Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Rapaccini, Chiara
Pubblicazione: Firenze : Giunti, c1996
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Te voglio bene assaje è una canzone in lingua napoletana composta nell'Ottocento e già cantata dalle massaie napoletane intorno al 1839. Secondo molti critici musicali rappresenta l'atto di nascita della canzone d'autore moderna o comunque il passaggio dalla musica popolare alla canzone d'autore, visto che è stato il primo brano musicale a partecipare alla festa di Piedigrotta nell'ambito della gara canora. Il componimento scritto fu piuttosto lungo e la sua forza penetrativa nella massa di ascoltatori gli venne conferita dal ritornello accattivante e orecchiabile che concludeva ogni strofa:
Carmelo Pompilio Realino Antonio Bene (Campi Salentina, 1º settembre 1937 – Roma, 16 marzo 2002) è stato un attore, regista, drammaturgo, scrittore e poeta italiano. È stato uno dei protagonisti della "neoavanguardia" teatrale italiana e tra i fondatori del "nuovo teatro italiano". Autore prolifico, si impegnò in diverse forme d'arte quali la poesia, il concerto, il cinema.
Liberato, pseudonimo reso graficamente come LIBERATO (Napoli, ...), è un cantante e cantautore italiano dall'identità anonima. Sebbene la lingua di composizione dei suoi testi sia principalmente il napoletano, è solito amalgamare anche parole o intere frasi in lingua italiana, inglese, francese e spagnola.
Je te voglio bene assaje (reso graficamente JE TE VOGLIO BENE ASSAJE) è un singolo del cantante italiano Liberato, pubblicato il 3 maggio 2018.
Riccardo Fogli (Pontedera, 21 ottobre 1947) è un cantautore e bassista italiano. Frontman e bassista dei Pooh tra il 1966 e il 1973 e tra il 2015 e il 2016, poi vincitore da solista del 32º Festival di Sanremo e della prima edizione del reality show Music Farm, ha inciso complessivamente 32 album.
I bambini ci guardano è un film del 1943 diretto da Vittorio De Sica, tratto dal romanzo Pricò di Cesare Giulio Viola. Realizzato a cavallo tra il 1942 e 1943, conobbe difficoltà distributive causate dalle contingenti vicende belliche. È considerato dagli storici del cinema, assieme al coevo Ossessione di Visconti e 4 passi fra le nuvole di Blasetti, un momento di svolta per il cinema italiano, che segna l'abbandono dei temi disimpegnati della commedia e dei feuilleton sentimentali, per descrivere i drammi della gente, anticipando così la tendenza che porterà pochi anni dopo al neorealismo. Basato sull'intensa interpretazione del bambino torinese Luciano De Ambrosis (divenuto da adulto un noto doppiatore), costituisce per De Sica l'inizio di una serie di film dedicati alla condizione dell'infanzia come Sciuscià o il bambino di Ladri di biciclette. È altresì il primo film in cui si ufficializza quella collaborazione con Zavattini che costituirà uno degli assi portanti della cinematografia italiana degli anni quaranta e cinquanta.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2024-06-15T01:06:35.340Z