'inizio dell'esplorazione francese del Nuovo Mondo. Jacques Cartier, Giovanni da Verrazzano e altri esploratori rivendicarono terre nelle Americhe per la Francia e spianarono la strada all'espansione del primo impero coloniale francese. Per il suo ruolo nello sviluppo e nella promozione di una lingua francese divenne noto come “Le Père et Restaurateur des Lettres” (il "Padre e Restauratore delle lettere"). Fu anche conosciuto come “François du Grand Nez” ("Francesco dal grande naso") e “Le Roi-Chevalier” ("il Re Cavaliere") per via del suo coinvolgimento personale nelle guerre, partecipazione che gli costò anche la prigionia a Madrid in seguito alla sconfitta nella battaglia di Pavia. Seguendo la politica dei suoi predecessori, Francesco continuò le guerre italiane. Interessato ai territori del Ducato di Savoia e al controllo del Ducato di Milano, l'obiettivo principale era quello di indebolire Carlo V, re di Spagna e imperatore del Sacro Romano Impero, titolo quest'ultimo conteso proprio tra il francese e l'Asburgo. Allo scopo di fronteggiare l'egemonia del rivale, cercò dapprima il sostegno di Enrico VIII d'Inghilterra nell'incontro del campo del Drappo d'Oro e, successivamente, formò un'alleanza franco-ottomana con il sultano musulmano Solimano il Magnifico, una mossa controversa per un re cristiano dell'epoca.
Enrico IV di Borbone, detto Enrico il Grande (le grand) (Pau, 13 dicembre 1553 – Parigi, 14 maggio 1610), è stato re di Francia, primo della dinastia Borbone. Figlio di Antonio di Borbone e della regina Giovanna III di Navarra, nel 1572 ereditò la corona di Navarra dalla madre, divenendo Enrico III di Navarra. Nel 1589 subentrò a Enrico III di Francia, essendo erede presuntivo per la morte del duca d'Angiò, aprendosi la strada per Parigi solo nel 1594, dopo aver compiuto l'abiura della religione calvinista, divenendo il primo monarca del ramo Borbone della dinastia dei Capetingi ad assurgere al trono. Fu detto il Grande, ma ebbe anche il soprannome di Vert-galant, espressione letteraria che designa l'intraprendenza amorosa che caratterizzò Enrico, nonostante l'età avanzata in cui conquistò il trono.
Il Regno di Navarra (in basco Nafarroako Erresuma) fu uno Stato europeo che esisteva sul territorio che si estende dalle due parti della catena pirenaica, sull'Oceano Atlantico. La Navarra, in alcuni momenti della sua storia, corrispose molto approssimativamente ai territori occupati dal Popolo basco. Sebbene i dettagli siano abbondantemente leggendari, il Regno di Pamplona, più tardi chiamato Navarra, fu un'evoluzione della contea di Pamplona, la sua capitale tradizionale, allorché l'esponente basco Íñigo I di Pamplona o Enneco Aresta (in basco: Eneko Haritza , in spagnolo: Iñigo Arista o Aiza) fu prescelto quale re a Pamplona (tradizionalmente nell'824) e guidò una rivolta contro i Franchi. La parte meridionale del regno, l'Alta Navarra, fu occupata (1512) dalle truppe castigliano-aragonesi e annessa alla corona d'Aragona, nel 1513, ed infine, nel 1515, divenne parte della Corona di Castiglia e quindi del Regno di Spagna unificato. La parte settentrionale del regno, la Bassa Navarra, rimase indipendente, ma fu annessa alla Francia con un'unione personale nel 1589, quando re Enrico III di Navarra ereditò il trono francese come Enrico IV di Francia e nel 1620 fu annessa al Regno di Francia.
Il casato dei Capetingi è una stirpe franca, uno dei più importanti e, secondo diversi studiosi, il più antico in Europa, essendo le sue origini più antiche rintracciabili fino al VII secolo, pur con qualche difficoltà. I Capetingi costituiscono la terza dinastia dei re di Francia, dopo i Merovingi e Carolingi. Essa consiste nei discendenti in linea maschile di Ugo Capeto e in linea femminile della dinastia merovingia e della dinastia carolingia. Con la sua linea diretta la dinastia regnò in Francia dal 987 al 1328, anno della morte di Carlo IV. Il trono passò poi ai rami collaterali: la Casa di Valois, la Casa di Borbone e, infine, il ramo cadetto di quest'ultima, la Casa d'Orléans. Altri rami della famiglia furono di volta in volta duchi di Borgogna, di Bretagna, di Parma, re di Navarra, di Sicilia, di Napoli, delle Due Sicilie, d'Ungheria, del Portogallo, imperatori latini d'Oriente e imperatori del Brasile; singoli esponenti furono sovrani del ducato di Lucca e dei regni d'Etruria e di Polonia. Discendenti in linea maschile della casata regnano ancora oggi in Spagna con il re Filippo VI e nel Lussemburgo con il granduca Enrico.
Enrichetta Maria di Borbone (Parigi, 25 novembre 1609 – Colombes, 10 settembre 1669), ultima figlia di Enrico IV di Francia e di Maria de' Medici, fu regina consorte d'Inghilterra, Scozia e Irlanda come moglie del re Carlo I Stuart. Fu madre di due re, Carlo II Stuart e Giacomo II Stuart, e nonna di altre due regine e un re, Maria II Stuart, Guglielmo III d'Orange e Anna Stuart e zia paterna di Luigi XIV. La sua fede cattolica la rese impopolare in Inghilterra e le impedì di essere incoronata ufficialmente secondo il rito protestante. Quando si profilò all'orizzonte la guerra civile, la regina iniziò ad interessarsi di politica ma fu costretta a rifugiarsi in Francia nel 1644 al culmine della Prima guerra civile inglese. Suo marito fu decapitato nel 1649 lasciandola in una precaria situazione finanziaria. Dopo la Restaurazione tornò in Inghilterra insieme a suo figlio Carlo II per poi trasferirsi nuovamente in Francia vicino a Parigi dove morì nel 1669.
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