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Autore principale: Tavera, Nedo
Pubblicazione: Firenze : Edizioni Saffe, 2008
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: , Paese: IT
Il principato di Piombino (già signoria, dal 1398 al 1594) fu uno Stato indipendente che si estendeva su terre oggi collocate amministrativamente nelle province di Livorno (lembo meridionale) e Grosseto (estremità nord-occidentale), nonché le isole dell'arcipelago toscano.
Gli Appiano (o d'Appiano o Appiani) furono una famiglia nobiliare italiana, originaria di un borgo della Valdera ormai scomparso, che regnò su Piombino e i territori ad esso connessi dal 1399 al 1628, prima come Signori e poi come Principi. Furono, brevemente dal 1392 al 1399, anche possessori della Repubblica di Pisa e proprio dalla sua vendita ai Visconti poterono ricavare e fondare la Signoria di Piombino, poi innalzata a Principato.
Il monastero di San Giustiniano di Falesia, del quale si sono perse completamente le tracce, era un monastero benedettino costruito sul promontorio di Piombino intorno all'anno mille.
La Signoria di Piombino (28 febbraio 1399 - 7 febbraio 1594) fu uno Stato Indipendente Preunitario della penisola italiana, i cui territori sono adesso appartenenti alla Regione Toscana e corrispondenti alla cosiddetta maremma piombinese, già maremma pisana o volterrana e senese, a cavallo fra le province di Livorno e Grosseto, a valle delle Colline Metallifere. Comprendeva inoltre le isole Elba, Montecristo, Pianosa e gli isolotti di Cerboli, Palmaiola e Formiche di Montecristo. Gli attuali territori comunali di Piombino, San Vincenzo, Suvereto, Follonica, Massa Marittima (in parte), Scarlino, Castiglione della Pescaia con le località minori di Populonia, Baratti, Valli, Montioni, Casalappi, Cafaggio, Vignale, Rocchette, Vetulonia, Buriano, Badia al Fango costituivano la parte continentale dello Stato. Confinava a nord con la Repubblica fiorentina, mediante la comunità di Sassetta, la linea di confine risaliva poi le pendici del Monte Calvi e da là discendeva lungo lo spartiacque con la comunità di Camiglia. il confine attraversava la Cornia presso Rovincione e aggirando Casalpiano, correva in pianura in linea retta fino alla Sdriscia, da qui risaliva verso Poggio all'Agnello dove piegava verso il golfo di Baratti e terminava ad ovest (zona attuale "Torraccia", comune di San Vincenzo); ad est il confine correva lungo il corso della Cornia fino al torrente Milla fino all'altezza di Poggio le Querce dove piegava verso est in direzione di Poggio Sacconeto discendeva il botro del Pignola, aggirava il castello di Montioni, risaliva verso Montioni Vecchio e Poggio della Sentinella scendendo verso sud lungo le pendici dei Poggi Campastrino e all'Olivo, alla Pievaccia piegava verso est in direzione del fiume Pecora, attraversava la pianura di Scarlino e risalendo il Fosso di S. Giovanni arrivava ai Poggi Paloncino, Sgrandinato e Collacchia; qui piegava di nuovo verso est in direzione di Poggio Vadamuli e discendendo lungo il Torrente Rigo fino a Grilli, ove seguendo il corso del Rigo arrivava fino alle pendici della pianura alluvionale dell'antico padule di Castiglioni ove piegava verso il mare comprendendo l'abbazia al Fango, ove risaliva i poggi aggirando il distretto di Castiglione della Pescaia che rimaneva in mano a Pisa e poi a Firenze per ridiscendere verso Pian dell'Alma presso Portiglioni. A sud e sud/est confinava con la Repubblica di Siena prima e Firenze poi (dal 1559). La Signoria di Piombino divenne Principato di Piombino nel 1589.
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